Ambrogio Tresoldi

 

 

Sul lago maggiore un tipico esempio di architettura razionalista.

Costruita negli anni ’50, rivisitata nel ’70 questa villa bifamiliare è immersa nel verde. “Si trattava di una casa di concezione razionalista pensata per la massima economia. Spiega l’Ach. Tresoldi – proprietario della villa e progettista insieme ad Alberto Salvati – tutto poi è derivato da questa scelta. E’ una casa natura, dove è utilizzata al massimo la zona del portico protetta dalla sporgenza del tetto. Negli anni ’70 abbiamo cambiato l’arredo e sviluppato la villa in lunghezza per trasformarla da complesso unifamiliare a bifamiliare. La parte strutturale originaria è stata rispettata, il tetto è rimasto a un’unica falda, è stato solo allungato e sorretto da una trave reticolare in legno, costruita artigianalmente sul posto, che ha una reale funzione di sostegno.”
“Per quanto riguarda gli interni – spiega ancora Ambrogio Tresoldi – il concetto di open-space è rimasto, anzi l’abbiamo esasperato. Siamo ricorsi a una serie di pannelli scorrevoli, alti da terra fino al soffitto, vere e proprie pareti mobili; nello stesso tempo li abbiamo pensati come grandi quadri astratti commissionandoli al pittore Giuliano Barbanti che li ha concepiti “cineticamente”, cioè in grado di formare composizioni sempre diverse in tutte le loro posizioni di aperto o chiuso. Due pannelli di Barbanti chiudono gli spazi a fianco del doppio camino separando la camera da letto dal soggiorno, e la stessa cosa avviene per la cucina; anche il mini appartamento dei nonni è stato fatto con lo stesso criterio. Allo stesso modo persiane e porte sono scorrevoli per lasciare più spazio libero.”

On Lake Maggiore a typical example of rationalistic architecture.

Built in the 1950’s and revisited in the 1970’s, this two-family house is set in the green. "It was a house with a rationalistic concept, conceived for maximum economy – says architect Tresoldi, owner of the house, which he designed together with Alberto Salvati. – Everything started from that choice. It’s a natural house, centered around the portico sheltered by the protruding roof. In the 1970’s, we changed the furnishing and extended the building from a single- to a double-family house. The original structure was preserved, the roof still has one pitch, it has just been extended and supported by a timber truss produced locally, which has a real bearing function."
"As for the interiors – adds Ambrogio Tresoldi – the open space configuration was preserved, and even enhanced. We have installed a number of sliding panels, from the ground to the ceiling, real moving walls conceived as huge abstract paintings, which we entrusted to painter Giuliano Barbanti who created them with a "kinematic" approach, i.e. so as to generate ever-changing combinations in all closed or open positions. Two Barbanti panels enclose the areas besides the double fireplace, separating the bedroom from the living room. The same method was adopted for the kitchen and the grandparents’ small apartment. Similarly, sliding window shutters and doors were installed, to reduce space requirements."

 

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