Un’allegra grigliata in campagna


Cibi semplici, sapori genuini, la convivialità in luoghi aperti o in veranda: questi sono alcuni dei piaceri essenziali del vivere in campagna, sia abitandoci che vivendola solo nei momenti di relax.

Quel che rende totalmente diversa la vita in una casa di campagna rispetto a quella passata in città è, oltre ai dintorni dominati non dal cemento ma dalla natura, il fatto di disporre, appena fuori dalla porta, di un notevole spazio a cielo aperto usufruibile per le attività più varie: dalla ginnastica al giardinaggio, dalla lettura alla cucina.

IL TETTO
COMFORT DEL PERIODO INVERNALE

Nei mesi freddi attraverso il tetto si disperde una buona parte del calore. Durante il periodo invernale un buon tetto deve quindi limitare le dispersioni termiche e deve avere anche una buona capacità di accumulare il calore fornito dall’energia solare, in maniera che il calore immagazzinato di giorno possa essere lentamente immesso negli ambienti interni durante la notte. Tettofatto aumenta il comfort della tua casa isolandola rispetto alle condizioni climatiche esterne ed ottenendo così un clima ideale, oltre ad un notevole risparmio sui costi di riscaldamento.

LA TEGOLA SENESE
Soltanto 10 pezzi per mq.
Elevatissima resistenza meccanica – Non teme il gelo – Economicità nella posa in opera – Superiore nelle prestazioni a qualsiasi elemento di copertura – Elevatissimo standard nei dettagli e perfetta ortometria del modello.

Nelle foto: Questa grande casa di campagna ottocentesca, caratterizzata da artistici ferri battuti alle finestre, ha un cortile (vedi pagina seguente) pavimentato in cotto, dove un sistema di pensiline e ombrelloni crea il giusto ambiente per poter pranzare all’aperto, anche in più gruppi. Sotto la pensilina vi è un camino che convoglia il fumo delle grigliate. Questa zona, che occupa una superficie piuttosto ampia, consente, durante la stagione più calda, di utilizzare il giardino per piccoli e grandi ricevimenti.
C’è un tipo di cucina che, per via dei fumi e degli odori, si può fare alla grande solo in campagna: quella degli spiedi e delle grigliate. Questo è un grande dono della campagna, perché la cucina alla brace è estremamente saporita e fra i suoi pregi c’è anche quello di essere “magra”, la più magra possibile.

Infatti, durante la cottura i grassi si sciolgono ricadendo sul fondo e lasciando i cibi più leggeri e digeribili. Inoltre cuocere sulla griglia le verdure, le carni e i pesci rappresenta una simpatica occasione per darsi da fare e collaborare tutti insieme alla riuscita del pranzo.
Per occasioni come queste, in una grande casa di campagna, la veranda é stata trasformata, con sedie e tavoli pieghevoli, in una vera e propria sala da pranzo, con un ingrediente in più: il grande barbecue realizzato in mattoni e muratura.
Un piano di appoggio dalle generose dimensioni consente a più persone di preparare vivande diverse, tenendo a portata di mano tutti gli strumenti e gli ingredienti necessari.
E di fianco c’è una grande griglia che permette di cuocere molti cibi per un folto numero di commensali senza farli troppo aspettare.

L’angolo delle lanterne e delle grigliate

Lungo il muro di recinzione del giardino di una cascina ottocentesca è stata aggiunta una pensilina e, sotto, un’ampia zona pavimentata in cotto riservata ai pranzi all’aperto.
Il barbecue occupa un vasto spazio dove, accanto al focolare vero e proprio con la cappa in mattoni e un capace vano porta-legna, è stato realizzato un piano di lavoro rivestito in cotto.

Da una raccolta di fonti storiche documentata dal Dott. Martino Fattarelli – Lecco 1986 – , troviamo notizie relative all’utilizzo delle PIODE DELLA VALMALENCO nel lontano 1463 che riguardano un’abitazione del comune di Sorico. Con atto risalente
al 1485 risulta che il tetto di una cappella della Valmasino è stato ricoperto con il “serpentino tegolare”. Altre documentazioni storiche le troviamo successivamente nel 1615.
Il dottor A. Besta nel 1861 scrisse che nel settore estrattivo della Valmalenco gli occupati erano ben 150 e che “le piode” si vendevano, gia’ differenziate per tipo, a un prezzo che oscillava tra le 8 e le 10 lire, escluse le spese di trasporto.
Da secoli per ricoprire i tetti delle cappelle, delle chiese e delle cattedrali della

Lombardia sono state utilizzate le piode della Valmalenco.
Questi brevi cenni sono la testimonianza della secolare tradizione delle piode e del loro indiscutibile pregio.
L’ attività estrattiva ha segnato, da sempre, la vita sociale ed economica della popolazione della Valmalenco e della Valtellina, anche per la crescente richiesta del “serpentino”, destinato al settore edilizio, all’arte funeraria, ecc.

 

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