Luci

Servizio di: Barbara Olivieri

La ricerca nel campo dell’illuminazione è molto attiva. Le aziende producono lampade sempre più confortevoli per i
nostri occhi, proponendosi con presenze forti alle quali, non di rado, si aggiungono altre performance. Ad alcuni professionisti del settore abbiamo chiesto quali siano le tendenze attuali di questo comparto e quali le prospettive. Per Artemide – attraverso la testimonianza dell’Ing. Fabio Zanola, Direttore Tecnico – la ricerca sta prendendo principalmente tre direzioni: miniaturizzazione delle fonti luminose, lampade intelligenti e lampade “fluo” evolute.
La prima vede nascere e svilupparsi in ambito domestico i Led: fino ad oggi venivano utilizzati come segnalazioni luminose per i percorsi da seguire al buio (nei teatri e nei cinema per esempio), adesso si sperimentano le prime applicazioni nelle lampade da tavolo. Il loro grande vantaggio è quello di resistere agli urti e alle sollecitazioni
anche se, per diventare la sorgente luminosa del futuro, dovranno scendere di prezzo ed aumentare di dimensioni. Anche le lampade fluorescenti sono “cresciute” offrendo performance sempre più evolute e presentandosi con diversi colori e in diverse forme.

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Nelle foto: 1. “Cicatrices de luxe 8” progettata da Philippe Starck è un apparecchio da plafone a luce diffusa tramite otto vasi in cristallo trasparente soffiati a bocca e molati a mano. Per mezzo di un elemento trasparente in tecnopolimero autoestinguente, vengono avviatati ad una lastra in vetro extrabianco temperata chimicamente e sottoposta a high shock test. La struttura di sospensione e il rosone sono in acciaio nichelato opaco. Flos
2. Disegnata da Philippe Starck la lampada da tavolo “Miss K”. Il corpo è in PMMA (polimetilmetacrilato) trasparente. Flos
3. Lampada a sospensione “Morocco”di Vico Magistretti. La montatura in ottone cromato con griglia a binario alloggia
fino a 36 bicchieri che oltre ad avere una funzione estetica e di uso, permettono anche la rifrazione della luce.
Fontana Arte

Non da ultimo si sta sviluppando una ricerca su lampade che offrono più della semplice illuminazione: illuminano (anche con luci colorate), emettono suoni, purificano l’aria. Per Giambattista Scalfi – Responsabile Ricerca e Sviluppo Flos – è importante creare oggetti icona. Dei simboli che restano nella nostra memoria e diventano parte della nostra storia. Ogni volta che nasce una lampada, secondo la filosofia Flos, è il capitolo di un libro che viene chiuso, diventando storia. Non verrà mai creata un’altra lampada nata dall’elaborazione di una versione precedente. Ogni oggetto è un pezzo unico progettato per essere accogliente e per “farmi sentire a casa”. Ma soprattuto deve essere bella da vedere sia accesa che spenta.

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Nelle foto: 1. Fa parte della storia del design la lampada “Arco” di Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Flos
2. Design Metis per “Hashira” un totem luminoso, con corpi illuminanti orientabili anche nella parte superiore. Fontana Arte

Tutto ciò è possibile grazie al lavoro dei designers, che avendo ampie visioni del futuro possono colpire l’immaginario
attraverso forme di grande suggestione. Secondo l’Arch. Marinella Patetta – Lighting Designer di METIS Lighting –
come “progettisti della luce” a volte si è costretti a disegnare lampade “ad hoc”, quando le esigenze di progetto non trovano risposta nel mercato. E sia che si debba disegnare una lampada, sia che ci si confronti con il mercato le tendenze che si possono individuare sono sostanzialmente due: lampade di grosse dimensioni che riempiono lo spazio con la loro imponenza e “personalità”, oppure la luce come mezzo per evidenziare texture e superfici, piegando il design alle esigenze della luce (utilizzando superfici luminose, oppure sistemi nascosti che proiettano luce radente).

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Nelle foto: 3. “Sui” di Carlotta de Bevilacqua è una lampada a Led, adatta alla lettura; è trasportabile grazie alla forma che permette una facile impugnatura e alla possibilità di essere piegata. Inoltre è dotata di sistema di alimentazione autonoma senza essere necessariamente collegata con filo ad una presa. Artemide
4. Lampada “Oneline” progettata da Ora Ito. Ha un corpo illuminante di speciali dimensioni (armatura fluorescente curvata in fase di produzione). Artemide
5. La lampada da terra “Orbita” di Foscarini, progettata da Laviani nel ‘92 (realizzata con lastre policrome e poliformi in vetro serigrafato, montate su unastruttura in metallo laccato) riprende i rossi e i blu, i colori forti tipici di un&
rsquo;ambientazione anni ‘50.

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