In un condominio di Alessandria, la cabina panoramica.
Installazione CONT Ascensori Cabina NOVA
Far scomparire un ascensore, così che la sua presenza non ingombri un tipo di architettura che è di per sé estranea alla sua presenza: questo è uno dei problemi di chi fabbrica e installa questi elementi che oggi tendono verso un design sempre più avveniristico, entro palazzi di una certa età. Qui siamo ad Alessandria, e l’edificio di pregio, che si approssima al secolo di vita, è contraddistinto da un’architettura di pacata eleganza. La tromba delle scale è ampia, concepita per lasciare filtrare la luce e per dare agio di movimento. Lo spazio è sempre stato “un lusso”, ma in certe epoche lo è stato ancor più che in altre. Lo era in particolare nei primi decenni del ‘900, quando si cominciavano a edificare case in economia. In questo edificio le finiture di pregio, il mancorrente ben tornito, la pavimentazione in seminato veneto, le pareti finite con pitture di carattere architettonico ornamentale: sono tutti segni di un decoro di qualità. La solidità che dimostra l’insieme – non è qualcosa dove l’ornato sia leggera trina o un delicato sommarsi di suggestioni – non toglie che ci si trovi di fronte a un edificio che va trattato con rispetto. E’ una costruzione di 4 piani: un’altezza che un tempo non avrebbe necessariamente suggerito di ricorrere a un elevatore.
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La scala resta come espressione dell’epoca in cui fu costruita la casa, ma a questa si affianca l’ascensore, espressione dell’aggiornamento dell’edificio alle norme e al modo di vivere dell’epoca contemporanea. Una cabina in legno pregiato, retta da guide laterali, avrebbe forse potuto intonarsi nell’ambiente, ma sarebbe stata un falso storico. Si è ricorsi quindi a un intervento spiccatamente contemporaneo, ma in linea con il pregio dell’edificio.
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Da sinistra in senso antiorario: vista interna della cabina; la sosta a un piano intermedio; la sosta all’ultimo piano. La trasparenza consente all’impianto di inserirsi con delicatezza.
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Sia nella cabina, sia nella struttura si realizza la massima trasparenza.
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Oggi inserirvelo appare non solo legittimo, ma doveroso. La comodità della scala, dai gradini ampi e non molto elevati, non toglie che questa costituisca una barriera architettonica. Ecco quindi che la scala resta come espressione dell’epoca sua, e a questa si affianca l’ascensore, espressione dell’aggiornamento dell’edificio alle norme e al modo di vivere dell’epoca contemporanea. Una cabina in legno pregiato, retta da guide laterali, avrebbe potuto forse intonarsi nell’ambiente: ma sarebbe stata un falso storico. Vi sono cabine antiche di pregio collocate in edifici non dissimili da questo che in molti casi conviene mantenere, aggiornandone la meccanica e la struttura.
Caratteristiche tecniche
Condominio ad Alessandria (P.za Garibaldi 5) Tipo di impianto: ascensore panoramico Installazione: CONT Ascensori Fornitura: NOVA Portata: 480 Kg Capienza: n. 6 persone Velocità di esercizio: 0,63/0,157 m/s Corsa: 12,48 m Fermate: n. 4
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Una suggestiva immagine del vano ascensore dal piano basso, mostra il suo inserimento nell’intorno di pregio.
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In questo caso si è ricorsi a un intervento spiccatamente contemporaneo, tuttavia in linea con il livello di pregio dell’edificio esistente e dotato di una caratteristica che lo rende facilmente compatibile con l’ambiente: la trasparenza. I montanti e la struttura del vano ascensore, che è stato inserito con precisione nella tromba delle scale, in dimensioni tali da non invaderla eccessivamente, sono di colore simile a quello dei mancorrenti: questo stesso fatto stabilisce un dialogo tra ascensore e scala. I due elementi sono diversi ma non incompatibili. Le vetrature, di trasparenza totale, permettono che in nulla la luminosità dell’ambiente vada persa. Così l’ascensore è un corridoio verticale che permette di apprezzare i pregi del vano scala.
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