La bellezza della maiolica

Le stufe rivestite in maiolica restano un discorso a parte. La lunga tradizione artigianale e la loro presenza maestosa in castelli e palazzi fanno sì che anche al fruitore moderno venga voglia di possederne una, magari nella casa di montagna, magari come status symbol. Mastodontiche perché ai fumi della combustione occorrono lunghi percorsi per scaricare nella stanza il loro calore, queste stufe si prestano a continui accorgimenti migliorativi, ma solo tecnici non tecnologici, perché sono già perfette così.
La decorazione però si può modificare, c’è chi preferisce ripetere quella antica eseguita a mano con i volti degli angeloni barocchi, le colonnine tortili e le ghirlande con i frutti, e chi preferisce qualcosa di più fresco e meno datato.

1. Anche se il motivo floreale è molto antico, i colori danno molta freschezza alla stufa “Flower”, Cerampiù.
2. Replica ben riuscita di una stufa tradizionale di Castellamonte, la “stufa quinzeina”, Ceramiche Cielle.
3. Il modello “Torino” dai volumi geometrici accostati, decorati con delicati disegni gialli su bianco. Una stufa, tradizionale, dipinta a mano, Thun.4. Un prezioso “Muletto della valle del noce”. È una classica stufa cortinese che riprende fedelmente le forme di una stufa datata 1778, Zardini
5. “Opera” è una stufa – camino progettata da Justus Oranier, Oekotherm.
6. Una stufa in ceramica progettata e costruita sul posto, “su misura”, Vandini.Centro stufe in maiolica
http://pro.dibaio.com/vandini-stufeUn valore che si tramanda
http://pro.dibaio.com/cerampiu

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