Appartamento a Milano. Progetto D&L architetto Gian Farioli. Testo di Chiara Naldini. Foto di Athos Lecce. A MILANO UN APPARTAMENTO È STATO PENSATO PER ACCOGLIERE OGGETTI E MOBILI ANTICHI IN UN ACCORDO PERFETTO TRA ANTICO E MODERNO, TRA PASSATO E PRESENTE. FILO CONDUTTORE, L’ELEGANZA.
Qui sopra, un particolare dello studio, luogo di lavoro del proprietario, circondato da libri e quadri d’epoca. A lato, uno scorcio dell’ingresso in cui risalta il contrasto tra il color avorio delle pareti e il rosso vivo della pavimentazione. La bellezza dei singoli oggetti e degli arredi risalta all’interno di questi spazi abitativi che esprimono una sobria regalità. Ai lati della porta d’ingresso, due semplici librerie in muratura Nella foto a destra, una vista della “Galleria gialla”, uno degli spazi “colorati” della casa. Un appartamento nella metropoli milanese è stato trasformato da un collezionista di pezzi d’antiquariato in un’ affascinante residenza, una sorta di “reggia” in cui l’amore per l’antico e il prezioso rappresenta il filo conduttore.
Nelle foto piccole: alcuni dettagli significativi dell’ingresso, del soggiorno con un delizioso cassettone a ribalta di fine Seicento che fa da cornice ad una preziosa collezione di orologi e dell’ eccentrica e ridondante “Galleria rossa”. Dall’ingresso, che ha come elemento dominante il punto luce a soffitto realizzato da Achille Castiglioni per Flos e una nicchia di particolare ricercatezza trasformata in una piccola libreria per una collezione di libri antichi, si accede al soggiorno e alle altre stanze estremamente particolari nel loro genere. Anche nello studio è riconoscibile una coerenza di stile che caratterizza tutta la casa. Oggetti preziosi e d’epoca si alternano ad una struttura in muratura più moderna che ospita una libreria centrale semplice e funzionale realizzata in un colore neutro. Gli altri locali si accendono di colore: colpi di rosso e di giallo nelle due “gallerie” che costituiscono due spazi di disimpegno e di passaggio. La “Galleria gialla” che è in realtà un elegante corridoio, è caratterizzata da una parete di specchi in cui sono state inserite delle incisioni fine Settecento ed una in parte sfruttata come libreria. Altrettanto suggestiva è la “Galleria rossa”, rivestita di specchi e con pareti rosso fuoco trattate con stucco ad encausto e il piccolo studiolo dove sono conservate collezioni pregiate di oggetti, sculture, mobili e il particolarissimo portale di fine ‘500, in legno intagliato e dorato con policromie. Negli stipi del Cinquecento la ribalta era assai comune ma è solo verso la fine del Seicento che viene applicata anche al cassettone. Modificando, infatti, la parte superiore del primo cassetto, si creò uno sportello a taglio apribile. La forma dei fianchi, trapezoidale, i piani chiamati anche “scarabattoli” o “castelletti” e i cassetti segreti non facilmente apribili, sono alcune delle caratteristiche del cassettone a ribalta con alzata, nato probabilmente da una soluzione pratica o decorativa sorta spontaneamente verso il Seicento. Nell’antiquariato questo tipo di mobile è considerata fra quelli di maggior pregio e valore, essendo delicato nella parte superiore e quindi di più facile deterioramento.
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