Dalla vecchia filanda


In una zona storica di Milano

Gli spazi d’epoca sono diventati un moderno confortevole loft

Progetto di Ego Menghini e arch. Bellotti
Servizio di Azzurra Lorenzetto
Testo di Roberto Summer
Foto di
Lorenzo Carone

Il problema di molti spazi d’epoca, soprattutto quelli che non avevano destinazione residenziale e che hanno perso significato nella loro impostazione originaria, è quello del recupero di una nuova funzionalità per la residenza, con volumi e quote preesistenti che non le sono congeniali.
D’altro canto, l’ampia disponibilità di spazio a disposizione e la possibilità di ricreare gli ambienti su misura di chi dovrà abitarli compensano ampiamente le difficoltà.
In questo caso, lo spazio era una vecchia filanda di fine Ottocento, in una zona storica semicentrale di Milano: l’intervento del costruttore e del progettista è valso a ridisegnare completamente l’ambiente, sfruttando gli ampi volumi e l’elevata altezza per movimentare il gioco dei vuoti e dei pieni e creare un vivace sfalsamento delle quote.
Al centro del grande soggiorno troneggia un camino di impostazione classica, in sintonia con i pregevoli mobili e oggetti d’antiquariato.

Lo spazio del loft, che è stato modernamente ristrutturato,
è sontuosamente arricchito da preziosi oggetti d’antiquariato

Tutti gli ambienti sono caratterizzati da una raffinata scelta di mobili e oggetti di antiquariato, di epoche comprese fra
il Trecento e l’Ottocento, in un armonico accostamento.
Sul soppalco, fa bella mostra di sé uno stupendo inginocchiatoio del Settecento, ornato da candelabri inglesi,
di un secolo più recenti, davanti a un quadro d’arte sacra.

Il camino, che occupa il posto d’onore al centro del vasto salone, ha una forma molto classica, con basamento, piani laterali, spallette e parte dell’architrave in pietra dorata d’Istria a spacco (tranne i piani, levigati) e con base del focolare e il resto dell’architrave in mattoni a vista.
Alla sommità un grande trave di castagno massiccio ospita una stupenda collezione di armi storiche spagnole

AD ALTO RENDIMENTO

RISPETTO AL TRADIZIONALE CAMINO APERTO, UN FOCOLARE CHIUSO PRESENTA INNUMEREVOLI VANTAGGI PRATICI,
MENTRE SUL PIANO ESTETICO L’INCONTRO FINISCE IN PARITÀ (LA FIAMMA È SEMPRE VISIBILE NEL SUO SPETTACOLO, ANCHE SE DIETRO UN VETRO RESISTENTE AL CALORE): INNANZITUTTO DI RENDIMENTO TERMICO, A PARTIRE DAL 70% FINO OLTRE AL 90 CONTRO IL 30% MASSIMO DEL CAMINO APERTO, E, DUNQUE, DI CONSUMO RIDOTTO DI LEGNA A PARTITÀ DI EFFETTO SCALDANTE; POI IL FOCOLARE CHIUSO PERMETTE DI CANALIZZARE L’ARIA CALDA SIA NELLO STESSO LOCALE SIA IN TUTTA LA CASA O, IN ALTRA VERSIONE, DI COLLEGARSI ALL’IMPIANTO IDRICO E DI RISCALDAMENTO, COME UNA CENTRALE TERMICA.

Gli spazi sono veramente ampi ma sono elegantemente suddivisi in zone aperte

Il vero vantaggio di ristrutturare un loft è senza dubbio quello di avere pochissimi vincoli strutturali, in quanto uno spazio in origine industriale o commerciale ha grandi campate libere prive di strutture verticali: questo consente una grande libertà di dimensionare gli ambienti a seconda del gusto e delle esigenze di chi li abiterà, senza avere
impedimenti tecnico-strutturali. Altro grande vantaggio è quello di poter acquistare l’immobile da ristrutturare a un prezzo basso e, anche considerando il costo dei lavori, avere alla fine uno spazio di grande superficie allo stesso prezzo di un appartamento molto più piccolo.
In questo caso, l’intervento progettuale è riuscito a ricavare ambienti di grande respiro e di grandi dimensioni, ma li ha elegantemente suddivisi in zone aperte fra loro in contatto visivo, senza separazioni rigide tra l’una e l’altra: questo si coglie particolarmente nel grande spazio giorno, dove il salone che si incentra attorno al camino, la sala da
pranzo e il soppalco, collegato da una scala, visivamente leggera, con strutture in ferro e gradini in rovere, come il parquet che ricopre tutto l’ambiente, vive questa sua qualità di grande volume aperto in maniera molto funzionale ma allo stesso tempo esteticamente notevole.

La scala che collega il salone al soppalco è realizzata con una struttura molto essenziale in acciaio verniciato di grigio
ferromicaceo; analogo disegno per la balaustra che circonda la balconata.
La cucina, in sintonia con l’atmosfera di tutto l’arredamento, ha un’impronta country: non poteva mancare una cucina a legna, ma anche a gas, per cucinare secondo la migliore tradizione.
Il grande spazio attorno al camino è caratterizzato da bellissimi tappeti antichi cinesi, dai divani di Egon von Fustemberg, dai lampadari ottocenteschi di cristallo di Boemia, dalla ribalta della stessa epoca con ceramich
e toscane
e maremmane del Trecento e da un moderno televisore al plasma. La sala da pranzo ha impronta antica
(spagnola del Settecento) con il tavolo modernissimo disegnato da Marco Galassi.

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