Appartamento a Milano. Servizio di Rocco Bruno Testo di Chiara Naldini. Foto di Athos Lecce. IN UN PALAZZO DEI PRIMI DEL NOVECENTO UN GIOVANE REGISTA HA SAPUTO RICREARE DEGLI AMBIENTI CHE CI RIPORTANO INDIETRO NEGLI ANNI. SPAZI DI GRANDE LUMINOSITÀ, DOVE IL BIANCO DIVENTA UN PROTAGONISTA ASSOLUTO ED ESSENZIALE. Sopra: a fianco della scrivania il quadro “Indifference” del giovane artista e il grande specchio “Superfragola” di Ettore Sottsass. A destra: uno scorcio dello studio in cui coesistono elementi d’arredo antico e moderno, come la poltrona Throw-away di Zanotta e la sedia di Magistretti prodotta da Artemide a fianco di una scrivania inglese fine ottocento. Un artista concettuale, nonché accanito collezionista d’opere d’arte e di design italiano, ha saputo valorizzare questi spazi di inizio Novecento trasformandoli in ambienti assolutamente unici nella loro eccentricità. La struttura dell’appartamento è stata lasciata volutamente inalterata, a cominciare dalla distribuzione degli ambienti, ai pavimenti decorati con motivi geometrici, tipici delle case milanesi dei primi anni del Novecento e agli infissi originali caratterizzati da semplici ma eleganti modanature. In tutta la casa predomina il colore bianco che invade gli spazi, rendendoli luminosi e altrettanto eterei. L’arredo della sala da pranzo ci riporta agli anni ‘60 – ‘70, con una cura per gli accostamenti e per scelta di pezzi di vero design, come il frigorifero dalle linee bombate della Smeg, il tavolo di Saarinen prodotto dalla Knoll e le sedie disegnate dal designer italiano Joe Colombo. Tutto all’insegna del bianco, del colore non colore che amplifica gli spazi e li rende permeati di forte luminosità. A lato del soggiorno si trova lo studio, l’ambiente in cui il giovane proprietario trascorre gran parte del suo tempo. Questo locale della casa è stato realizzato in un giusto equilibrio tra inizio secolo, anni ‘70 e nuovo millennio. In questo ambiente gli accostamenti sono audaci ma altrettanto curati e raffinati: dalla scrivania in legno massiccio di fine Ottocento, alle sedute di moderno design, dall’originale specchio disegnato da Sottsass alla grande pelle di zebra stesa sul pavimento che contrasta piacevolmente in un incontro di bianco e nero. Nelle due pareti a lato della grande porta finestra è stata realizzata una semplice libreria con ripiani in cristallo sabbiato fissati alla parete: una soluzione che, nella sua essenzialità, si adatta ai piccoli spazi e che si accosta armoniosamente a qualsiasi tipo di arredamento. A sinistra, una vista del corridoio su cui si affacciano gli ambienti principali. Al candore degli altri locali fa riscontro uno spazio in cui il bianco è interrotto da elementi colorati che vivacizzano l’ambiente. Sopra, un particolare della camera da letto con il colorato cactus di Gufram e un quadro appeso alla parete del giovane artista.
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