Il bagno

Dimenticandoci del concetto di “locale di servizio”, è lecito oggi dare al bagno l’accezione di “luogo da abitare”. L’eterogeneità guida la sua creazione: è impossibile unificare gli stili, il design e le scelte
d’arredo che lo caratterizzano.

Servizio di: Alessandra Bettaglio, architetto

La creatività, il desiderio di sfida e la tendenza a sperimentare hanno come conseguenza cambiamenti repentini nelle tendenze, nelle mode e negli stili imperanti. La maggiore frequenza di manifestazioni e fiere specialistiche (vetrine di idee e innovazioni) e le maggiori possibilità di visitarle; le novità proposte dai designer, le scoperte tecnologiche che si susseguono, aprono diverse strade nella progettazione e nell’organizzazione degli spazi, soprattutto dell’ambiente
bagno, anche dal punto di vista del consumatore. Per questo motivo è ormai difficile e forse quasi insensato cercare di individuare un unico stile con cui “etichettare” un arredo, un ambiente o un gusto personale, come succedeva di norma nei secoli scorsi.

Contrasti

Proprio in quest’ottica anche la salle de bain rappresenta ora un laboratorio di sperimentazione dove “mixare”, in maniera non conflittuale bensì armoniosa, gli stili più diversi.

1. Frutto della sperimentazione: Spectro, soffione doccia in fibra di carbonio dalle forme morbide, disegnato dall’Arch.
Della Monaca. Flexdoccia
2. Una vasca da bagno particolare, in una disposizione tutta moderna, usata come elemento d’arredo. Boffi
3. Trasparenza e materia, cristallo e legno. Un lavabo moderno la cui struttura ricorre alla naturalità del legno. Artelinea
4. Un radiatore che sembra nascere da una modellazione di acciaio allo stato liquido ma che si potrebbe inserire, senza stonare, in un contesto minimale. Tubor

Armoniose convivenze

Minimal & organic

Una tendenza che presuppone una predisposizione ed un’apertura verso accostamenti e proposte audaci e, ad un
primo impatto, quasi fuori luogo, ma che alla fine dei “lavori” si dimostrano fresche, originali e ricche di personalità.
Idee apparentemente in contrasto fra loro, ma in realtà in un’armonia unica ed evidente: rigido minimalismo
e forme arrotondate, quasi organiche; mobili ed accessori neri che si stagliano su pareti candide come la neve; azzardati accostamenti cromatici; ceramiche generanti motivi geometrici che ripropongono gli interni degli anni ‘70
accanto ad elementi super tecnologici del terzo millennio che offrono momenti di benessere per la persona; acciaio e
legno integrati in un’unica componente d’arredo; contaminazioni fra ambiti differenti (moda e design) e tra gli ambienti stessi della casa (oggi nel bagno, come anche nella cucina, mobili, mensole, soprammobili e materiali possono essere gli stessi del soggiorno). E’ evidente il rifiuto di schemi predefiniti ed una crescente sensibilizzazione verso la ricerca di un bello “soggettivo”. Uno stimolo a crearsi uno stile proprio, che non è mai uguale ad altro, ed un ambiente dove vivere bene secondo le proprie necessità. Si allontana la ricerca di un’unicità di stile, e si agisce secondo una contaminazione che prende spunto da ambiti, epoche, suggerimenti sempre diversi e lontani. Ambientazioni ”oniriche” ed uniche, solo per sé, costruite attraverso un percorso sensoriale e non solo stilistico, che ricreano un feeling fra il luogo e la persona.

La totale libertà stilistica sta alla base delle proposte compositive dei nostri giorni. Il classico può
trovarsi tête à tête con l’ultra moderno, si può giocare con forti effetti cromatici sia nelle pareti sia
nel complemento; o colpire la vista con forti contrapposizioni di forme. Tutto è permesso. A patto che ne nasca un ambiente capace di emozionare.

1. Scelte cromatiche che danno vita all’ambiente bagno rendendolo sempre più simile a un soggiorno. Rosso
fuoco accostato a pavimenti e pareti bianchissime. Cerasa
2. Fantasia e personalizzazione. La parete può far pensare al tessuto di un abito con motivi floreali. Al contrario,
è grès porcellanato e può rivestire l’interno di un locale bagno per dare un tocco di esclusività e raffinatezza.
Ceramiche Keope
3. Forme particolari anche negli elementi tecnici, curati nel dettaglio: il rubinetto Moon, disegnato da Marco Poletti,
rappresenta le tre facce della luna, con tre profili diversi: di fronte quasi uno stelo sottile, di lato uno spicchio di luna, dietro una superficie piatta. Bongio

In Edicola

4. Geometrie squadrate ed uso del colore insieme alla decisa presenza di un bianco candido. Si accentuano i contrasti anche attraverso spigoli e rigide linee. Artelinea
5. Forma organica per il lavabo su base rettangolare in legno. Villeroy & Boch

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