Una mansarda in una struttura medievale


UN OPEN SPACE IN UN PALAZZO QUATTROCENTESCO

Un’antica “sala dei capretti”, dove i pastori appendevano le pelli ad asciugare, trasformata in un’abitazione arredata con mobili di design. Un mix di antichità e innovazione, un restauro conservativo che mantiene la struttura in legno originale con le imponenti capriate che oltre ad avere funzione strutturale, conserva il sapore delle case di montagna.

Formally used to hang up kidskins for drying, this hall has been converted into a home complete with designer furniture. Renovation has combined innovation with things from the past. It is a preservative restoration that maintains the original wooden structure and spectacular trusses, which in addition to playing a structural role also preserves the feel of a mountain home.

Foto di: Athos Lecce
Architetto: Loris Poët

Nel centro storico di Pinerolo, antico borgo piemontese, l’architetto Loris Poët ha ristrutturato un appartamento sito all’ultimo piano di un edificio che risale al ‘400. L’intervento è stato abbastanza impegnativo, sia per l’antichità del
complesso, sia perchè il lotto rientrava in una zona sismica di secondo grado. La ristrutturazione è consistita inizialmente in un restauro conservativo e successivamente nell’adattamento della struttura preesistente alle esigenze del committente. Le travi che sostengono il tetto sono quelle originali probabilmente risalenti al’400 e sono state mantenute e rafforzate con elementi in ferro per aumentarne la resistenza. Questo spazio, originariamente utilizzato
come soffitta, ha un’altezza interna molto elevata e adatta quindi allo sviluppo su due piani: la parte alta adibita a studio, e quella sottostante a zona pranzo-soggiorno. Come collegamento, è stata costruita una scala a sbalzo rifinita da un parapetto in ferro verniciato di grigio. I gradini, sostenuti da elementi in ferro, sono infissi nella parete, con un
effetto molto aereo e trasparente, per non interferire troppo sull’insieme; solamente la parte finale della scala è realizzata nel modo tradizionale con gradini che vengono inglobati nella muratura e rivestiti con lo stesso legno delle precedenti pedate.
Anche l’abbattimento dei tramezzi interni è stato fatto per non appesantire con altri elementi, enfatizzando l’ambiente. Tutto lo spazio è fortemente caratterizzato dalle antiche capriate che con l’arredamento minimalista e gli elementi in ferro della scala, crea un interessante contrasto di stili.

L’ARCHITETTO
si racconta

Loris Poët, architetto, classe 1952, opera principalmente in due grandi campi: edilizia civile, con progettazione e direzione lavori su interventi
di nuova costruzione e ristrutturazioni; architettura di interni e arredo con progettazione di mobili su disegno per abitazioni, negozi e ristoranti
principalmente nell’area torinese, ma ha effettuato interventi a Parigi, Cap Martin, Mentone, Bordighera. Attualmente si occupa della progettazione di
un centro commerciale e di alcuni fabbricati residenziali, della progettazione e arredo di uno studio dentistico e del restauro di un fabbricato quattrocentesco nel centro storico di Pinerolo. Collabora con il Politecnico di Torino nel Laboratorio di Progettazione Architettonica della Professoressa V. Donato.

Arch. Loris Poët

Renovation began with a preservative restoration which was followed by the conversion of the pre-existing structure to suit the needs of the client. The rafters are all original, probably dating to the 1400s. They have been kept in place and reinforced using iron supports. This space, originally used as an attic, is very high on the interior, which makes two levels possible. The upper level has been made into a studio and the lower level into a living/dining room. Linking the two is a cantilever staircase complete with iron banister painted grey. The steps, held up with iron brackets, are fixed to the wall to create an aerial and transparent effect that does not interfere too much with the rest; only the upper part of the staircase is made in the traditional manner with steps in between walls and covered with the same wood used for the treads leading up to it. The elimination of indoor partitions has been carried out so as to create a general sense of lightness and to show off the rooms. The entire space is characterised by old trusses which, together with minimalist furniture and the iron elements of the staircase, create an interesting contrast of styles.

In queste pagine, due diverse viste della zona giorno, una dal soppalco, e l’altra dal soggiorno. Tavolo laccato testa di moro, Max Alto. Sedie in pelle, e Divani con struttura in acciaio, Zanotta. Illuminazione, Fontana Arte.

On these pages, two different views of the living area, one from the gallery and the other from the living room.
Max Alto dark brown table. Zanotta leather chairs and sofas with steel structure. Fontana Arte lighting.

 

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