Sentieri nel verde

Affinché il giardino costituisca una fonte di soddisfazioni ed il viverlo risulti un vero piacere, è importante prevedere l’uso che se ne farà, in modo da organizzarlo ed attrezzarlo nella maniera più adatta. Abitudini e gusti dei proprietari sono determinanti, ma non va assolutamente sottovalutato l’ambiente circostante né per quanto riguarda la scelta delle piante e dell’arredo, né per quanto riguarda la loro collocazione. Se si sono create delle zone funzionali attrezzate è necessario realizzare dei sentieri che le colleghino in modo comodo e sicuro. I materiali maggiormente utilizzati per la loro realizzazione sono legna, pietra e grès.

I gradini devono venire realizzati nelle misure stabilite dalle norme di sicurezza, rispettando il rapporto ottimale tra alzata (parte verticale del gradino) e pedata (parte orizzontale), devono essere comodi da fare anche per le persone meno agili e, soprattutto, devono essere ben illuminati durante le ore serali, in modo da evitare la creazione di fastidiose ombre. Per questo motivo, tra i tanti modelli di lampade per esterni proposte sul mercato è consigliabile scegliere quelli rivolti verso il basso per le zone di passaggio e quelli a luce diffusa per le zone di soggiorno. Se il dislivello è forte può diventare più sicuro prevedere anche una balaustra. Spesso le piante con andamento tappezzante tendono ad invadere le zone di passaggio, esteticamente il risultato può essere piacevole, ma ricordate di controllarne lo sviluppo regolarmente per evitare che creino intralcio.

Appunti
Cotto italiano
Un cotto artigianale che si caratterizza per l’imperfezione dei bordi, per il suo colore chiaro e dorato e per le differenze di superficie e tonalità tra una formella e l’altra: sono le “Vecchie tavelle del Veneto” prodotte dall’azienda trevisana CENTRO AFFARI VENETO. Per i loro cromatismi, che vanno dal giallo paglierino al rosso aranciato e per il loro aspetto “antico” sono impiegate con successo nelle ristrutturazioni di tradizionali case rurali del passato.

Appunti
Cucinare all’aperto

Tutti i barbecue PALAZZETTI hanno una struttura in conglomerato cementizio che li rende resistenti alle intemperie e garantisce una lunga durata nel tempo. I piani di lavoro, che sono collocati ad un’altezza che permette di cucinare senza doversi piegare, possono essere realizzati in klinker o in granigliato di marmo lucido. Alcuni modelli, come ad esempio il “Nuovo Capri”( nella foto) sono dotati anche di forno interamente in acciaio inox, che si scalda rapidamente usufruendo dei fumi di combustione della fiamma che alimenta il grill di base, consentendo in questo modo un grande risparmio di legna. Ogni barbecue può essere attrezzato per differenti tipologie di cottura: alla grigia, su pietra ollare, allo spiedo o nel forno a legna. Per un corretto utilizzo del barbecue, non bisogna dimenticare che, anche se di piccole dimensioni, deve appoggiare su un’ampia e compatta piattaforma, realizzata preferibilmente in cemento, non suscettibile a cedimenti e che permetta di operare con i piedi all’asciutto in qualsiasi stagione.

Inoltre, il barbecue deve essere ricoperto da una pittura per esterni a basa gommosa con uno spessore di circa 4 mm, per impedire così che l’acqua penetri nella struttura provocando fesserazioni e crepature. Per ragioni di sicurezza e per evitare frequenti ritorni di fumo, è di fondamentale importanza che, attorno al barbecue, alberi o fabbricati distino almeno 6 metri dall’uscita della canna fumaria.

Until the garden constitutes a source of satisfaction and is a true pleasure, it is important to foresee its use, to organise it and to equip it in the most proper way. Owners habits and taste are determining factors but the surrounding environment must not be underestimated, as it regards the choice of plants and furniture, as well as their position. If some equip functional zones are created it is necessary to create some paths that connect it comfortably and safely. The materials that are mostly used are wood, stone and pebbles.

The steps must be created and must be in accordance with the safety norms, considering the height (vertical part of the step) and the kick (horizontal part). They have to be comfortable for people that are less agile and, above all they have to be well illuminated during the evening, to avoid the creation of annoying shadows.

Nei giardini informali può essere sufficiente un sentiero in terra battuta. Non mancate però di tenerlo pulito e sgombro da eventuali sassi, rami o radici in superficie dove è facile inciampare.

This is why so many outdoor lamps that are on the market are turned downward for paths and the shades are turned downward for those that diffuse light for the living area. If the gradient is high it is better to foresee a baluster. Plants often cover and get in the way, aesthetically the result can be pleasant, but remember to check them regularly to avoid them from creating obstacles.

Appunti
Costruire un giardino roccioso
Se intendiamo sfruttare i buchi già esistenti di un muro bisogna fare attenzione che essi non siano ‘infiniti’, che siano ‘chiusi dietro, altrimenti le nostre piantine rischierebbero di trovarsi con le radici nel vuoto, perché la terra che andremmo a mettere piano piano scapperebbe dalla parte posteriore del buco. Quindi, è opportuno infilare nello stesso piccole pietre fino a creare una tasca ben definita. Aiutandoci poi con una paletta, possiamo introdurre del terriccio, la nostra piantina, ed altro terriccio comprimendolo bene. Sul colletto possiamo mettere del ghiaino che ha la duplice funzione di evitare ristagni di acqua ed evitare che scappi il terriccio (essendo i giardini rocciosi solitamente in verticale è una cosa da non sottovalutare). Leggo su un libretto le tre cose da non fare quando si costruisce un giardino roccioso secondo Reginald Farres, grande intenditore di giardini rocciosi dei primi del Novecento:
1. lo schema a torta di mandorla, ovvero l’aiuola rotonda colmata di terreno con pietre calcaree conficcate, poste una accanto all’altra fino ad ottenere l’effetto di una torta con relative mandorle;
2. la tomba di cane, di morfologia simile alla precedente, con pietre disposte orizzontalmente e piante ordinate;
3. il grembiule dl diavolo, ovvero ciottoli squadrati in grande quantità disposti in modo casuale, con piante sistemate in maniera caotica.
Allora, il muro è a posto, il terriccio lo abbiamo, mancano le piantine. Le classiche naturalmente sono l’aubretia deltoidea, l’alyssum, la saponaria ocymoides, vari tipi di geranium (ad esempio, il sanguineum ), le campanule, gli iberis, i dianthus e moltissime altre, molto dipende da dove abitate. Se è una zona molto calda o magari una casa vacanza dove non andate spesso, potete mettere una raccolta di piante grasse, bellissimi i mesembrianthemum, che fioriscono solo al sole,i carpobrotus acinaciformis (fico degli ottentotti), i lampranthus , i sedum e se avete una casa in montagna una piccola raccolta di piante alpine. Se alcune piante hanno il pane di terra che non entra agevolm
ente nel buco, tagliatelo con un coltello e fatene due semisfere che infilerete una sopra l’altra nella fessura. Per l’irrigazione sarebbe meglio non spessissimo ma in maniera abbondante, come se piovesse, e state ancora molto attenti al drenaggio, perché i ristagni d’acqua sono mortali per la maggior parte delle piante da roccaglia. E per ultimo, una comoda sdraio per poter ammirare al momento giusto il nostro lavoro!

 

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