UN SIMBOLO CHE DIVENTA MOMENTO LIMINALE

Una maniglia pensata apposta per aprire le porte delle comunità religiose. Un singolo oggetto che diventa espressione eloquente del primo approccio allo spazio sacro. Ne parlano Fabio Porro, l’imprenditore che la produce, e Suor Michelangela Ballan, che ha contribuito a definire un disegno ricco di significato.

La voce del Dr. Fabio Porro, Amministratore Delegato dell’azienda OMP Porro.
Come è nata l’idea di una maniglia pensata esclusivamente per gli edifici di culto e le loro pertinenze, quali gli spazi parrocchiali?
Da cattolico praticante visito spesso chiese e frequento comunità religiose. Spesso le comunità si trovano ad affrontare opere di restauro o di mantenimento sia dei luoghi di culto, sia dei luoghi per il servizio parrocchiale, quali gli oratori.
Sono lavori che vengono portati avanti e coordinati da parroci intraprendenti e da fedeli volonterosi. A mio avviso, questo lodevolissimo volontariato è motivato a risolvere tecnicamente i problemi ma a volte, sotto l’assillo delle urgenze quotidiane, può non prestare molta attenzione alla qualità estetica che deriva dalle opere che compie. E, inoltre, non sempre si considera che in ogni parte, ogni elemento dei luoghi di culto, ma anche di tutti gli altri spazi che formano i centri parrocchiali, si dovrebbe respirare un’atmosfera particolare, improntata, direi quasi intessuta della fede che vi sta alla base. Insomma, credo che ogni singolo elemento, ogni parte dei complessi parrocchiali dovrebbe recare qualcosa che ricordi la preziosa singolarità di quel luogo e della fede che lo anima. Ovviamente la mia estrazione mi porta a riflettere sulle maniglie con cui vengono corredate le porte…

E quindi?
La maniglia serve ad aprire la porta: un gesto semplice. Ma anche denso di significato. Nel caso delle comunità cattoliche, quelle porte aprono un mondo speciale. Il primo contatto fisico avviene attaverso la vista: si guarda la porta, l’occhio si posa sulla maniglia che consentirà di aprirla. Poi la si afferra con la mano: se ne apprezza la forma, in un certo senso, almeno per un attimo, la si fa propria. Molte delle porte d’ingresso di questi luoghi sono corredate da maniglie che assolvono esclusivamente all’azione meccanica richiesta dalla serratura: sono strumenti, ma non sono segni. Il mio sogno è quello di creare una maniglia “veramente speciale” che possa essere anche un simbolo per l’architettura religiosa. Una maniglia che aiuti a qualificare il luogo, che fin dal primo approccio ricordi a chi si avvicina il significato profondo dell’ambiente in cui sta entrando. Ho maturato l’idea a seguito di un colloquio con le persone che si occupano della rivista CHIESA OGGI architettura e comunicazione, a partire dal direttore, Arch. Giuseppe M. Jonghi Lavarini. Mi hanno parlato anche di un architetto che avrebbe potuto aiutarmi a sviluppare questa idea. Così ho incontrato Suor Michelangela che, oltre a essere esperta di simbologia cristiana, è architetto. L’idea allora ha cominciato a prendere forma…

Quale è stato il percorso progettuale?
Ci siamo trovati più volte in azienda, e con i progettisti del nostro Ufficio Tecnico sono state esaminate diverse proposte che permettessero di ottenere una maniglia di chiaro significato simbolico.
In fase di progettazione e prototipazione delle numerose idee, il mio ruolo è stato piuttosto divertente: ho voluto fare la parte del “cliente”. Normalmente nello sviluppo di un nuovo prodotto la mia funzione è quella del product manager ma in questa avventura ho voluto essere dalla parte di chi doveva essere attratto dalla maniglia che avrebbe dovuto trasmettere emozione al fedele che si appresta a varcare la soglia di un luogo di preghiera.

La sua “idea” si è realizzata?
Devo ammettere che il team di progettisti guidati da Suor Michelangela è riuscito a sviluppare oggetti veramente interessanti, sia sul piano simbolico, sia sul piano estetico, con risultati da grandi designer! Ritengo che le maniglie realizzate possano ben caratterizzare le porte che servono a entrare in luoghi di atmosfera cattolica.

Che ora sono prodotte dalle Officine Meccaniche Porro…
Certo: un’ azienda che crede nel proprio lavoro e nell’importanza delle cose ben fatte. Che produce oggetti di arredo in metallo, esclusivamente made in Italy e di alta qualità, di assoluta e riconosciuta eccellenza artistica, tecnica e stilistica.

L’articolo completo è disponibile in
CHIESA OGGI 100
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Simbolo di fede segno di appartenenza
http://pro.dibaio.com/meccaniche-porro

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