Con dati allarmanti dall’ISPRA, esploriamo la crescente copertura artificiale e la perdita di terreni naturali. Approfondiamo il ruolo cruciale degli architetti nella creazione di spazi sostenibili, come parcheggi e centri commerciali ipogei. Unitevi a noi nel risvegliare una coscienza civica contro il “sonnambulismo” ambientale, ispirandovi alla visione della “Città dell’Uomo”. Questo articolo è un must-read per chiunque sia interessato a costruire un futuro più verde e responsabile
Consumo di Suolo e Sviluppo Urbano Sostenibile
Panorama Attuale del Consumo di Suolo
Recentemente, l’ISPRA ha rilasciato il report annuale 2023 sul Consumo di Suolo Nazionale, evidenziando un quadro preoccupante. In Italia, le coperture artificiali occupano oltre 21.500 kmq, pari al 7,14% della superficie nazionale. Tra il 2021 e il 2022, abbiamo perso 71 kmq di suolo agricolo o naturale, un tasso allarmante di 2,2 mq al secondo. Questi dati, specialmente per regioni come l’Abruzzo, ricche di aree protette, riflettono un consumo di suolo concentrato principalmente al di fuori di queste aree.
Necessità di una Mappatura Dettagliata
Per comprendere meglio questo fenomeno, è cruciale associare i dati di ISPRA con una mappatura dettagliata delle aree dismesse e degli edifici inutilizzati in ogni comune. Ciò consentirebbe di valutare se l’espansione urbana è veramente guidata da esigenze demografiche o se sono in gioco altre dinamiche, spesso fuori dal controllo degli amministratori locali.
Consumo di Suolo e Impatti Ambientali
Fermare il consumo di suolo è fondamentale per affrontare sfide come i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico. Oltre agli impatti ambientali, questo consumo incontrollato aggrava le condizioni delle infrastrutture esistenti, richiedendo maggior manutenzione e investimenti.
Proposte per un’Edilizia Sostenibile
Per combattere il consumo di suolo, è essenziale sviluppare una modalità edilizia ipogea per servizi che non richiedono luce naturale, come stazioni dei treni, parcheggi e centri commerciali. Questo approccio ridurrebbe l’impatto sul suolo, preservando spazi verdi e agricoli, e promuovendo una crescita urbana più sostenibile.
La “Città dell’Uomo” e la Responsabilità Civica
Per realizzare questi cambiamenti, occorre un risveglio della coscienza civica, in contrasto con il “sonnambulismo” segnalato dal CENSIS. La “Città dell’Uomo” dovrebbe essere un ideale di comunità basata su valori di giustizia, dignità, rispetto per la scienza e l’ambiente, lontano da ogni retorica.
Ruolo degli Architetti e Progettisti
Gli architetti e i progettisti giocano un ruolo fondamentale in questo cambiamento. Essi hanno il potere e la responsabilità di guidare lo sviluppo verso pratiche più sostenibili, progettando spazi che rispettino l’ambiente e la comunità, e contribuiscano a un futuro più verde e vivibile.
Articolo a cura di Edmondo Jonghi Lavarini