Un labirinto su tre piani carico di suggestioni


In località Campo di Cortina d’Ampezzo

Una casa in movimento, con grandi ceri, importanti candelieri, inferriate, candide pellicce e giochi di corna di animali del bosco

A house full of movement, with large candles and chandeliers, gratings, white furs, and the horns of forest animals

Progetto di Andrea Bernardi, interior designer
Foto di Stefano Zardini

Lo spirito dello stile cortinese qui sembra totalmente dimenticato, ma non è così. È vero, non ci sono le boiserie castellane, le quadrature regolari su pareti e soffitti, le stufe di maiolica monumentali e i lavabi scavati nel marmo statuario. Ma lo spirito cortinese è rimasto, più vivo che mai. Certo non è quello del lusso esibito, anche se ogni cosa è stata fatta nel migliore dei modi. È invece un ritorno, modernizzato quanto basta, all’interpretazione di un pioniere
dello stile cortinese, Luigi Vietti, al suo tabià che negli anni ‘40 arredò per se stesso, quindi senza compromessi. È cioè un ritorno alla tradizionale casa contadina delle Dolomiti, di contadini che amano ogni aspetto della loro montagna.

The spirit of the Cortina style seems totally lost here, yet this is not so. It is true that there are no castellan boiseries,
the regular squares on walls and ceilings, the monumental majolica stoves, and the washbasins dug out of statuary marble. Even so the spirit of Cortina remains, stronger than ever. The house may not be blatantly luxurious,
but everything has been made in the best manner.
The house represents a return, albeit modernised, to the interpretation of a pioneer of Cortina style, Luigi Vietti,
and to his tabià which in the 1940s he furnished for himself, hence without compromise.

Le stufe in refrattario rivestite di maiolica sono ormai diventate un must per una casa
di montagna di un certo tono, realizzate su modello antico con formelle dipinte a mano

Il progettista ha usato lo spazio verticale di un vecchio fienile per ricavare tre piani con moltissimi vani, aperti uno verso l’altro quando possibile, collegati da una scala semplice ma comoda.
Il tutto è stato eseguito in soli tre mesi su disegni di Andrea Bernardi in scala 1:50. Gli interni sono tutti in legno di abete, realizzati dalla falegnameria Nìchelo.

The architect has used the vertical space of an old barn to create three floors with many rooms that open onto each other whenever possible, and are connected by a simple yet convenient staircase.
Everything was carried out in only three months using a design by Andrea Bernardi on a scale of 1:50. Interiors are
all in firwood, constructed by the Nìchelo carpenter’s shop.

Il pranzo è davanti alla finestra più
panoramica, sotto le falde accoglienti
del tetto con grandi travi d’abete

L’atmosfera che si respira è quella della baita d’alta montagna dove gli ambienti sono contenuti, “caldi”
e si indossano come un guanto. Le nicchie alle pareti hanno la funzione di dilatare otticamente lo spazio

L’interpretazione della casa contadina che ha dato l’arch. Vietti era sì legata al territorio, ma controcorrente e innovativa. Di Cortina lui amava i silenzi (eravamo negli anni ‘40, le strade erano bianche e le macchine poche, col buon
gusto di tenerle ferme in garage).
Amava la grande presenza della montagna quando le stagioni erano forti e la casa doveva difendere dalla neve se stessa e i suoi abitanti.
La stufa era il centro del soggiorno: nelle sere d’inverno ci si sedeva sulle panche che la circondavano e i bambini nelle stube ci dormivano sopra. La stufa era il cuore caldo della casa e creava molta intimità.
Davanti alla stufa ci si sentiva buoni.

It is a return to the traditional country house of the Dolomites, belonging to countryfolk who love every aspect of their mountain. Architect Vietti’s interpretation of a country house was, yes, associated to the territory, yet it was original and innovative. Vietti loved the silence of Cortina (the period was the 1940s, streets were white and there were few cars, which were kept locked away).
He loved the imposing presence of the mountain when the seasons were harsh and the house had to provide protection from the snow, both for itself and its occupants. The stove was the centre of the living room: on winter evenings one would sit on benches that surrounded it, and the children would sleep in the stube above. The stove was
the heart of house and created a cosy setting. The bearskin used by Luigi Vietti to upholster a sofa bespeaks the attitude countryfolk used to have with regards nature.

Poche e piccole finestre: in montagna ci si difende dal freddo.
Ma la luce non manca

La cucina è in legno, calda e accogliente, ha il piano cottura e il forno della Ilve. I due lavelli sono Alpes Inox.
Il piano di lavoro, bello e indistruttibile, e l’alzata sono della Ro.Ni. Marmi.

The kitchen is in wood, warm and welcoming, with a hob unit and oven by Ilve. The two washbasins are by Alpes
Inox. The worktop, attractive and indestructible, and the riser are by Ro. Ni Marmi.

La travatura del tetto e le strutture interne sono in essenza di abete termospaccato spazzolato.
I pavimenti e le pedate della scala sono in abete prima patina recuperato da pavimenti antichi.

The beams of the roof and the interior structures are in heat-treated and brushed fir wood.
Floors and the treads of the staircase are in salvaged fir wood from old floors, giving them a nice patina.

CORTINA E LE SUE “REGOLE”

IL TERRITORIO NATURALE DELLA VALLE D’AMPEZZO SI È MANTENUTO INTEGRO FINO AI GIORNI NOSTRI GRAZIE ALLE REGOLE D’AMPEZZO, L’ANTICA ISTITUZIONE CHE DA MILLE ANNI AMMINISTRA E NE TUTELA IL PATRIMONIO. UN INSIEME DI FAMIGLIE GODE DA TEMPI IMMEMORABILI DEI DIRITTI D’USO DEL TERRITORIO E DA ALMENO OTTO SECOLI NE HA CURA, DISCIPLINANDO NEI "LAUDI" L’USO DEI BOSCHI E DEI PASCOLI. A CORTINA LE REGOLE SONO FORSE L’ISTITUZIONE PIÙ IMPORTANTE, PER QUANTO RIGUARDA L’ESTENSIONE DELLA PROPRIETÀ E DELL’AMMINISTRAZIONE DEMOCRATICA E DIRETTA DI BOSCHI E PASCOLI. L’ASSEMBLEA DEI REGOLIERI RACCOGLIE UNA VOLTA L’ANNO TUTTI I 1300 CAPI FAMIGLIA, NOMINA GLI AMMINISTRATORI E DECIDE SULLE SCELTE PIÙ IMPORTANTI D’USO DEL PATRIMONIO, IN PERFETTA DEMOCRATICITÀ GIÀ DAI TEMPI FEUDALI. IL MUSEO ETNOGRAFICO DELLE REGOLE D’AMPEZZO, NATO NEL
1975, RACCOGLIE LE REALIZZAZIONI DI UNA CULTURA TRAMANDATA NEL TEMPO CHE, CON L’INGEGNO DEI SUOI ARTIGIANI, RIUSCÌ A CREARE SQUISITE OPERE D’ARTE. ANTICHI CIMELI RICORDANO LE VICENDE STORICHE DI UN TEMPO, TESTIMONIANDO UN PATRIMONIO DI TRADIZIONI GIUNTO FINO A NOI GRAZIE ALLA SAGGEZZA DI TANTI AMPEZZANI CHE LI HANNO CONSERVATI E CHE, ANCOR OGGI, CONTINUANO A DONARLI ALLA COMUNITÀ.

La zona notte sotto il colmo del tetto, davanti a una finestra panoramica triangolare,
è il punto più intimo della casa

il sottotetto offre un ambiente molto adatto per il riposo, reso più “caldo” dal copriletto di pelliccia.
Fanno da complementi suggestivi di questo interno semplice e raffinato vari ferri battuti di Marco Pompanin.

The attic provides a pleasant setting for rest, made even more welcoming with the animal skin bed cover. Various
pieces of wrought ironwork by Marco Pompanin provide an attractive addition to this simple and elegant interior.

QUALIITÀ DELL’’IINTERVENTO

CENTRALITÀ DEL PROGETTO: UN RITORNO ALLA RAZIONALITÀ SENZA FRONZOLI DEI RIFUGI ALPINI, DOVE LO SPAZIO VIENE SUDDIVISO E SFRUTTATO AL MASSIMO COME ALL’INTERNO DI UNO YACHT.
INNOVAZIONE: L’UTILIZZO DELLO SPAZIO MANSARDATO PER LE ZONE PIÙ INTIME DELLA VITA DI MONTAGNA: IL PRANZO, LA CUCINA, LA CAMERA DA LETTO.
USO DEI MATERIALI: DAPPERTUTTO L’ABETE CON FINITURE DIVERSE.
NUOVE TECNOLOGIE: UNSOFISTICATOSISTEMADI RISCALDAMENTOASERPENTINE.

In Edicola

Solo piuma nei cuscini e copriletti di piumino o di pelliccia: è una tradizione presente in tutte le alpi.
Materiali che in uno spazio foderato di legno danno il massimo della coibenza.

Cushions only have feathers, and bedcovers are either duck down duvets or animal furs: it is a tradition present all over the Alps. In a wood-lined setting such as this, these materials provide maximum insulation.

La pelliccia d’orso usata da Luigi Vietti per foderare un divano era una metafora dell’atteggiamento ancestrale del contadino nei confronti della natura. Il contadino di montagna era anche un cacciatore e, oltre a coltivare la terra e allevare le mucche, cacciava i grandi animali del bosco per nutrirsi della loro carne e riscaldarsi con la loro pelliccia. Non c’era niente di crudele in questo, faceva parte della legge di sopravvivenza e dell’equilibrio ecologico. Qui ci sono due sedie foderate con pelle di pecora della Mongolia: danno la stessa sensazione di calore dell’orso, anche se più domestiche. E qui ci sono anche molti ceri.
Quando non vi era ancora la luce elettrica, è con i ceri che s’illuminava la casa e gli ambienti acquistavano un’atmosfera rituale che ben si addiceva alla famiglia contadina la cui vita era scandita dal lavoro e dalle pratiche religiose, come la preghiera di ringraziamento che apriva ogni pranzo.
Anche il ferro battuto che reggeva le candele faceva parte di questa atmosfera, un’atmosfera che permeava anche la vita nei castelli di queste valli timorate di Dio. Tutto questo, in modo molto sobrio, s’intravede in questi interni che a tale
atmosfera s’ispirano.

W.P.

Mountain dwellers were also hunters and, other that cultivating the land and cattle farming, they would hunt big game in the forest to eat their meat and warm t
hemselves with their skins. There was nothing cruel about this. It was part of the law of survival and ecological balance.
Here there are two chairs upholstered with Mongolian sheepskin. They give the same feeling of warmth as the bearskin, even if more domestic. There are also many candles. When there was still no electricity, people would use candles for lighting, which created a ritual atmosphere that suited the peasant family, whose life was punctuated with work and religious rituals such as the thanksgiving prayer at the start of every meal. Even the wrought iron candlesticks contributed to this atmosphere that could also be felt in the castles of these god-fearing valleys. All this, in a more modest manner, can be felt in this interior which draws inspiration from such atmospheres.

 

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