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Foto Athos Lecce Le varianti di questo elemento della casa possono essere molteplici, ma è possibile sintetizzarle in due casi: il soffitto privo di caratteristiche peculiari, che perciò non attrae l’attenzione, e il soffitto con una forte connotazione, che perciò può essere affrescato, arricchito con stucchi, travi lignee o realizzato con materiali particolari. Nel secondo caso il soffitto ha una presenza importante, che entra in dialettica con l’arredamento e la scelta del pavimento come nell’esempio proposto in queste pagine. Gli antichi soffitti, realizzati con mattoni a vista, di questo edificio rurale dell’Ottocento, situato nel Monferrato e ristrutturato con attenzione e sensibilità, sono stati riportati alla luce e valorizzati. Il pavimento di cotto e il soffitto, divisi cromaticamente dalle pareti bianche, diventano così uno lo specchio dell’altro e, con le loro calde sfumature, rendono gli ambienti ancora più accoglienti.
Foto Ummarino Gianni La caratterizzazione dei vari locali contribuisce a sottolineare la diversa destinazione funzionale di ogni ambiente. In questa villa i vari ambienti sono differenziati tra di loro principalmente per la realizzazione di soffitti molto particolari, che differiscono sia dal punto di vista strutturale che da quello materico. Concepiti, simbolicamente ma anche praticamente, come una sorta di ombrello costituiscono l’elemento dominante degli ambienti. All’interno di questa abitazione, nella realizzazione dei soffitti, prevale il legno, dipinto di bianco come le pareti o lasciato nel suo caldo colore naturale, mentre all’esterno sono state utilizzate apposite tettoie in canne, che offrono il vantaggio di riparare dal sole senza ostacolare il passaggio della brezza marina, caratteristica da non sottovalutare negli spazi di soggiorno all’aperto collocati in zone dal clima caldo come quello sardo.
Pergole & grigliati La possibilità di vivere all’aperto accanto alla casa richiede una struttura di accoglimento, che protegga dal sole troppo forte durante l’estate e da improvvisi scrosci di pioggia, che franga il vento troppo impetuoso e che crei un microclima ideale anche nelle mezze stagioni. La soluzione giusta è una pergola completata da grigliati e addossata alla parete della casa (solitamente quella a sud, perché la pergola risulta godibile anche in tardo autunno e all’inizio di primavera e nei microclimi mediterranei anche in inverno, mentre d’estate mitiga la calura), che crea una zona all’aperto ove soggior-nare, pranzare e intrattenersi con gli amici. Il legno è il materiale più indicato per questo manufatto, in quanto più naturale e quindi più intonato all’ambiente verde in cui si colloca, più facilmente modellabile nella forma voluta e più decorativo col suo colore e le sue venature. Naturalmente va scelto un legno che sia adatto allo scopo, come il pino silvestre dei paesi nordici (ove vige una severa politica di rimboschimento in modo da non danneggiare l’ambiente) che cresce molto lentamente per il freddo ma che per questo acquista una fibra molto forte e duratura, che già per le sue caratteristiche resiste bene all’esterno e che inoltre si presta egregiamente al trattamento protettivo. Questo deve avvenire a pressione con sali minerali (cromo, rame e boro) che penetrano in profondità nell’alburno, la parte esterna e più tenera del legno, proteggendolo definitivamente da agenti atmosferici, umidità del terreno, muffe, insetti e parassiti e garantendo la sua atossicità all’uso. Se poi il legno è lamellare (formato da listelli selezionati incollati fra loro a pressione) supera quello naturale per estetica (scompaiono nodi e spaccature) e per capacità statica e portante.
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