Canada

testo di Daniela Canoro

La foresta dell’Ontario è la scenografia naturale di un cottage dove struttura e materiali si integrano con l’ambiente. L’abitazione, fortemente caratterizzata, include, attraverso una grande terrazza di legno, simile al pontile di una nave, una piccola costruzione preesistente. Le suggestive immagini di questo progetto, degli architetti Gisue e Mojgan Hariri, sono tratte da “Case di montagna”, una pubblicazione delle edizioni Logan che pone l’accento sul complesso rapporto tra architettura e natura.

Questa abitazione nasce da una progettazione raffinata, sostenuta dall’idea di voler salvaguardare il patrimonio paesaggistico esistente. I due architetti, Gisue Hariri e Mojgan Hariri, hanno infatti inserito nell’idea progettuale gli elementi naturali del paesaggio rurale: il nuovo edificio a fianco della piccola casetta prefabbricata è stato costruito con una forma allungata, rettangolare, per evitare di abbatere i vecchi alberi e per mantenere lo spazio aperto di fronte al cottage preesistente. La finalità del progetto era quella di ampliare la vecchia casetta, troppo piccola per la famiglia del proprietario (composta da sei persone) trasformandola in uno spazio capace di alloggiare i ragazzi e gli ospiti. Alla struttura in legno si alterna un’ampia vetrata che circonda tutto il piano superiore e i lati della casa. Uniche note di colore sono gli infissi laccati di bianco che creano il giusto contrappunto con i toni caldi del legno. Una grande terrazza, simile ad un pontile, unisce le due proprietà.

Sembra quasi il pontile di una nave, ma il paesaggio circostante non può ingannare: non si vede il mare ma semplicemente il moto ondivago dell’erba e degli alberi che formano la fitta foresta dell’Ontario. La visuale sopra la casa resta aperta, offrendo allo sguardo il panorama mutevole del cielo notturno e diurno. Un’atmosfera romantica da “casetta nel bosco” accentuata dal lago, poco distante. Bello il gioco di finestrelle che fanno filtrare la luce all’interno in lame sottili e che fungono, la notte, da corpi luminosi visibili dall’esterno.

La planimetria del progetto: Tra i due edifici si è creata una tensione dinamica: il nuovo cottage si estende lungo la linea occidentale della proprietà per una lunghezza di circa trenta metri e dista dalla struttura originaria solo due metri. La scelta del legno non è infatti un caso: grazie alle sue caratteristiche, la versatilità e la duttilità, il legno è tra i materiali da costruzione più usato nei progetti delle case prefabbricate. Nella planimetria si nota la forma particolare a L rovesciata: le due strutture sono collegate da una grande terrazza in legno, simile ad un pontile, che rimane sollevata dal terreno dai pilastri di cemento. Procedendo lungo il terrazzo il percorso si restringe mentre il panorama si amplia gradualmente fino alla veduta completa del lago. All’estremità della terrazza è stata costruita una scala di circa tre metri. Una piccola struttura progettata per una doccia esterna completa questa costruzione: situata dietro la scala, in fondo al terrazzo, permette di usufruire di uno spazio privato che invita alla meditazione.

Suggestiva questa immagine che ritrae la villa nel periodo autunnale, circondata da un variopinto tappeto di foglie. Immersa in questo fitto bosco di alti alberi di betulla e da un territorio che prosegue in leggera pendenza fino al lago Kamaniskeg, quest’abitazione si integra perfettamente con la rigogliosa vegetazione circostante esprimendo una complementarietà tra architettura e natura che qui si integrano e si esaltano a vicenda. Un esempio di architettura “mimetica” che si evidenzia anche nei dettagli come ad esempio nelle ampie porta finestre che si sviluppano verticalmente. Un luogo incantevole e incantato come la pagina di un romanzo nel quale si addensano emozioni e sogni.

Per armonizzare l’immagine dei due edifici, dal vecchio cottage sono state tolte le persiane e il tinteggio color rosa. Le tegole di asfalto sulla copertura sono state sostituite da pannelli di acciaio galvanizzato per essere più in sintonia con il nuovo. All’interno, al contrario, non sono state fatte grandi modifiche: al piano inferiore è stata ricavata una sala da pranzo e al posto del soggiorno è stata inserita un’ampia cucina. Sia all’interno sia all’esterno è stato utilizzato il legno di cedro rosso, mentre per i pavimenti e per i pannelli di metallo galvanizzato della copertura, l’acero bianco. L’interno della nuova casa include un ampio spazio con un bel caminetto libero al centro e una cappa appesa al soffitto molto scenografica che unisce i due piani. A livello superiore un ponte aperto unisce la sala di lettura alla biblioteca che sono aperte sul soggiorno sottostante e sulla suite padronale all’estremità nord. Al piano superiore, adiacente alla sala di lettura, un soppalco crea uno spazio privato per la contemplazione e il relax. Anche per l’arredamento, semplice ed essenziale, è stato scelto il legno. La luce entra da ogni angolo: vivificante e diffusa ne delinea gli equilibri ricercati che definiscono la spazialità della casa. Ogni stanza è rivestita da parquet di legno chiaro che dona luminosità e prestigio all’ambiente. Una casa tutta in legno, confortevole e comoda che riesce a garantire dunque un ottimo isolamento termico e acustico, e a regolare l’umidità all’interno dei locali ricreando il miglior comfort abitativo.

 

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