RISPETTARE I RITMI DELLA NATURA


A MARZO SI COMPLETA LA POTATURA E LA LINFA RICOMINCIA A FLUIRE NEI TRALCI.

Vigneti coltivati secondo i sistemi della agricoltura biodinamica, attraverso l’uso di preparati
di origine naturale.

Dopo i freddi invernali e passato il mese più corto dell’anno, si completano le operazioni di potatura e di cura al vigneto. Nelle belle giornate di Marzo si incomincia ad assaporare la desiderata primavera. In cantina si effettuano gli ultimi travasi e le colmature settimanali delle botti, i vini bianchi sono oramai pronti e quelli rossi d’annata giungono al traguardo del loro percorso di maturazione, l’imbottigliamento!
Gli antichi e saggi proverbi contadini recitano: “SE ALLA CANDELORA IL TEMPO È BELLO, AVREMO PIÙ VINO CHE VINELLO” e “ALLA CANDELORA DALL’INVERNO SIAMO FORA” e anche se Marzo è pazzerello, questo è il periodo di passaggio nel quale assistiamo al risveglio vegetativo, lasciandoci alle spalle il gelido inverno; un segnale tangibile è dato dal “pianto”, ovvero dal fluire della linfa dai tagli sui tralci di vite appena potati, quasi fossero vere lacrime.
Con tale premessa viene spontaneo il riferimento al mondo semplice contadino, al recupero di sane tradizioni, ad una viticoltura naturale ed incontaminata, al rispetto dell’ecosistema terrestre e all’agricoltura biodinamica. Il principio, sul quale si basa questa particolare scelta agronomica, è di mettere in movimento la vita del terreno con il rimescolamento dell’erba e dei composti organici, nel rispetto della microfauna e dell’humus creato dai batteri naturali presenti.
In questo equilibrio, governato attraverso il calendario lunare, si rafforzano le difese naturali della vite, in un processo preventivo piuttosto che curativo.
Qui si esalta il valore fondamentale del rapporto tra l’uomo, il viticultore profondamente appassionato, e la natura.
Da un podere della Maremma, ci giunge un grande insegnamento sul recupero dei valori umani nel rapporto con la natura: il Podere San Cristoforo, a Bagni di Gavorrano in provincia di Grosseto, è l’esempio di questa scelta agronomica e di vita, dove appunto si praticano i principi della biodinamica in viticoltura. A cinque chilometri dal mare, tra le colline, dove il magico silenzio è in perfetto equilibrio con i ritmi della natura, sono incastonati i tredici ettari coltivati a Sangiovese, Syrah e Petit Verdot del Podere di proprietà di Lorenzo Zonin, giovane, appassionato e schietto ingegnere/vignaiolo.
Lorenzo, confidando il segreto della qualità dei suoi vini, afferma che un grande terroir va prima scoperto e poi bisogna crederci, saperlo interpretare e con grande umiltà cercare di comprenderlo fino in fondo. Regola fondamentale
quindi è il rispetto e la valorizzazione del patrimonio naturale, attraverso le mani dell’uomo, senza alterare gli equilibri dell’ambiente!

CONSERVARE IL VINO ALLA TEMPERATURA GIUSTA

Roller con il marchio Artègora produce due linee di elettrodomestici per la refrigerazione e la conservazione del vino: le cantine per uso domestico, di cui vediamo nella foto Arte_W21 e quelle per uso professionale. Le cantine Artègora, grazie alla doppia zona di controllo digitale delle temperature, permettono di conservare i vini nell’ambiente più idoneo e di poterli assaporare
alla temperatura adatta alla tipologia.

REMO PÀNTANO,
enologo
50 anni, nato in provincia di Varese, residente nell’Oltrepo Pavese, enologo, sommelier professionista diplomato, giornalista pubblicista esperto ed appassionato in gastronomia, docente di analisi organolettica e consulente di marketing vitivinicolo.
Per iscriversi al Sommelier club utilizzare il coupon a fine rivista.

CARANDELLE 2007 – PODERE SAN LORENZO
Igt (Indicazione Geografica Tipica)
Sangiovese Maremma Toscana.
Prodotto con uva del vitigno Sangiovese al 100%.
Eccellente la vendemmia 2007, la raccolta delle uve è avvenuta il 22
Settembre 2007 nel vigneto Carandelle coltivato secondo il sistema biodinamico. Imbottigliamento: 24 Giugno 2008 (in luna calante). Gradazione Alcolica di 13% vol.
Vino dal bel colore rosso rubino brillante; delicato al naso con sentori
di mirtilli, pepe bianco e confettura di ciliegie, evoca note balsamiche,
che riportano ai profumi della macchia mediterranea tipica della Maremma. A sapore si nota la consistenza tannica, la freschezza e l’acidità, con il richiamo nel finale delle note di menta.
Vino sicuramente molto longevo ed in crescendo, si sposa meravigliosamente
con i primi piatti consistenti e ricchi di ragù ed ottimo con i secondi di carne rossa.

SAN CRISTOFORO 2007 – PODERE SAN CRISTOFORO
Igt (Indicazione Geografica Tipica) Toscana. Prodotto con il 50% di uva Syrah e il 50% di uva Petit Verdot. La raccolta delle uve è avvenuta dal 18 Settembre 2007 nei vigneti La Quercia e il Morello coltivati secondo il sistema biodinamico. Imbottigliamento a Giugno 2007 (in luna calante). Vino dall’eccellente colore rosso rubino intenso e profondo. All’olfatto si presenta complesso, caratterizzato da note di frutta rossa, mora e fragola. Morbido con tannini equilibrati al palato, elegante, con una nota speziata nel finale di cannella. Gli accostamenti ideali con il cibo sono legati ai piatti a base di cacciagione, sia nei primi che nei secondi, ottimo per terminare un pranzo tipico con formaggi stagionati.

Remo Pàntano

 

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