A Camporosso, Tarvisio, nel cuore della Val Canale
Una cucina in stile alpino, perfettamente inserita nella casa contadina in cui è inserita, ma anche nel bellissimo contesto locale, la Val Canale. Valle da cui trae ispirazione per le decorazioni di tipo naturalistico (piante, animali della vicina foresta di Tarvisio) che per l’appunto segnano il tavolo da pranzo e i quadri appesi alle pareti.
An Alpine kitchen that fits in perfectly with the country home in which it is set and the lovely local surroundings of the Val Canale. Nature-inspired decorations (plants and animals from the nearby forest of Tarvisio) have been applied to the dining table and on the pictures hanging on the walls.
Progetto di Marina Gioitti Servizio di Luisa Carrara Foto di Athos Lecce
Dove è scritto che le componenti ludiche che si possono inserire in un progetto di arredamento di interni debbano essere destinate soltanto ad alcuni locali come il soggiorno o la camera da letto? I trompe l’oeil per esempio (termine francese che letteralmente significa “inganna l’occhio”), quei dipinti con effetto iperrealistico che sfondano la materia e regalano inaspettati squarci di realtà fantastica ad una parete o ad un mobile, possono benissimo trovare una ideale e forse proprio per questo ancora più sorprendente collocazione nella cucina. Come succede nel caso particolare proprio di questa cucina in stile alpino, perfettamente inserita nella casa contadina, ma anche nel bellissimo contesto locale (la Val Canale).
Molto particolare e ricca di tradizione, la cappa in legno su cui è stata dipinta una citazione del “Padre Nostro”
«…I trompe l’oeil per esempio, termine francese che letteralmente significa “inganna l’occhio”…»
Whoever said that fun furnishing elements should only be limited to rooms such as the living room or bedroom? Trompe l’oeils, for instance (from the French meaning ‘to deceive the eye’), those realistic paintings that break down barriers and provide unexpected views of imagined realities to a wall or item of furniture, can easily be used in a kitchen. This is the case with this Alpine style kitchen that fits in perfectly with the country home in which it is set and the lovely local surroundings of the Val Canale. Nature-inspired decorations (plants and animals from the nearby forest of Tarvisio) have been applied to the dining table and on the pictures hanging on the walls.
La Val Canale
L’insieme di tipologie che tradizionalmente si incontrano in valcanale e in canal del ferro non è altro che la testimonianza silenziosa di modi di vivere che attingono le loro radici dall’esperienza umana e rivestono perciò un interesse che va oltre quello tecnico ed estetico. Ecco perchè in queste zone sono chiaramente leggibili queste "emergenze" di architettura semplice che sono veramente un coacervo di tipologie frutto di tre culture, l’italiana, la tedesca e la slava che proprio attraverso le loro interazioni, alle volte si compendiano, altre volte si diversificano.
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Rimangono sempre esempi di architettura senza dogmi severi, ma con regole ugualmente rispettate. La valcanale – canal del ferro, le cui vicende storiche rappresentano un bagaglio straordinario ed affascinante, hanno conservato, ed in alcuni casi rielaborato, tradizioni proprie delle etnie latina, tedesca e slava non solamente in ambito culturale, economico e sociale, bensì anche nel settore gastronomico. Il secolare genuino incontro fra la tradizione culinaria di montagna, rappresentata dalla cucina friulano – carnica, carinziana e slovena ed i sapori del mediterraneo, rivela qui i suoi frutti migliori.
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La presenza di una natura incontaminata e di una foresta antichissima, fra le più estese e integre della penisola, hanno condizionato le abitudini alimentari locali con la presenza di selvaggina e funghi, frutti di bosco e formaggi di malga. Accanto a tali aspetti tipicamente Mitteleuropei, sorprende trovare, in particolare nella zona di tarvisio, il pesce e i piatti mediterranei a seguito della contemporanea sostanziosa presenza di tanti italiani di origine meridionale e della conseguente pressante richiesta dei vicini austriaci e sloveni, da sempre amanti dei vini e dei piatti italiani.
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Valle da cui trae ispirazione per le decorazioni di tipo naturalistico (piante, animali della vicina foresta di Tarvisio) che per l’appunto segnano il tavolo da pranzo, e i quadri appesi alle pareti. A riprendere il tema della decorazione pittorica per elementi di arredo ci pensano poi le porte in legno massiccio, tinteggiate nel tipico colore verde foresta e con le specchiature interne su cui sono invece… “riportate” alcune ricette tradizionali di piatti locali, come a dire che per una volta l’utile e il bello hanno potuto trovare in questo modo un intelligente compromesso che li ha fatti convivere armoniosamente. Tutto testimonia un importante amore per i dettagli e la tradizione, un amore vero che trova soddisfazione anche nella scelta di mobili ed accessori a tema (la cucina nera in vecchio stile inserita nel piano di lavoro in marmo, antine in legno e finiture in ottone) e nella decorazione della cappa che corona il punto fuochi della cucina in muratura: una citazione in latino del “Padre Nostro”, è al contempo elemento beneaugurante e scenografico, e rimanda alle tradizioni contadine per cui la preghiera era parte integrante del quotidiano.
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Le porte sono in legno massiccio, tinteggiate nel tipico colore verde foresta e con le specchiature interne su cui sono “riportate” alcune ricette tradizionali di piatti locali.
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Una terra ricca di sapori
L’incontro tra le etnie slava, sassone e latina non è solo geografico ma anche culturale, storico e gastronomico; molti i piatti che hanno una valenza extra territoriale, trovando rappresentazione nelle tradizioni culinarie di carinzia, slovenia e friuli. Il gulasch, lo strudel, gli gnocchi ripieni, i triti a base di lardo, salumi e formaggi che racchiudono i profumi dei prati e dei pascoli delle nostre montagne. La cucina carnica, quella carinziana e la cucina mediterranea raggiungono nella valcanale equilibri e sfumature, rappresentano una scelta difficilmente eguagliabile di sapori e dettagli. Le tradizioni dunque non si mescolano in un’offerta indecifrabile, ma vengono esaltate per ciascuna delle caratteristiche che le sono proprie. I cialcjons sono forse tra i piatti più conosciuti e apprezzati della cucina friulana e, pur non essendo una ricetta tipica del tarvisiano, sono entrati a far parte anche di questa gastronomia. In genere ogni famiglia che si cimenti nella loro preparazione ha una sua ricetta tradizionale. Una volta erano considerati il piatto delle festività e la ricetta veniva custodita dal capo famiglia, che di solito ne acquistava gli ingredienti e li preparava. Sono a base di una pasta "matta" (acqua, farina, sale e un pugno di patate). Il ripieno è a base di patate bollite schiacciate, cipolla tritata finemente, prezzemolo, melissa, menta, ricotta affumicata, burro, uva sultanina, cannella, zucchero, scorza di limone.
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The theme of painted furniture is also found on the solid wood doors, painted using the green colour of the forest, and on the inner panels that have recipes of local traditional dishes, as if to say that what is useful and what is attractive have here found an intelligent compromise. Everything bears witness to significant attention to detail and tradition. This can also be seen in the choice of furniture and accessories on a theme (the black old style cooker inserted in a marble worktop, wooden cabinet doors, and brass fittings), and in the decoration of the cooker hood that crowns the cooking area of the masonry kitchen. A Latin ‘Our Father’ is both auspicious and attractive, and it relates to peasant traditions when prayer was an integral part of daily living.
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