Servizio di: Walter Pagliero
Questo libro, che tradotto in italiano suona “Fiori per tutte le stagioni”, ha un titolo assai più modesto del suo contenuto. L’autrice, Linda Burgess, è una fotografa specializzata in still life, con una forte passione per le composizioni floreali, e vuole realizzare in fotografia la stessa complessità di risultati che i grandi pittori di fiori hanno ottenuto nei loro dipinti. Il suo libro, edito a Londra nel 1992 per la casa editrice Ebury Press, è molto piacevole da sfogliare grazie alle suggestive foto di fiori messi in vasi e ambienti molto colorati. Le sue foto, più che convincere, affascinano; direi di più, commuovono. Il messaggio è sempre esasperato, un grido d’intensità cromatica inaudita. Più che di linguaggio dei fiori, qui si tratta di canto a voce spiegata che colpisce l’occhio esercitato come l’acuto di una potente soprano un orecchio sensibile. Fa venire in mente il wild garden inglese del periodo vittoriano, quello che Nelle foto: 2. Un mazzo di papaveri compressi in un vaso di vetro che lascia trasparire il groviglio dei gambi. Come nella pittura divisionista si tengono presenti le regole dei colori complementari: in queste composizioni è sempre presente la lotta dei colori caldi (il rosso e il giallo) con quelli freddi (gli azzurri e i violetti). E quando il rosso si fa aranciato, lo sfondo degrada verso il verde. Dopo un attento esame del libro si capisce che il primo segreto per ottenere questi risultati molto espressivi è: scegliere fiori di forma semplice ma di colore violento, luminoso e puro. Con una precisazione: che vanno bene non solo i colori primari, ma anche i colori pastello (come il rosa delle rose antiche) quando dotati di un timbro deciso. Il secondo segreto: la scelta del vaso è importante quanto, se non di più, quella dei fiori. Le loro forme e i loro entrano da comprimari nella composizione. Nelle foto: 5. Tulipani violetti con bordo giallo in un vaso con screziature lilla e gialle su un fondo rosso, arancio e verde-giallo. Il contenitore, come si può vedere nelle foto di questa doppia pagina, è un protagonista (forse il più importante) e gioca con le forme e i colori dei suoi partners, i fiori, o per contrasto o per richiamo. Quindi, se si vogliono ottenere composizioni di questo livello, la prima ricerca va fatta a Portobello o dai piccoli antiquari di Chelsea, dove il vaso da fiori è sempre messo in primo piano. A Londra, che è la capitale mondiale del giardinaggio, migliaia di signore per secoli hanno cercato il vaso giusto per i loro fiori recisi e gli artigiani del vetro e della ceramica si sono industriati per accontentarle: il risultato di tale ricchezza di risultati lo si può vedere anche nelle foto qui pubblicate.
Terzo segreto: lo sfondo, che dev’essere colorato e vibrante come i vasi e come i fiori. Questo è più facile ottenerlo in un set da fotografo che a casa propria: ma se tale cromatismo esasperato ci piace veramente, è giusto, qualora non lo avessimo già fatto, iniziare a spandere colori a piene mani nell’abitazione dove viviamo. Il gusto e l’equilibrio vengono man mano, e questo libro può essere un vademecum.
|