Interviene Flaviano Prosperi Flaviani, della SGS Corporate, che, nell’ambito del macrotema dell’ Osservatorio del Cambiamento, propone un intervento dal titolo “CAM, questi sconosciuti”.
L’intervento viene gestito come una tavola rotonda di esperti del settore.
Inizia Prosperi Flaviani, parla degli obiettivi dei CAM, acronimo di Criteri Ambientali Minimi, che sono:
– la riduzione degli impatti ambientali sul territorio
– la riduzione degli impatti e dei consumi di utilizzo
– l’uso di componenti a basso impatto
– la gestione del cantiere in modo sostenibile
Interviene il docente Alessandro Manzardo, (CESQA) coordinatore del gruppo di lavoro UNI “Gestione ambientale di prodotto”.
Inizia parlando di impatti ambientali, di come l’essere umano impatti
sulla rigenerazione dei materiali, e di come un settore particolarmente impattante sia proprio quello dell’edilizia.
Prosegue parlando di LCA (Analisi del Ciclo di Vita) e degli strumenti d’analisi e di contenimento degli impatti, tra cui l’etichetattura EPD (Environmental Product Declaration, Dichiarazione Ambientale di Prodotto) l’eco-design e l’hotspot ambientale.
L’LCA va redatto tramite curve di ecodesign. Le problematiche da analizzare sono relative alla valutazione dei requisiti minimi in base agli impatti.
E’ necessario esaminare tutto il processo di vita di un elemento (ad esempio, un pannello).
Il relatore esamina alcuni casi studio, osservando gli impatti relativamente a tre fattori:
– la fase iniziale (la scelta dei materiali)
– l’utilizzo
– lo smaltimento
Il metodo utilizzato permette di confrontare l’impatto sotto vari aspetti e in modo certificato.
La scelta dei materiali va fatta considerando che vi è un impatto fortissimo della struttura portante, e senza trascurare i costi.
Dopo’intervento del relatore, seguono alcune domande degli influencer di settore.
Viene chiesto un maggiore chiarimento sul monitoraggio. Il relatore spiega che è necessario soprattutto nella fase della messa in opera.
Arch. Bonnì (Irriverender)