CHIESA DEL SS. SALVATORE In un contesto urbano storicizzato di elevata qualità architettonica, soggetto a vincoli di tutela, la riproposizione dell’antico disegno del sagrato riattribuisce alla chiesa l’originaria completezza architettonica e funzionale. (Giudizio della Commissione Nazionale)
Il progetto riguarda la realizzazione a identikit, in forme analoghe a quelle antiche, del sagrato della Chiesa del
La chiesa si trova lungo l’antica strada di via dell’Asse, attuale via IV Novembre, all’angolo con via Cesare Battisti. Acquista particolare importanza il fianco libero della chiesa che costeggia la via IV Novembre, arretrato rispetto al filo della strada in modo da creare un ampio slargo. Il lato lungo si configura come una vera facciata. Per dare ad essa
Intorno venne creato il sagrato che rigira sulla facciata e, all’angolo delle due strade, venne collocata una colonna con la croce. Nel 1744, il lastricato venne rinnovato e sostituito l’ammattonato con acciottolato, secondo il disegno di Carlo Sicinio Galli Bibiena, riportato da G.G. Trombelli (1752). La colonna venne nuovamente eretta, riportando sul piedistallo l’iscrizione che commemorava la costruzione del 1624 ed il rinnovamento della platea e della colonna del 1744, da parte del Padre Abate Pellegrini, che sostenne l’opera “colla spesa di mille, e più scudi facendo rinovare di selci il mattonato del Sagrato già consunto” (Giovanni Grisostomo Trombelli, Memorie istoriche concernenti le due Canoniche di S. Maria di Reno, e di S. Salvatore insieme unite, Bologna 1752, p. 79).
Il Progetto L’indagine storica e archivistica ha permesso di rilevare ogni dato utile per la fedele ricostruzione della pavimentazione settecentesca del sagrato. Le tracce rilevabili in sito danno l’impronta dello spiccato del sagrato, costituito da un lastricato, sopraelevato di quattro gradini rispetto.
Ne sono testimonianza anche le vedute storiche che raffigurano la colonna con la croce all’angolo delle due strade, che serviva anche da segnale urbano efondale della strada antica di via dell’Asse. Il pavimento ricostruito prende come modello il disegno del 1744 di Ca
Il sagrato sarà separato dalla strada con fittoni e catenelle, come riportato nei disegni storici. L’accesso per chi ha difficoltà motorie avverrà dall’ingresso presso il transetto, nel punto di minore dislivello con una rampa d’accesso.
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