Il rischio nel design è di eccedere nell’attenzione alla forma. Casa Oggi, seguendo la filosofia che da sempre la ispira, accoglie le suggestioni che giungono dal mondo della tecnologia: per riflettere col lettore sulla qualità degli oggetti. Che il dialogo tra designer e fruitori del design sia conscio di quanto a fondo gli oggetti modificano l’ambiente. Ci aiuta in questa riflessione il Prof. Alberto Cigada, ordinario di scienza e tecnologia dei materiali al Politecnico di Milano, che si occupa tra l’altro del trasferimento delle nanotecnologie al mondo del design e dell’architettura degli interni: ritrovati della ricerca si traducono in materiali che rendono la vita migliore e offrono lo spunto perché il design proponga oggetti e ambienti sempre più consoni all’abitare e al lavorare. Uno dei temi oggi più sentiti riguarda la salubrità degli ambienti: “Luoghi aerati con circolazione forzata – spiega Cigada – possono essere resi più salubri”. Com’è noto i filtri che si usano negli “split” dei condizionatori o nelle cappe di cucina a riciclo, possono alla lunga I divenire diffusori di batteri. Per questo “è importante che non abbiano solo la funzione meccanica di catturare i microorganismi, ma anche una funzione attivamente antibatterica, ottenibile per esempio usando il chitosano, una sostanza di origine naturale sicura ed ecologica. “È solo un esempio…” riferisce Cigada. “E alla salubrità si uniscono nuove potenzialità di design.
“Il biossido di titanio (TIO2) ha proprietà fotocatalitiche: sotto i raggi UV attiva la fotocatalisi, che riduce il particolato e può contrastare i fumi in un ambiente confinato. Una pellicola di TIO2 sulle pareti di una lampada può ripulire il flusso d’aria facilmente attivabile con una mini ventola da computer. Ed ecco che la fonte di luce diventa anche sistema per ripulire l’ambiente dai fumi”. Designer sensibili agli stimoli tecnologici potranno rivestire di fantasia nuove famiglie di lampade-depuratrici. Prodotti di nanotecnologie come il TIO2 diventano occasione di stimoli creativi. Sono “materie prime” che ispirano nuove forme. Verso case veramente “ecosostenibili”.
Scelta di benessere
http://pro.dibaio.com/ravelligroup-2012