Ispirato alla natura

L’area su cui sorge l’abitazione è circondata da risaie, con le montagne in lontananza.
L’obiettivo del progetto era di edificare una piccola casa per una coppia, all’interno di un budget limitato…
L’idea iniziale del progettista era quella di costruire una struttura che catturasse il sentimento dell’ambiente naturale circostante.
Piuttosto che limitarsi a imitare le forme presenti in natura si è cercato di creare una rappresentazione astratta che stabilisse in ogni caso un feeling con l’esterno. Nel mondo naturale vi sono esempi di costruzioni molto interessanti, come il modo in cui gli uccelli tessono nidi di foglie e ramoscelli, o le buche ed i monticelli di terra creati dagli animali scavando nel terreno. Astraendo queste idee, è possibile usarle come punto di partenza per la creazione di modelli architettonici. In tal modo, l’Arch. Tsuchida pensa che sia possibile creare un’architettura che sia razionale e organica. Semplificando il processo di costruzione si è riusciti a completare la costruzione in 3 mesi.
Il terreno di scavo, è stato utilizzato come argine intorno all’edificio così da ridurre il costo di smaltimento del suolo. La forma della casa ricorda così un “nido” animale, con la terra spostata ammucchiata intorno all’esterno della struttura. L’edificio è stato costruito senza camere discrete, invitando i suoi occupanti a definire gli spazi interni ed il livello di privacy attraverso l’inserimento degli arredi.Anche la presenza del camino a sospensione, posto in bella vista davanti alla vetrata che dà sul cortile evita il crearsi del tipico spazio discreto e intimo, che solitamente si ritrova in un ambiente con questo elemento, in quanto non è parte integrante del cuore della casa, ma pare quasi un elemento di decoro, o meglio è identificativo di uno spazio destinato all’uso comune.

La pianta permette di capire la suddivisione degli spazi creati dall’arredo. Tutto è molto minimale, dalle camere al bagno, con un ingresso che spazia sul verde di contorno.
1. Ingresso 2. Camera da letto 3. Camera da letto 4. Cucina 5. Soggiorno 6. Bagno 7. Bagno 8. Locale attrezzi 9. CortileNo.555 è uno studio di progettazione situato nel centro-città di Yokohama, Prefettura di Kanagawa, in Giappone e fondato dall’architetto Takuya Tsuchida.  Takuya Tsuchida, il cui padre è un architetto, è nato nella prefettura di Fukushima nel 1973. Mentre progetta arredi, architettura e urbanistica, il suo interesse è rivolto al movimento delle idee del pubblico che diverrà suo fruitore. Cerca di offrire una migliore direzionalità al corso della vita e alle idee e pensa che la progettazione degli edifici possa cambiare e crescere grazie e con gli utenti. Questo concetto viene portato avanti durante tutta la fase progettuale, così da essere condiviso con i committenti.La stufa combinata del leader innovativo
http://pro.dibaio.com/rika
Tradizione e innovazione
http://pro.dibaio.com/alpfire-pelletCanali da fumo nel rispetto dell’ambiente
http://pro.dibaio.com/smalboOgni camino o stufa deve essere equipaggiato con un adeguato sistema di scarico dei prodotti della combustione: ne vanno di mezzo la sicurezza dell’installazione e il rendimento dell’apparecchio. L’apparente semplicità del canale da fumo (tubo) non inganni: è fondamentale che si usino prodotti di tecnologia avanzata e con il corredo di accessori che soddisfino ogni esigenza di installazione. La fumisteria non si inventa da un giorno all’altro: ci vuole perizia e esperienza per poter installare un impianto che sia perfettamente sicuro e a norma. E, come sempre negli oggetti per la casa, anche gli scarichi dei fumi diventano elementi di arredo: qui vediamo elementi in acciaio, che uniscono pregi estetici e qualità di resistenza. Sono condotti che non solo ben si armonizzano nell’ambiente, ma contribuiscono a diffondere meglio il calore, mentre la perfezione tecnologica si traduce anche nel perfetto tiraggio, senza il quale nessun camino o stufa può funzionare al meglio! (Smalbo)La legna è il più antico combustibile utilizzato per il riscaldamento delle case
La legna è il più antico combustibile utilizzato per il riscaldamento delle case e la cottura dei cibi. Solo 200 anni fa ha cominciato a essere sostituito dal carbone e poi dal petrolio e dal gas naturale, che però sono diventati più costosi: motivo principale dell’inversione di tendenza degli ultimi anni. Chimicamente il legno è composto per il 40 – 50% da cellulosa, per il 20 – 30% da lignina e per il restante 20 – 30% da altre sostanze (carboidrati, grassi, tannini, sali minerali). È una fonte energetica rinnovabile: perché viene continuamente riprodotta, in tempi brevi, dagli alberi e dagli arbusti. È pulita: perché alla fine della combustione (se avviene correttamente) restano solo sostanze naturali in concentrazioni non tossiche per gli organismi viventi.

Combustione pulita
Quando il legno viene bruciato i cicli dell’energia e degli elementi chimici che lo compongono si chiudono, infatti, l’energia chimica contenuta nel legno si libera sotto forma di luce e calore; l’acqua ritorna nell’atmosfera sottoforma di vapore acqueo per ricadere poi al suolo come precipitazioni atmosferiche; l’anidride carbonica ritorna all’atmosfera; i sali minerali ritornano al terreno sotto forma di ceneri. Se la combustione è perfetta come avviene oggi nei moderni apparecchi impiegati per produrre energia termica, il legno presenta numerose caratteristiche positive.

Il taglio della legna responsabile
Tagliando la legna in maniera responsabile si fornisce più spazio vitale agli alberi del bosco, garantendone una sana rigenerazione. Incentivare l’uso della legna come combustibile non è una minaccia per i nostri boschi, anzi, è un potente stimolo per curarli e ampliarli: la legna oggi utilizzata per il riscaldamento proviene in genere da piantagioni “dedicate”.

In Italia il patrimonio forestale è in costante aumento
In Italia il patrimonio forestale è in costante aumento (oltre 9.800.000 ettari del territorio, circa il 32% dell’intera superficie) e ogni anno si accresce di almeno 25 – 30 milioni di metri cubi di legno: anche raccogliendone per fini energetici solo la metà, i boschi italiani potrebbero fornire 12 – 15 milioni di metri cubi di legna da ardere all’anno, pari a circa 7 – 8 milioni di tonnellate di legna secca. Infatti la legna per la stufa deve essere secca (max 20% di umidità, invecchiata almeno 2 anni), altrimenti una buona parte del suo potere calorifico (che è, a seconda della varietà, da 4.000 a 4.800 kcalh/kg) se ne va per far evaporare l’acqua, e bruciata col giusto afflusso d’aria: solo così potremo goderci un calore sano, piacevole ed economico e la bellezza della stufa.

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