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Una stufa o un camino ci danno benessere e calore, ci danno anche lo spettacolo della vista del fuoco scoppiettante,
ma come tutti gli apparecchi a fiamma richiedono un minimo di precauzioni perché tutto funzioni regolarmente e siano
scongiurati tutti i pericoli. Innanzitutto bisogna che la canna fumaria risponda ai requisiti richiesti (solitamente vengono riportati sulla documentazione tecnica e anche su quella illustrativa, e comunque il rivenditore qualificato vi darà le giuste informazioni al momento della scelta) sia come diametro o sezione sia come altezza minima: se non ci sono, bisogna valutare attentamente se sia più conveniente porre mano alla canna fumaria esistente per adeguarla
(cosa non sempre possibile, specie nei vecchi edifici) o realizzarne una nuova o rinunciare a stufa o camino (decisione triste, ma meglio piangere prima che disperarsi poi, dopo aver speso i soldi senza potersi godere il calore).
1. All’imbrunire i comignoli si stagliano contro il cielo che ormai si ammanta di blu e disegnano una silhouette magica.
2. Pannelli solari e un comignolo di mattoni sono due esempi, innovativo e tradizionale, di risparmio energetico ed ecologico.
3. Oggi questa azienda si impone come leader nel settore della fumisteria, potendo contare su un servizio produttivo di elevata tecnologia; in questi ultimi anni punta sulla produzione in acciaio inox, utilizzato nei sistemi a mono ed a doppia parete. (Apros )
4. Camino di mattoni e tetto di paglia: un’accoppiata tradizionale e vincente.
5. Anche in questo caso i mattoni disegnano un comignolo di grande estetica.
Quando la canna fumaria è adatta, bisogna sottoporla a una manutenzione annuale che comprenda una perfetta pulizia (sulle sue pareti si possono formare depositi di fuliggine e di altre parti incombuste, che in condizioni particolari
possono scaldarsi e prendere fuoco, con conseguenze assai poco piacevoli) e l’eliminazione di tutti i depositi, oltre all’eventuale consolidamento di parti in distacco: un tempo per questo c’erano gli spazzacamini, che giravano di paese in paese portandosi in spalla gli attrezzi del mestiere; oggi, al loro posto, ci sono imprese specializzate che provvedono a svolgere il loro compito con professionalità, coadiuvate da ritrovati della tecnica come le ispezioni con videocamera per valutare con esattezza le condizioni della canna. Tale manutenzione deve essere estesa anche ai tubi della stufa, cosa più facile anche per il fai da te: basta smontarli, pulirli con appositi scovoli e rimontarli con cura.
Sempre per evitare danni e pericoli, se la stufa o il camino si trovano accanto a un pavimento in legno o in moquette, ancora più rischioso, è opportuno installare una piastra metallica, di forma opportuna (ogni fabbricante ne offre vari modelli, e numerosi altri sono forniti dai fabbricanti di accessori) che nello stesso tempo isolerà dal pavimento combustibile, lo proteggerà da eventuali lapilli incandescenti e lo riparerà dalla fuoriuscita di cenere durante le normali operazioni di pulizia. Altra precauzione è quella di non sovradosare l’aria comburente, per non innalzare troppo i livelli di temperatura (oltretutto, fa anche male a chi vive nell’ambiente) e quindi non surriscaldare la stufa o il termocamino; comunque molti apparecchi hanno automatizzato queste regolazioni, e tale pericolo è scongiurato.
6-9. Tetti inglesi ricchi di comignoli.
7. Camino di campagna toscana.
9. Il classico spazzacamino e la gatta sul tetto.
Come cautela finale, collocare nei pressi della stufa o del camino un estintore a comoda portata di mano e tenerlo sempre efficiente, effettuando le ricariche periodiche; è ottimo anche psicologicamente (si sa che anche in caso di emergenza ci sono i mezzi per intervenire e limitare i danni al minimo). In definitiva, meglio qualche giusta attenzione prima e godersi poi tutto il buon calore nella massima tranquillità.
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