Italian lifestyle

Testo di: Walter Pagliero
Servizio e Foto di: Athos Lecce

La casa di Alberto Loro (designer, modellista, stilista e artista in senso lato), è in controtendenza rispetto alle case di chi opera nel mondo della moda: mentre quasi tutti indulgono allo spirito rutilante del rococò, lui ama gli ambienti rigorosi, monocromi e ispirati al primo barocco, quello più severo e ascetico. Questo interno è stato fatto prima che Armani entrasse nel mondo dell’arredamento – precisa Loro – quando il punto di riferimento erano le case molto teatrali di Versace. A me piace lo stile di vita che c’era in Spagna nel ‘600 e la mia casa è impostata in modo simile: materiali scuri in un ambiente chiaro, anche se qui tutto, o quasi, è moderno.

Con che atteggiamento di base ha progettato l’arredamento dello spazio dove abita?

Per me la casa dev’essere lo specchio della persona, un suo momento introspettivo. L’idea di questo interno è partita da un dipinto del ‘600 che ho ereditato da uno zio (una Madonna col bambino e il San Giovannino); da lì è partita la
gamma cromatica e la scelta dei materiali, come il pavimento in legno di afromorsia (un pino marittimo molto compatto) che nel tempo si è stabilizzato in un caldo testa di moro. Le pareti sono chiare ma non bianche; non mi piacciono
gli stacchi violenti, non ho quasi nulla di completamente nero o bianco. Anche la luce che entra dalle finestre è filtrata dal colore delle tende, perché la casa deve risultare morbida.

In soggiorno c’è un’antica cassettiera con sopra alcuni oggetti misteriosi. Di che si tratta?

Si tratta di alcune mie opere che attualmente si trovano in esposizione in una galleria di Cortina; sono quadri “ad angolo” che escono dalla bidimensionalità tradizionale e rinunciano alla pretesa di essere messi al centro della parete,
forse per sopravvivere all’attuale invadenza dei grandi schermi televisivi. Il “quadro angolare” ha una sua logica:
quella di piegarsi fisicamente per ridiventare attivo, per gridare la sua presenza anche quando è messo in un
angolo; perché oggi il suo ruolo rischia di venire sopraffatto dagli strumenti di comunicazione di massa, dalla TV al computer.

 

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)