L’univeristà dell’Insubriacomunica l’avvio del primo corso per tecnici ascensoristi

L’univeristà dell’Insubria
comunica l’avvio del primo corso per tecnici ascensoristi

L’italia del trasporto verticale è prima nel mondo:a Lift 2006 grande affluenza di operatori specializzati

Sicurezza e disabilità; su questi temi si interroga in questi giorni a Milano il mondo ascensoristico italiano convenuto in fiera per la mostra biennale Lift (organizzata da Fiera Milano International), uno dei più importanti appuntamenti internazionali per il comparto.

Due i convegni internazionali che hanno fatto da contorno alla manifestazione. Sul tema della sicurezza gli ascensoristi italiani hanno ribadito l’urgenza che divenga operativo al più presto il decreto ministeriale 26 ottobre 2005, già pubblicato sulla GU, alla cui piena efficacia manca però una “circolare interpretativa” del direttore generale del ministero. Ma le norme tecniche di riferimento esistono e sono quindi utilizzabili; in particolare la EN 81-80 (cui espressamente si rifà e si riferisce il decreto ministeriale italiano), che indica in maniera dettagliata gli elementi dell’ascensore da mettere in sicurezza. “Il Codice Civile è chiarissimo in merito alla responsabilità – ha sostenuto al convegno di Lift Giulio Benedetti, magistrato del Tribunale di Milano -; se un anziano inciampa nel gradino di un ascensore non perfettamente al piano e, cadendo, si rompe un femore diventa molto difficile per il condominio affermare che, per legge, l’adeguamento dell’impianto si sarebbe potuto fare il mese successivo”.

Anche i temi della disabilità e delle barriere architettoniche hanno avuto a Lift il loro momento di massima attenzione, in modo particolare attraverso il convegno “Accessibilità delle persone disabili agli ascensori; come allinearsi con l’Europa”, con gli appassionati interventi – fra gli altri – di Giuseppe Trieste, presidente Fiaba (Fondo italiano abbattimento barriere architettoniche) e di Mario Alvino, del ministero del Lavoro e delle politiche sociali. In particolare sono emerse la modernità e l’attualità della normativa europea in materia insieme con le numerose iniziative di sensibilizzazione presso il pubblico, suscettibili di migliorare in concreto la vita dei disabili rispetto alle barriere architettoniche (delle quali l’accesso all’ascensore domestico è una delle tante e neppure la più pressante).

Sotto l’aspetto fieristico Lift 2006 – mostra biennale internazionale del trasporto verticale; macchine, accessori, componenti e servizi – ha segnato un ulteriore successo: duecento aziende su 6.500 metri quadrati netti sono infatti il massimo storico della manifestazione, che è la seconda al mondo per ampiezza e rappresentatività dell’offerta. Un dato che si addice perfettamente a un paese – l’Italia – che con i suoi 800mila ascensori è al primo posto al mondo in questa particolare “classifica” e che, con le sue duemila imprese su un parco-imprese europeo di circa 3.000, è il paese di più vasta e diffusa competenza industriale settoriale.

Lift è una fiera specializzata dedicata agli operatori professionali di tutte le categorie di “utenti” dell’ascensore ai vari livelli: ascensoristi, tecnici, installatori e manutentori, e anche amministratori di condominio, progettisti, rappresentanti del mondo edile, cioè quegli “influenzatori d’acquisto” che giocano un ruolo importante e crescente nella evoluzione del mercato. La mostra è organizzata da Fiera Milano International in collaborazione con un elevato numero di associazioni di categoria e di federazioni internazionali, che raggruppano e sostengono le varie “anime imprenditoriali” del settore: Anacam, Anaci, Anica, Anie-Assoascensori, Confartigianato Ascensoristi, Conpiai, Efesme, Elca, Elf, Union. Un concerto di adesioni all’interno del quale spicca – è stata celebrata proprio oggi con una simpatica cerimonia – la ricorrenza del 25° anniversario di fondazione dell’Associazione Anica, cui fanno riferimento alcune centinaia di aziende piccole e medie dell’ascensorismo italiano.

“L’industria ascensoristica è fra le eccellenze dell’Italia industriale nel mondo – ha commentato in proposito il presidente di Anica, Elio De fusto -; per il numero delle imprese specializzate che presidiano questo mercato, per il continuo lavoro di innovazione tecnologica che vi svolgono, per l’altrettanto continua evoluzione dei servizi che vengono offerti agli utilizzatori finali”.

E non è un caso che nell’ambito di Lift si sia svolta nella mattinata di oggi la riunione del board della Federazione Efesme, che raggruppa le associazioni nazionali di piccole e medie imprese di installatori e produttori (per l’Italia Anacam, Anica e Confartigianato ascensori), nel corso della quale sono state accolte le domande di partecipazione della tedesca VMA e della spagnola Fepyma. “Con l’arrivo dei due nuovi soci – ha commentato il presidente Giovanni Ferrarini – Efesme raggruppa oggi 11 associazioni nazionali di 9 stati e può esprimere al massimo la sua politica di indirizzo tecnico, che consiste soprattutto nel portare il più elevato numero di propri esperti nei comitati tecnici del Cen, dove si elaborano le normative tecniche di riferimento per il settore”.

Quali siano, infine, le prospettive di sviluppo del comparto anche in senso occupazionale lo testimonia un’altra notizia giunta a margine del convegno sulle disabilità: l’Università dell’Insubria di Castellanza ha istituito un corso – partirà dalla prossima settimana – per tecnico ascensorista. Si completa in questo modo anche un importante iter tecnico-promozionale volto a dare al mondo ascensoristico una dignità di settore autonomo nel campo della ricerca, della innovazione e della formazione.

Infine, Lift ha chiuso la sua seconda giornata superando nettamente i visitatori della edizione precedente: a riprova della capacità attrattiva del mondo italiano dell’ascensore.

Ufficio stampa Lift

Direttore: Paolo Mastromo,
Simona Musazzi,
Caterina Zambelli
Nicolò Cortesi,

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