La poesia paesaggistica di Francesco Pagliazzi
Promossa dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Comunità Montana del Mugello, a Palazzuolo sul Senio (FI) sarà inaugurata il 2 luglio la mostra dedicata a Francesco Pagliazzi. “Un Maestro e la Poesia”è una rassegna di circa 60 opere pittoriche tra dipinti e bozzetti, allestita nelle sale espositive di Palazzo Stringellie nella casa toscana dell’artista. Un percorso che dagli esordi d’inflessione intimista giunge agli anni del dopoguerra evidenziando le influenze che l’autore ha subito da De Pisis e dai suoi maestri Andreotti e Lunardi. Nascono le vedute su Parigi, Venezia, Roma, quelle della campagna frizzante d’aria e di sole e le nature morte. Le successive inserzioni impressioniste rendono la sua pittura ricca di colore che rivela, sotto l’evidente vivacità dei quadri, una meditata sapienza compositiva di origine macchiaiola.
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Taormina e l’arte visiva
Taormina Arte allarga il suo cartellone estivo con la mostra d’arte visiva “Futurismo in Sicilia”, allestita nella chiesa del Carmine della splendida cittadina. Fino al 16 ottobre maestri di fama internazionale quali Balla (nella foto “Bambina con cerchio”, olio su tela, 1920), Boccioni, Prampolini, verranno affiancanti dai più importanti rappresentanti dello specifico movimento siciliano (Rizzo, Varvaro, D’Anna). L’intento è svelare l’originalità e la modernità del Futurismo siciliano caratterizzato da una sua inconfondibile cifra di solarità e cromatismi mediterranei.
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Le opere di Ligabue
A quarant’anni dalla morte viene celebrato lo straordinario talento di Antonio Ligabue con la più ricca mostra monografica mai realizzata sull’artista. Promossa dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Comune di Gualtieri, l’esposizione cominciata il 28 maggio, rimarrà aperta sino al 18 settembre. Palazzo Magnano di Reggio ospita cento dipinti tra i quali alcuni di grandi dimensioni, mentre a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, luogo in cui visse Ligabue, si trovano cinquanta opere tra disegni (nella foto “Cervo”, matita su carta, 1950) e incisioni originali nella tiratura firmata dall’artista. A documentare il lavoro di scultura di Antonio Ligabue inoltre, cinquanta pregevoli terracotte. |
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L’evento espositivo descrive l’intero percorso creativo di un personaggio travagliato da una triste odissea esistenziale. A lungo mortificato dall’etichetta di “naïf”, Ligabue è stato da questa mostra ricollocato tra gli esponenti più significativi di quel filone “primitivo” ed espressionista che continua a riaffiorare nelle esperienze artistiche internazionali odierne. In tal senso, quest’appuntamento costituirà il punto fermo per una rinnovata valutazione critica del pittore.
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La produzione più intima del Guercino in mostra
Dopo la recente serie di esposizioni dedicata a Giovan Francesco Barbieri detto Guercino, conclusasi con la mostra a Palazzo Reale di Milano, è ancora la Pinacoteca Civica di Cento (FE) ad inaugurare il nuovo evento espositivo itinerante sul grande artista centese del ‘600. Sino al 31 luglio “Nel segno del Guercino. Disegni delle collezioni Mahon, Oxford e Cento” presenta l’intera raccolta di disegni, proprietà di sir Denis Mahon, assieme ai fogli delle collezioni pubbliche e private di Cento. 63 disegni, preludio di molti capolavori, dagli studi preparatori, agli schizzi giovanili, alle serene visioni paesaggistiche. Una scelta antologica orientata verso la produzione più intima di un precursore dell’arte barocca. Sono documentati tutti gli stili e le tecniche adottati dal Guercino, nonché le varietà tematiche toccate. Successivamente la mostra andrà al Leighton Museum di Londra ed al Prado di Madrid. In alto, “Scena di taverna”, penna a inchiostro; in basso, “Paesaggio” inchiostro su pergamena.
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Metamorfosi
Versatile, imprevedibile affabulatore della materia, quello di Remo Bianco è il cammino di un funambolo. La città di Padova col patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo realizza la mostra “Remo Bianco. La metamorfosi della Materia” presso Palazzo del Monte, dal 10 giugno al 31 luglio. Dalla carta alla stoffa, dall’olio alla fotografia, dal plexiglas alle sostanze chimiche, Bianco scopre la poliedricità della materia. Nella Milano degli anni ‘60 è una delle personalità più irrequiete. Dalle influenze dell’action painting e dell’espressionismo astratto nascono i collages che con i “Tableaux dorés” rappresentano le sue opere più conosciute.
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Punto nodale della sua ricerca sono i Nucleari: i loro depositi magmatici e le loro geografie tormentate. L’ultimo è il periodo dell’Arte Elementare, ma quello che più gli corrispondeè relativo all’Arte Chimica, per il quale Bianco scrive un vero e proprio manifesto. In foto “
Garden of love”, tecnica mista su cotone, 1970. |
La pittura segnica di Maurizio Bottarelli
Domenica 22 maggio è stata inaugurata a Palazzo Stella, Crespellano (BO) la mostra di Maurizio Bottarella. “Emozione e regola un dialogo ininterrotto di materia e colore” rimarrà aperta fino al 31 luglio. La pittura di Bottarelli è sostanzialmente segnica. All’interno delle composizioni le macchie di colore acquistano dinamismo perché sono la traduzione grafica di un gesto intenzionale. Il pregio dell’esposizione è dovuto anche alla scelta della location, intesa quale parte integrante dell’opera che l’accoglie. Nelle immagini sotto“Scuderia”; a lato “Paesaggio rosso”.
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