Wall di MCZ: Patricia Urquiola reinterpreta la stufa come oggetto architettonico

La designer Patricia Urquiola debutta nel settore fuoco con la stufa a pellet Wall, realizzata per MCZ. Lavorare al progetto è stato estremamente stimolante per la designer spagnola, da sempre attenta ai contenuti di sostenibilità ambientale dei prodotti che disegna.

“Nel settore delle stufe a pellet in questi anni
c’è stata un’evoluzione di pensiero importante”, spiega Urquiola. “Sono fonti di calore neutrali in termini di CO2 e questo per noi è fondamentale.”

Per qualificare anche dal punto di vista decorativo l’oggetto stufa, Urquiola ha deciso di lavorare tenendo molto contenuto il linguaggio. Ad un concetto cilindrico molto sobrio, privo di griglie di aerazione frontali, si adagia una forma lineare che va in appoggio al muro. Questo particolare disegno della struttura, interamente realizzata in acciaio verniciato Black, è una soluzione semplice ma innovativa pensata
da Urquiola per nascondere le tubature e gli elementi tecnici di collegamento della stufa.

L’essenzialità di Wall è esaltata da un dettaglio unico ed altamente evocativo: il basamento.

Il basamento è un elemento di dialogo con la casa, che rende la stufa un elemento di arredo, al di là della sua sobrietà formale”, spiega Urquiola.

È disponibile, oltre che in acciaio Black in abbinata alla struttura, in diversi materiali naturali, come la pietra, il terrazzo di marmo, il legno o il cemento. La possibilità di scegliere tra finiture così matericamente diverse tra loro è

un particolare che dona carattere all’ambiente e fascino all’intera casa.

Wall è una stufa che si può gestire direttamente dal proprio smartphone.

“Le stufe a pellet sono oggetti smart, che nascono già per interagire con noi e dialogare con noi. In breve tempo queste conversazioni con gli oggetti saranno sempre più presenti nelle nostre case”, conclude Urquiola.

Patricia Urquiola

Patricia Urquiola, architetto e designer, ha studiato architettura a Madrid e poi a Milano dove in seguito ha aperto il suo studio nel 2001.

I suoi lavori abbracciano molteplici settori e sono esposti in alcuni tra i più importanti musei del mondo tra cui il MoMA di New York, il Musée des Arts Decoratifs di Parigi, il Vitra Design Museum, il Victoria & Albert Museum di Londra e il Stedelijk ad Amsterdam.

Collabora con aziende come Cassina, per cui è il direttore creativo, Flos, BMW, Moroso, Louis Vuitton, Haworth.

Spesso docente ospite in varie università in tutto il mondo, Patricia fa anche parte dell’Advisory del Politecnico di Milano.

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