Stufe e Camini

Non a caso il focolare è il simbolo stesso della casa, fonte di calore non solo reale ma anche psicologico. Le nuove tecnologie aggiungono alti rendimenti ed ecologicità

Non solo forte elemento d’arredo che accentra l’attenzione e incarna significati simbolici e affettivi, il camino o la stufa sono anche, grazie alle tecnologie più attuali, un’importante fonte di calore che può integrare il riscaldamento generale o sostituirlo completamente, non solo nelle mezze stagioni ma anche in inverno, soprattutto in una casa di campagna dove la legna, risorsa ecologica e rinnovabile, è solitamente abbondante e facilmente disponibile e stivabile.
– Per avere alti rendimenti termici è opportuno che il camino sia a focolare chiuso con sistema di canalizzazione dell’aria calda sia nello stesso ambiente che in altri locali o con scambiatore termico per alimentare la rete dei radiatori e la fornitura di acqua calda sanitaria.
– La posizione del camino è vincolata (un po’ meno quella della stufa) alla presenza della canna fumaria, ma anche ad esigenze scenografiche, tenuto conto che saranno protagonisti dell’affascinante spettacolo del fuoco.

Nelle foto: Il modello Anna dalle forme moderne e dalle maioliche floreali, a fianco Sara, classica stufa dal cuore tecnologico, sopra Salonicco, rivestimento di marmo Bianco Mediterraneo e Rosso Asiago. (Palazzetti)

ESTETICA E FUNZIONE
Thun, dal 1950, dà forma artistica alla majolica; Palazzetti, dal 1954, studia, progetta e produce tecnologia per il calore, impiegando un’ unica fonte energetica del tutto rinnovabile: la legna.
– Dall’incontro di queste due realtà d’impresa,nasce oggi “Thun powered Palazzetti”, una nuova collezione di stufe dove estetica e funzione sono entrambe protagoniste.
– All’interno batte il “cuore tecnologico” del focolare Palazzetti, tutto in ghisa, con la doppia combustione che garantisce rendimenti più elevati, con consumi minimi e basse emissioni nocive.

La pietra ollare
Questa roccia antichissima ha speciali caratteristiche che la rendono ideale per costruire stufe solide, belle e che soprattutto offrono un calore sano perché simile a quello naturale del sole, duraturo, perché basta una sola carica giornaliera, ecologico, perché con basse emissioni.

Nelle foto: Il modello Marianna, con un inserto di tessere di pietre ollari colorate; sotto la stufa Camilla, con lo stesso
inserto più pronunciato e cupola semicilindrica; in basso a sinistra un modello speciale con piani di cottura, forno e comodi scaffali.

La pietra ollare – in inglese “soapstone” – è una roccia di tipo metamorfico creatasi in seguito a varie reazioni chimiche e minerali, determinate a loro volta da una forte pressione tettonica e da temperature relativamente elevate. Nel nostro Pianeta, i giacimenti di pietra ollare sono piuttosto rari, anche perché sulla crosta terrestre rappresentano delle formazioni di tipo “estraneo”, essendo originate da materiali provenienti dal mantello fuso, ossia da quello strato igneo che si trova al di sotto della vera e propria litosfera e della crosta terrestre. Il mantello fuso, nella sua composizione chimica, è ultra basico, vale a dire che si compone di rocce con un tenore di silicio decisamente inferiore rispetto ai minerali più caratteristici della crosta terrestre. In compenso, al posto del silicio queste rocce ultra basiche contengono magnesio e ferro, ed è per questo che hanno un peso specifico molto superiore alle varietà litologiche piú diffuse. In realtà, il termine di pietra ollare è usato per indicare varie tipologie di rocce che pur presentando fra loro una composizione minerale e caratteristiche sovente anche molto diverse, sono tutte accomunate dal fatto di avere un elevato contenuto di talco che le rende relativamente facili da lavorare. Le altre caratteristiche, invece, come ad esempio la resistenza al calore e il potere di accumulo termico, possono variare moltissimo, ed è per questo che non tutte le pietre ollari estratte presentano tutti i requisiti necessari per essere usati nella costruzione di stufe.

Nelle foto: La stufa Lydia con forno, ideale da collocare fra due zone dell’ambiente; Due varietà di pietra ollare:
– La pietra ollare estratta attualmente dalla cava finlandese Nunna s’inserì dal mantello fuso nella crosta terrestre fin dall’era arcaica: in quel periodo, infatti, contestualmente alla formazione dei massicci montuosi, un frammento costituito da fondo marino e dal mantello fuso sottostante fu sospinto in
un ambiente “estraneo” a quel tipo di formazioni, e precisamente tra il granito ed altre rocce della crosta terrestre. Da una parte chiaramente delimitata da una certa unità minerale ultra basica, trasse origine di conseguenza la pietra ollare.
Da una fonte esterna, poi, all’interno della massa rocciosa s’inserì dell’anidride carbonica, e questo consentì la formazione della magnesite, un minerale a base di carbonato e al tempo stesso una delle due componenti primarie della pietra ollare.
Allo stesso processo metamorfico, che modificò la composizione originaria del minerale ed è noto col termine di “metasomatosi”, è legata anche la formazione dell’altra componente primaria della pietra ollare, ossia il talco. Prima di assumere la sua forma attuale, comunque, la pietra ollare del giacimento Nunna ha dovuto attraversare diverse altre fasi di trasformazione, soprattutto in seguito agli eventi tettonici che nel corso di milioni di anni hanno corrugato e deformato la crosta terrestre, esercitando forti pressioni ed attriti sulla roccia originaria. Da queste trasformazioni durate varie decine di milioni di anni, si è formata un’unità rocciosa allungata e a forma di lesena, a testimonianza del ruolo primario che devono avere avuto i movimenti tettonici. La pietra ollare presenta una venatura disposta in direzione longitudinale rispetto al giacimento. Durante l’ultima fase del processo di metamorfosi, le venature di talco si sono corrugate in direzione Nord/Sud per effetto dei movimenti tettonici.

Nelle foto: La stufa Carolina si posiziona in angolo e catalizza l’attenzione;  Sylvia è una stufa di linea contemporanea,adatta per chi ama le forme più dinamiche.

L’effetto combinato di tutti questi fattori ha fatto sì che la pietra ollare estratta attualmente dalla cava Nunna presenti un andamento continuo e una venatura strutturale molto accentuata. Le stufe costruite con questa pietra dalla NunnaUuni e importate in Italia da Erich Paccagnel di Terlano (BZ), disponibili in una vasta gamma di modelli frontali o angolari, anche con forno per saporite cotture,con una sola carica giornaliera di legna, forniscono un calore dolce per irraggiamento (la forma più simile a quella del sole), che non muove e non secca l’aria (quindi niente polvere e niente fastidi alle vie respiratorie), che è benefico per la pelle, i muscoli e le ossa proprio perché penetra nel corpo e lo scalda con i raggi infrarossi, che viene accumulato gradualmente nella grande massa della pietra e poi ceduto lentamente e uniformemente a tutto l’ambiente. Le stufe NunnaUuni hano il sistema di combustione Fuoco Aureo che brucia la legna in maniera più pulita ed efficace: si tratta di una macchina automatica in miniatura che controlla la produzione dei gas, il preriscaldamento dell’aria secondaria e la sua miscelazione ai gas in combustione, col risultato di un efficace recupero dell’ energia dei gas altrimenti incombusti e di fumi più chiari e puliti, con bassissime percentuali di inquinanti.

TECNOLOGIA DEL FUOCO
Oekotherm di Bressanone (BZ) commercializza la vasta gamma delle stufe e degli inserti per camino Scan della Krog Iversen & Co. A/S e quelle della tedesca Oranjer Justus, per offrire al pubblico italiano i migliori prodotti della tecnologia del fuoco. Le stufe SCAN hanno un sistema di combustione unico nel suo genere, che garantisce una combustione uniforme nel rispetto dell’ambiente, un vetro sempre perfettamente pulito ed un utilizzo ottimale del combustibile.

Sono garantite per cinque anni e omologate secondo le Dansk Standard , le DIN (Germania) e tutte le altre norme globali e sono conformi a tutti i requisiti sia ambientali che giuridici: le stufe sono state sottoposte a collaudi di sicurezza, efficienza (risparmio di combustibile) e rispetto dell’ambiente. L’omologazione DS significa inoltre che le stufe possono essere utilizzate ad una distanza ridotta dai materiali infiammabili. La gamma SCAN permette di combinare insieme diverse caratteristiche per realizzare un modello personalizzato fra 100.000 soluzioni: colore grigio o nero o rivestimento di pietra ollare o maiolica dipinta a mano; numerosi tipi di maniglie, sportelli dorati e cromati, portine vano forno.  Gran parte dei modelli sono equipaggiati con graticola scuoticenere, cassetto raccogli-cenere con coperchio, vetro ceramico ad elevata resistenza e dispositivo di regolazione del calore controllato da una manopola.

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