Calore pulito, energia rinnovabile

La legna è da tempo immemorabile il combustibile primario per scaldare e per cucinare i cibi, da quando l’uomo primitivo rimase impressionato dal fulmine che incendiò un albero e si ingegnò per riprodurre quel fenomeno e addomesticarlo: da quel momento nacque la civiltà. Oggi, dopo un periodo di relativo oblio, il fuoco di legna è tornato prepotentemente alla ribalta, sia per la capacità di aggregare attorno a sé tutta la famiglia sia per lo spettacolo sempre mutevole che offrono le fiamme. Ma soprattutto la legna (e il suo derivato ancor più ecologico, il pellet, che utilizza gli scarti della filiera legnosa) rappresenta il combustibile rinnovabile per eccellenza: non contribuisce all’effetto serra (il suo bilancio di anidride carbonica è in perfetto pareggio), si accresce continuamente (con una giusta politica di riforestazione), contribuisce al progresso dell’economia montana e rurale, ha un buon rapporto tra il potere calorifico e il costo (più dei combustibili fossili) e soprattutto con le moderne stufe produce una combustione pulita ed efficiente.