Ordine degli Architetti di Lecco


PROGETTO VINCITORE EX AEQUO – PROVINCIA DI LECCO

Località: Lecco

L’idea progettuale propone la riqualificazione di un "vuoto urbano" importante situato a ridosso del centro storico in funzione di aggregazione sociale. Questa operazione include nell’intervento di recupero anche una notevole porzione di lotto oggi occupata da strutture industriali fatiscenti. L’operazione pertanto prevede di potenziare il luogo, come previsto dal bando, con impianti sportivi e relativi servizi all’aperto e al chiuso, come la palestra e il nuovo centro parrocchiale. La finalità ultima, risolta positivamente, è pertanto quella di relazionarsi con la città. (Giudizio della Commissione Nazionale)

Ordine degli Architetti di Lecco

Arch. Mario Redaelli (capogruppo)
Arch. Tommaso Giudici
Arch. Patrik Spreafico
Marco Pesenti
Sergio Umberto Pirolo
Geom. Stefano Spreafico
Dall’alto e da sinistra: S. Pirolo, S. Spreafico,
M. Pesenti, T. Giudici, P. Spreafico, M. Redaelli.

Mario Redaelli (Lecco, 1976). Si laurea in Architettura nel 2002 presso il Politecnico di Milano e dal 2003 svolge la libera professione.
Patrik Spreafico (Lecco, 1974). Si laurea in Architettura nel 1999 presso il Politecnico di Milano e dal 2000 svolge la libera professione.
Tommaso Giudici (Carate Brianza, 1971). Si laurea in Architettura nel 1997 presso il Politecnico di Milano e dal 1998 svolge la libera professione.
Parallelamente alla pratica della libera professione i tre Architetti hanno effettuato una serie di collaborazioni con diversi studi di Architettura tra i quali Marco Castelletti (Erba), RSG (Milano), Boris Podrecca (Vienna), LAD (Lecco) e inoltre svolgono l’attività di cultori della materia presso il Politecnico di Milano. Nel corso degli anni hanno ottenuto diversi premi e riconoscimenti ed alcuni lavori sono stati esposti in mostre e pubblicati in riviste specializzate. Collaboratori del Gruppo di Progettazione: Stefano Spreafico, Sergio Pirolo, Marco Pesenti.

Vista aerea dell’area presa in considerazione dal
progetto. Sul terreno parrocchiale si trovano capannoni industriali derivanti da una cessione avvenuta in passato e successivamente rientrata.

L’area si trova a ridosso del centro storico di Lecco, è di proprietà della parrocchia di S. Nicolò ed è caratterizzata dalla presenza della chiesa e dal suo campanile che, impostato su un antico torrione medievale, costituisce il simbolo della città. A sud dell’area sono collocati l’oratorio centenario, una cappelletta neogotica, un teatrino e il centro parrocchiale
con campo di calcio sterrato e campo di basket. A nord, l’isolato è caratterizzato da capannoni ormai dismessi e in parte crollati dell’azienda metallurgica Faini, dal Centro Paolo VI (sede di associazioni) e da una scuola per l’infanzia.

In alto, da sinistra: disegni planivolumetrici dello stato di fatto e di progetto. A lato: il rendering di progetto mette in risalto i percorsi che caratterizzano l’intervento.

Il progetto
Il progetto prevede l’insediamento di nuove funzioni di richiamo: strutture sportive, aree gioco, luoghi di ritrovo attorno alla basilica. I nuovi corpi di fabbrica si esprimono attraverso un linguaggio architettonico d’avanguardia che, pur contrastando con quello della basilica, mostra quanto la Chiesa non abbia mai smesso di dialogare con le nuove generazioni.
La scelta principale è stata di eliminare il muro di recinzione esistente per aprire nuovi accessi e favorire la massima permeabilità dell’area.
Per agevolare la fruizione dei luoghi, si è introdotto un percorso pedonale dolcemente inclinato e coperto da una pensilina come mediazione del brusco dislivello di circa 5 m che oggi divide l’area in due. Tale percorso diviene l’asse portante, lungo il quale si attestano tutte le nuove funzioni e accessi ai servizi, e emblematicamente unisce due capannoni esistenti (gli unici recuperabili) posti a nord, col nuovo centro parrocchiale.

Si ipotizza quindi:
– la realizzazione di un polo sportivo a nord, con campo da calcio e campo di basket con annessi servizi, il tutto circondato da spazi aperti di socializzazione e svago;
– il riuso dei due capannoni come spazio polifunzionale dedicato in parte alle attività sportive e in parte alle attività culturali;
– la realizzazione di una nuova palestra nel punto di cambio di quota dell’area così che questa possa aprirsi sulla grande “corte urbana” ed assolvere alla necessità di ospitare anche grandi riunioni; – il recupero funzionale della cappella neogotica e del teatro parrocchiale, accessibili dal nuovo percorso inclinato eliminando le gradinate attuali;
– la demolizione del pericolante edificio parrocchiale esistente e la realizzazione, nello stesso luogo, di un nuovo edificio più basso e corto, così da ridare alla basilica e al campanile la giusta spazialità. A continuazione del percorso inclinato tale edificio presenta una grande apertura centrale volta verso la città e il lago, simbolo di accoglienza;
– il ridisegno degli spazi esterni del Centro Paolo VI;
– il prolungamento del sagrato sin dentro la “corte urbana” su cui si affaccia il complesso;
– la realizzazione di due piani di autorimessa.

L’intervento rende più ordinata l’area, aprendola verso la città (si nota il portale nell’edificio parrocchiale in basso a sinistra). Pagina a sinistra: le piante alle varie quote.

 

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