Un incrocio di elementi naturali

Come luogo di pace e meditazione, i giardini giapponesi sembrano opere d’arte. Dai più antichi, del periodo Asuka (593-710) e Nara (710-794), a quelli lussuosi in stile shin-den-zukuri, poi allo stile joudo e zen, ciò che resta al di là di ogni epoca e delle differenti caratteristiche, è l’innato amore per la natura e la religiosità di questo popolo.

As a place for peace and meditation, Japanese gardens look like works of art. From the oldest ones of the Asuka (593-710) and Nara (710-794) periods, to those in the luxurious shinden-zukuri style, and finally the joudo and zen style, what remains of each period with its different characteristics is an inbred love for nature and the devoutness of its people.

I segreti di un giardino giapponese

Ogni giardino giapponese appare come un quadro: di una bellezza davvero ricercata, mantenuto identico, anno dopo anno, èunico e sempre originale, in quanto esprime i sentimenti del proprietario.
Le piante che vengono privilegiate sono a foglia perenne, come conifere e bambù, ma anche bossi, carpini, hosta e aucuba. Un posto di primo piano lo hanno anche le specie caducifoglie, come la grande famiglia degli aceri, ginkgo, amelanchier e zelkova. Come vuole la tradizione giapponese, è importante il significato che sta dietro a ogni pianta: il crisantemo, per esempio, è simbolo di longevità; il pruno e il bambù sono di buon augurio; il pino, la forza interiore; il ciliegio la felicità, infine, la peonia la ricchezza. Per completare la scenografia è necessario inserire altri elementi d’arredo: la sabbia, ricavata da granito sminuzzato, solitamente bianca; le pietre di forma curiosa e scultorea (suiseki), invecchiate e ricoperte di muschio per ricreare l’atmosfera di umidità tipica del clima giapponese; i laghetti e corsi d’acqua, che dovrebbero, su scala ridotta, riprodurre l’originale esistente in natura. Il laghetto dovrebbe ospitare pesci, le carpe koi, dai colori brillanti. Il ruscello dovrebbe fluire da est a ovest, seguendo il corso del sole. Le lanterne in pietra, toro, prima utilizzate per onorare le divinità, ora servono anche come decoro. I ponticelli, solitamente in legno, permettono di vedere diverse prospettive.

The gardens of japan

Every japanese garden looks like a painting. Beautiful, ipeccably kept, year after year, it is unique and always oiginal given that it expresses the feelings of the oner. Evergreens are used the most, such as conifers and bamboo, although boxwood, hornbeam, hosta and aucuba are also present. Prime position is given to deciduous plants as well, such as the large maple family, ginkgo, amelanchier and zelkova. In japanese tradition pant symbolism is an important consideration. Chrysanthemum, for example, is a symbol of longevity, plum and bamboo are for good luck, pine represents inner strength, cherry happiness, and finally the peony stands for wealth. To complete the composition, other elements need to be added: sand, obtained from crushed granite, usually white; curiously shaped sculpted stones (suiseki), aged and covered with moss to recreate a humid atmosphere typical of the japanese climate; ponds and waterways, which are supposed to reproduce their originals in nature, albeit on a reduced scale. The pond ought to have the koi round-fish in it with its brilliant colours, and the stream should low from east to west following the progression of the sun. The bull stone lantern, originally used to worship the gods, is now used as decoration, while footbridges, usually in wood, provide different perspectives.

Il progetto da copiare
a project for copying

Il laghetto con atmosfere giapponesi è ispirato al "Chitai" o giardino di piacere e anche al "Kayushiki Teien" o giardino in trasformazione ed è costituito da uno stagno circondato da un percorso.

Un pò di storia

Quasi tutti i giardini più antichi erano costituiti da un grande lago navigabile, il "giardino isola", autentica espressione del tipico paesaggio ostiero orientale. Nel corso degli anni, il lago si è rimpicciolito progressivamente fino a raggiungere, talvolta, le dimensioni di uno stagno. Con l’avvento della filosofia zen, il lago scompare nella sua realtà fisica, rimanendo simboleggiato dalla sabbia, curata nella forma proprio per alludere al movimento dell’acqua, come si può vedere nel disegno. Qui si è creata, ad esempio, una brriera naturale con un movimento di terra, con arbusti e con bassi muri in pietra. Il tappeto erboso è creato con il muschio e intorno, il percorso pedonale è in lastre di pietra arricchito da ciottoli rotondi.

Some history

Almost all the ancient gardens had a large navigable lake, the ‘island garden’, an authentic expression of the typical coastal oriental landscape. Over the years, the lake has become progressively smaller and is sometimes no larger than a pond. With the advent of zen philosophy, the lake disappears into its physical reality and is symbolised by sand, which is carefully kept to imitate the movement of water, as can be seen from the drawing. Here, for example, a natural barrier out of earth has been created, with shrubs and low stone walls. The lawn is made with moss, and the surrounding walkway is in stone slabs embellished with round cobbles.

Come creare la giusta coreografia

Oltre che di alberi ed arbusti il giardino giapponese fa un uso artistico di rocce, sabbia, colline artificiali, laghetti ed acqua che scorre. Si crea una composizione scenica che imita la natura, seguendo tre principi: la scala ridotta, ottenuta creando scenari in miniatura di montagna o di fiumi; la simbolizzazione, utilizzando l’uso della sabbia bianca per rendere l’idea del mare; infine, i "paesaggi presi in prestito", come il panorama sullo sfondo.

Due immagini che raffigurano paesaggi di rocce in cemento con fibre di vetro e cristalli di quarzo. Rimini Rock

How to get the setting right

Other than trees and shrubs, Japanese gardens artistically employ rocks, sand, artificial hills, ponds, and running water. The scenic composition imitates nature by following three principles: reduced scale, obtained by creating miniature mountains or rivers; symbolism, using white sand to render the idea of the sea; and finally ‘borrowed landscapes’ like
the panorama in the background.

Come arredare il giardino giapponese

Per creare un giardino giapponese sono essenziali alcuni elementi, come il richiamo al paesaggio del mare, della montagna e delle isole. Anche se la rappresentazione non sarà fedele perchè ampliata dalla fantasia e dalla personalità del roprietario, dovrà perseguire alcuni obbiettivi: la simbologia, l’asimmetria e dovrà suscitare interesse per tutto l’anno. Ciascun elemento infatti dovrà avere un preciso significato, come la longevità o lapurezza e dovrà essere in numero dispari (perfetto è il tre che sottolinea l’armonia tra cielo-terra-uomo).

How to furnish a japanese garden

A few essential elements are required to create a japanese garden, such as a sea landscape, mountains, and islands. Even if the representation is not exact because it has been added to by the imagination and personality of the owner, it will need to follow set objectives with regards symbolism and asymmetry, and it will need to generate interest all year round. Each element will need to have clear meaning, like longevity or purity, and there will have to be an uneven number (three is ideal because it underlines the balance between heaven, earth, and man).

Un’idea originale per valorizzare il giardino: una splendida veranda in ferro battuto in cui si possono proteggere le piante. Dante Negro
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verdi scenografie come Novello.

Curiosità

I giardini giapponesi sono di due tipi: il tsukiyama (giardino collina), composto di colli e laghetti e il hira-niwa
(giardino piatto). La struttura fondamentale è data dalle rocce e dal modo in cui sono raggruppate. Gli antichi giapponesi credevano che un luogo circondato da rocce fosse abitato dagli dei, pertanto lo chiamavano amatsu iwasaka (barriera celeste) o amatsu iwakura (sedia celeste). Un folto gruppo di alberi veniva chiamato himorogi (siepe divina); fossati e ruscelli, che si pensava recingessero la terra sacra, venivano definiti mizugaki (recinti d’acqua).

Did you know?

There are two types of Japanese garden. Tsukiyama (hill garden) with hills and ponds, and hiraniwa (flat garden). The basic structure is given by the rocks and the way in which they are grouped together. The Japanese of the past believed that a place surrounded by rocks was inhabited by the gods, and so they called it amatsu iwasaka (celestial barrier) or amatsu iwakura (celestial chair). A dense group of trees was called himorogi (divine wall); ditches and streams, thought to reach sacred land, were called mizugaki (water fences).

I fiori più adatti

Ideali sono le azalee, i rododendri, le camelie, i ciliegi, i peschi da fiore e le peonie. In estate si possono aggiungere gigli e iris, dai colori delicati, mentre le ninfee e ifiori di loto danno luce alle superfici dei laghetti.

The most appropriate flowers

Azalea, rhododendron, camellia, cherry, flowering peach, and peonies are ideal.
In summer add the delicate colours of lily and iris, while water lily and lotus flower provide light to the surface of ponds.

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