Separare gli ambienti con una scultura

Progetto di: Anna Teresa Ritacco, architetto

Il progetto nasce da una precisa richiesta del committente; suddividere il locale cucina dal soggiorno creando una situazione ambientale diversa, atipica, confortevole, ricca di colori, flessibile. Il rapporto di fiducia con il committente
ha permesso di operare scelte espressive libere, lasciando sempre aperto il confronto. Era necessario creare “atmosfere” perché sia il visitatore che il cliente venissero toccati da sensazioni, con la consapevolezza che non è
mai in gioco soltanto il modo in cui si dà forma ad uno o più oggetti, ma anche il criterio con cui questi appaiono. Una delle riflessioni più immediate era riuscire, nell’atto del “varcare la soglia“, ad ottenere una percezione dello spazio
visivamente separato, per poi fluire quasi inconsciamente verso il soggiorno – pranzo. E’ nata così l’idea di una sinuosa isola a soffitto gialla limone che contorna la scultura e invita, come una sorta di percorso luminoso aereo, gli ospiti verso il soggiorno. Il progetto illuminotecnico, non visibile dalle immagini pubblicate, prevede per questo controsoffitto luci incassate di colore bianco – naturale. Queste, posizionate lungo i due fronti laterali dell’isola verso il soggiorno e verso la cucina, evitano l’uso di luci a sospensione e producono una luce diffusa e calda. La scultura dalla forma libera a sezioni variabili, traslata e ruotata verso la sala, rastremata alla base e più pronunciata nella parte centrale, accoglie in sé una cavità ellissoidale decentrata, rispetto all’intera figura tridimensionale, illuminata nel suo incavo da tre punti luce Led. Attraverso la luce puntiforme ho valorizzato e modellato una parte della scultura accentuandone la forma in alcuni punti e oscurandone altri.

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Nelle foto: 1. Studio di fattibilità della distribuzione degli spazi.
2. Schizzo della sezione sul soggiorno con davanti la scultura.

Così illuminata e colorata la scultura, posizionata di fronte ad una grande porta – finestra che dà accesso ad una ampia terrazza, rivela la sua sagoma riconoscibile anche dall’esterno. Pur apparendo dimensionalmente importante la scultura ha delle misure contenute (1,10 m di larghezza massima) e riesce ad avere l’effetto di una quinta scenografica. Sia il controsoffitto che la scultura sono realizzati in cartongesso, stuccato e poi pitturato con colori acrilici atossici e lavabili. L‘effetto estetico e formale del controsoffitto prende spunto dalla necessità di mascherare un condizionatore a parete, situato sopra la porta di accesso alle camere da letto, senza penalizzarne la funzionalità.
I due pannelli a tutt’altezza, appena visibili dall’ingresso, applicati come quadri di richiamo minimale e posti uno attiguo alla scultura, l’altro a formare una nicchia per il frigorifero, sono pensati in vetro strutturato semitrasparente
prestampato, ed hanno l’effetto di contestualizzare e chiudere la scena.

I mobili proposti sono stati scelti per le loro forme essenziali capaci di esaltare per
contrasto la geometria organica della scultura.

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In Edicola

Nelle foto: 3. Vista del soggiorno verso la cucina.
4. Vista prospettica di insieme dall’alto con controsoffitto giallo in trasparenza.

Il motivo ornamentale con cui sono stampati ricorda una tecnica della pittura moderna chiamata dripping, resa famosa dal celebre pittore newyorchese Jackson Pollock. Il tavolino posto vicino la scultura, progettato con il piano d’appoggio in marmo verde Guatemala e la base in acciaio spazzolato, completa lo spazio circostante e aggiunge praticità alle dimensioni minime della cucina. I colori solari, giallo del controsoffitto, arancio della scultura, i pannelli in vetro amaranto e il tavolino in verde Guatemala, accolgono la scelta dei mobili Moroso del soggiorno. L’immenso pannello opera del fotografo Giovanni Ruggieri, ubicato sopra il divano, rappresenta un composit di oggetti da ritrasformare, evidenziando le molteplici sfaccettature della contemporaneità.

(Ha collaborato alla stesura del progetto, l’architetto Angelo D’Ambra )

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Nelle foto: 5. Vista della scultura dall’ingresso verso il soggiorno.
6. Vista della scultura dalla cucina verso il soggiorno.
7. Vista della scultura dal soggiorno verso l’ingresso.

8. Un abito tutto nuovo per la confortevole seduta “Mademoiselle”realizzato con i tessuti della collezione Missoni Home. L’approfondimento di tecnologie e processi produttivi, unita all’analisi delle proprietà strutturali e delle
compatibilità tra materiali plastici hanno portato Kartell a ipotizzare insieme a Philippe Starck l’accostamento di due materiali plastici diversi e solo apparentemente estranei l’un l’altro: policarbonato e poliuretano.

Nelle foto: 9. Scocca in materiale plastico formato da tecnopolimeri compositi e base in fusione di allumino per la sedia “Leaf” disegnata da Carlo Colombo. Moroso
10. Linee asciutte per il divano “Malmö” disegnato da Patricia Urquiola. Moroso

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