la dimora degli Azulejos

Tratto da:
Case di campagna n°84
LA DIMORA DEGLI AZULEJOS
 

Tra volte di mattoni e gerani in fiore, ancora si legge, nelle trame di questo casale piemontese, la struttura originaria. Di quello che era l’edificio nel lontano 1700 un restauro ha trasformato la struttura: la stalla é diventata un soggiorno, il pollaio una zona bar. Nel corso degli anni la villa si é arricchita di citazioni a tradizioni diverse: un disegno di azulejos, proprio sopra l’ingresso testimonia come decori e stili si susseguano con equilibrio, creando un’armonia di culture tutte accomunate dall’amore per la vita della campagna.

realizzazione di Francesca Sala, architetto
servizio di Luisa Carrara; foto Athos Lecce

Gli stessi azulejos sono ripresi nel muro del terrazzo, dove in primavera, tra cespugli di glicine, viene servita la prima colazione. All’interno il soffitto ad ampie volte in mattoni a vista lascia ricordare la struttura originaria, ma la funzione di un tempo, la stalla, é quasi irriconoscibile: solo qua e là qualche sedia ricavata dagli sgabelli da mungitore gioca a rievocare il passato. asta osservare la facciata per percepire come la bellezza di questo casale nel Monferrato nasca da un sottile equilibrio, dal connubio di culture diverse, di tradizioni lontane e pass-te. Una facciata dal sapore provenzale e di vecchia Inghilterra, scandita da finestre bianche e vasi di fiori dove spicca, proprio sopra la porta d’ingresso, un disegno di azulejos, antiche piastrelle blu del Portogallo.

Sotto le volte rosse si snoda tutta la casa, dalla cucina al soggiorno: grandi arcate separano gli ambienti e pare quasi di essere in un nido raccolto. Un camino sempre in mattoni é circondato da tappeti artigianali sardi, accostati ad altri indiani, peruviani e a mezzo punto inglese, che ricoprono il pavimento in cotto. L’accostamento di stili diversi é il motivo dominante di tutta la casa: un grande pouf in stoffa a quadri bianchi e azzurri, preso in prestito dalla tradizione svedese, trova posto tra divani ricoperti di cuscini “American country” e antiche credenze contadine. Basta guardarsi in giro per trovare vecchi zoccoli olandesi, tendine in pizzo nordico alle finestre, teiere delle più svariate provenienze, tutti oggetti che rievocano un passato antico e ricco di poesia, ispirato a tradizioni diverse del vivere in campagna.

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