Quando il camino raccontal’intimità dei re

Questo dipinto di scuola francese della fine del ‘500, si trova al Louvre ed è da sempre un enigma per gli studiosi che ne vogliono capire il significato

Si tratta di una composizione a piramide dove il vertice, l’elemento più alto, è il camino. E’ un gran bel camino in pietra grigia tipico dell’epoca, nella tradizione del Rinascimento italiano. Accanto al camino una donna ben vestita sta ricamando: è un soggetto di vita privata in un palazzo nobiliare già visitato dai pittori fiamminghi. Sotto, in primo piano, una sorpresa: due signore della buona società, nude, nella stessa vasca, e una tocca il capezzolo dell’altra.
Sembrerebbe un racconto boccaccesco sull’erotismo nelle classi alte, un gossip d’epoca, ma non è così. Perché le due donne hanno più sussiego che lascivia, e l’aria che tira è freddamente cerimoniale, assai lontana dai sottintesi sessualidella letteratura hard dell’epoca, che pure esisteva. Per avvicinarsi al significato recondito della rappresentazione c’è solo un modo: fare mente locale sui gusti dell’epoca. Alla fine del ‘500 in tutt’Europa la carica liberatoria del Rinascimento si stava esaurendo sotto i colpi della Riforma Protestante e del Concilio di Trento. La vita nelle grandi corti europee non era cambiata, ma su tutto era calato un velo di riservatezza: i papi ufficialmente non avevano più figli, i re non si circondavano di concubine e i piaceri più ambiti erano quelli nascosti, come ad esempio l’alchimia. Anche la pittura, specialmente il ritratto, subiva questa moda; si preferiva creare nuove simbologie a lettura cifrata, anziché raccontare le persone con realismo. E l’erotismo, fatto uscire dalla porta, rientrava dalla finestra: tutto diventava ambiguo e con molti risvolti di difficile decifrazione. Ma studiando la storia delle dame qui raffigurate,
(persone realmente vissute di cui è rimasta memoria) per questo dipinto la chiave di lettura è stata finalmente trovata. La signora di destra era una persona molto nota perché “favorita ufficiale” del re di Francia, una seconda moglie a tutti gli effetti. Si trattava di Enrico IV, un re calvinista che fu prima scomunicato dal Papa e, dopo la sua abiura per ragioni di stato, reintegrato.

Fu un re quasi illuminista che pensava la Francia come un’entità non soggetta ai fanatismi religiosi, dove tutti i culti potessero avere cittadinanza. Questa liberalità ricordava lo spirito dell’antichità classica e per tale ragione venne soprannominato “l’Ercole gallico”. Probabilmente nello stesso anno del ritratto, il 1594, questa dama dalle nobili origini (si chiamava Gabrielle d’Estrées) aveva dato alla luce un figlio naturale del re cui diede il nome di César (anche il nome Cesare era di stampo classico). La sua amica che sta disinvoltamente nella stessa vasca è stata identificata come la duchessa di Villars, una donna colta, protettrice di poeti. Entrambe le dame stanno al centro di un setoso tendaggio (quasi un sipario appena aperto) dietro al quale c’è un pannello di velluto scuro che serve per far risaltare il personaggio principale, quello baciato dal favore reale.
Ma cosa significa quel gesto della duchessa, il suo interesse per il capezzolo dell’amica?
I più morbosamente curiosi saranno delusi: è solo un gesto per indicare quel che normalmente avviene in una donna dopo che ha partorito: l’arrivo del latte materno. Ma nel quadro non si può dimenticare il grande camino monumentale, che è forse il punto più esplicito di tutta la rappresentazione. Avendo Gabriella d’Estrées regalato al re l’occasione di
una seconda famiglia, e tenendo conto che il focolare è da sempre un simbolo del calore familiare, il camino qui raffigurato è sicuramente il simbolo di tale avvenimento. Inoltre sul camino (parzialmente nascosto da tende, pannelli e mantovane) c’è un’immagine simbolica: il dettaglio degli augusti lombi che avevano saputo creare una nuova vita di rango principesco, anche se illegittimo. E il dipinto, oggi molto ammirato al Louvre, col suo sofisticato gioco di dame in una vasca non vuole testimoniare altro che questo: un castissimo ma importante lieto evento.

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