Home & Office

Progetto / Project

Quello che contraddistingue il progetto di questo home office è il mantenimento del carattere domestico all’interno dell’ufficio vero e proprio, una soluzione, più che necessaria, desiderata.

The main feature of this home office project is to keep a home environment in the actual work environment: a desired solution rather than a vital condition.

Progetto di Alessandro Villa
Foto di Gianni Sala

Il tema dell’ufficio domestico è molto ben rappresentato dall’abitazione/studio dell’interior designer Alessandro Villa, che sviluppa la fusione di funzioni diverse, suggerite anche dal tipo di attività svolta. Lo studio si propone come una sorta di piccolo laboratorio dove viene sviluppata la ricerca di nuove soluzioni per l’utilizzo o il riuso degli spazi interni, con particolare sensibilità per l’evoluzione delle abitudini e dei comportamenti. Per la zona dedicata all’ufficio il progettista ha deciso di non rinunciare al carattere domestico delle aree abitative che la circondano, anche se da essa sono state mantenute distinte. Una soluzione dettata non solo da esigenze di spazio, ma soprattutto dal desiderio di godere pienamente le caratteristiche di luminosità e ampiezza dello spazio, la qualità della luce naturale nelle diverse ore del giorno e le viste del giardino su cui si affaccia l’edificio. Anche la scelta di colori e materiali è ispirata ad un concetto di comprensione e rispetto delle caratteristiche dell’involucro edilizio.

Biografia – Biography

Laureato in architettura con lode presso il Politecnico di Milano, ha trascorso un periodo di studio presso la Mackintosh School of Art di Glasgow. Inizia la libera professione come architetto degli interni nel ‘95, con la sigla Home&Office dal ‘98. Diversi progetti sono stati
pubblicati su riviste specializzate. Affianca la libera professione all’attività di docenza presso il
Politecnico di Milano. Ha partecipato a seminari internazionali di progettazione e design e ha svolto ricerche nel settore degli allestimenti automobilistici per conto di FIAT Auto e del
Politecnico di Milano. Scrive articoli per diverse testate di settore (www.alessandrovilla.it).

Graduated summa cum laude in Architecture at Milan’s Politecnico, he has spent a period of study at Mackintosh School of Art in Glasgow. He starts up his profession as interior architect in 1995, with the initials Home&Office from 1998. Various projects
have been published on specialized magazines. Beyond his profession, he is lecturer at Milan’s Politecnico.
He has taken part of international seminars of planning and design and carried out researches in the sector of car setting up on behalf of FIAT Auto and Milan’s Politecnico. He writes articles for several sector newspapers (www.alessandrovilla.it).

La serenità dell’azzurro delle pareti, il delicato effetto dei mobili in acero sbiancato, sono stati abbinati alle calde tonalità dei materiali naturali, legno, cuoio, vimini, degli arredi e degli oggetti. Un gioco cromatico di affinità e contrasti ripreso anche nelle grandi lettere che decorano la parete dell’ingresso e trasmettono a chi entra un messaggio incisivo sull’identità di questo luogo, in bilico tra l’atmosfera domestica dei divani per le riunioni informali e la funzionalità dei grandi piani di lavoro mobili, circondati da sedie su ruote. Gli arredi fissi, realizzati su disegno, organizzano i percorsi e mediano il rapporto con le strutture architettoniche.

Nelle foto: Il mobile basso ha una doppia funzione: libreria in corrispondenza del salotto e contenitore per ufficio nell’area vicino allo studio.

The short furniture has a double function: bookcase in correspondence with the sitting room and container for the office in the area close to the studio.

Non si tratta, tuttavia, di una facile composizione di micro architetture inserite in un generico contenitore, bensì di autentici arredi ispirati da principi compositivi derivati della progettazione architettonica (sporgenze e allineamenti, aggetti, e complanarità, ordini e ritmo, regola ed eccezione). La flessibilità del sistema è stata intesa come possibilità di scomporre i pezzi in singoli moduli che potranno eventualmente essere ricomposti in contesti differenti, secondo diverse configurazioni, dettate dal mutare delle esigenze. Questo progetto non ambisce a rappresentare una tendenza, uno stile di vita dominante e ripetibile, ma rappresenta un’occasione per sperimentare un concetto, per molti versi analogo ai life-concept, proposti dal sociologo Morace. Un laboratorio che fonde la configurazione dello spazio di lavoro con il tipo di ricerca che vi si svolge.

The theme of the house office is very well represented by the studio house of the interior designer Alessandro Villa, which develops the fusion of different functions, also suggested by the kind of activity. The studio appears like a small lab where the research of new solutions for the use or arrangement of the inner spaces is developed with particular care about the evolution of habits and behaviours. In the area reserved to the office, the designer has decided not
to give up the domestic character of the house areas that surround it, even if they are detached from it. A solution suggested not only by space needs, but above all by the desire to enjoy fully the characteristics of lightness and width of space, the quality of natural light in the different hours of the day and the views on the garden at which the building appears. Even the choice of colours and materials is inspired by a concept of understanding and respect of the characteristics of the building. The serenity of the blue walls, the delicate effect of whitened maple furniture have been matched with the warm tones of natural materials – wood, leather, wicker – and of the furnishings and
objects.

Il muro dell’ingresso è decorato con maxi lettere che denunciano il doppio uso della casa: home & office.
The entry wall is decorated with maxi letters that declare the double use of the house: home & office.

A chromatic game of affinities and contrasts have to be read also in the big letters that decorate the entry wall and pass an incisive message about the identity of this place to those who enter it, hovering between the domestic atmosphere of sofas for informal meetings and the functionality of the big mobile work tops, surrounded by chairs on wheels. The fixed furnishings, realized by design, organize routes and act as mediator with the architectural structures. It is not yet about an easy composition of micro architectures inserted in a generic container, but of
authentic furnishings inspired by constituent principles deriving from the architectural planning (projections and alignments, objects and coplanarity, orders and rhythm, rule and exception).

Nelle foto: Anche il tavolo è un mobile che unifica le due zone funzionali della casa: da una parte funge da scrivania, dall’altra da tavolo da pranzo per quattro persone.

Also the table is a furniture that unifies the two functional areas of the house: on one side it acts as a desk, on
the other as dining table for four persons.

L’insieme è scaldato dal midollino dei divani e dall’azzurro scelto per tinteggiare le pareti.

The whole is warmed by the pith of sofas and by the blue colour chosen to paint the walls.

The flexibility of the system has been intended as possibility to break up the pieces in single modules that will be eventually able to be rearranged in different contexts, according to various configurations suggested by changing of needs. This plan does not aspire to represent a tendency, a dominant and repeatable life style, but it represents an occasion to test a concept, in many ways analogous to life-concept, proposed by the sociologist Morace. Alab that merges the configuration of working space with the type of research that is carried out.

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Pubblicato in FARE

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