Nella terra dei grandi silenzi, dove la neve imbianca i boschi di conifere che si estendono sconfinati, la percezione della luce, la dimensionalità dello spazio, la composizione delle forme trova interpretazioni singolari: l’efficienza è posta in primo piano, e fa premio sulla ricerca estetica, secondo una tendenza radicata.
Da questa logica non sfuggono le produzioni architettoniche.
Questa casa è stata costruita nel 1908, nel quartiere di Ullanlinna della capitale finlandese, Helsinki, noto per i suoi edifici Jugendstil (è il nome che presero in Germania le espressioni artistiche dell’Art Nouveau n.d.r.) . Il quartiere sta nella parte meridionale della città, prossimo al mare e al porto, e l’irrompere del nuovo stile artistico e architettonico verso la fine del XIX secolo ha comportato una sua radicale trasformazione: le case, in precedenza di legno, sono state ricostruite in muratura per la fiorente classe media allora emergente. Sulle facciate si sono moltiplicati i bovindo, le superfici sono state pitturate di variegati colori e i tetti sono stati edificati ben erti per rispondere alle copiose nevicate. I sottotetti sono rimasti come spazi misteriosi, occhieggianti sulla città dall’alto, ma troppo freddi per essere veramente goduti. L’intervento di Kimmo Friman ha trasformato, in tutta la sua estensione, il sottotetto della casa di via Huliva, ricavandone due attici simili tra loro, concepiti come spazi aperti che mantengono gli alti soffitti, sul modello del loft.Ecco uno dei due attici. Gli elementi strutturali vi si inseriscono e modellano lo spazio dettando scansioni e diversificazioni: la presenza di colonne, travi e muri portanti costituisce ingombri, ma questi sono interpretati come occasioni per ritmare l’ambiente distinguendone gli ambiti pur in assenza di paratie. Le superfici diffondono un candore onnicomprensivo che esprime la luminosità del moderno, e in questa nuvola di chiarore si stagliano alcune pareti in mattoni a vista, che apportano un senso tattile all’ambiente raccontando l’origine dell’edificio, e alcuni elementi di arredo di colore nero.KIMMO FRIMAN, architetto
Ancora studente all’Università tecnologica di Helsinki (dove si è laureato nel 1987), ha lavorato presso Matti Vuorio, KK Suunnittelurengas, Gullichsen Kairamo Vormala e nel Museo di Architettura Finlandese. Dopo la laurea ha operato con Heikkinen-Komonen svolgendo importanti progetti. Dal ‘91, a più riprese, ha collaborato con Daniel Libeskind a Berlino: per la competizione internazionale per le zone delle piazze Pozdamer e Leipziger e quindi per l’ampliamento del Victoria and Albert Museum di Londra. Dal ‘97 con Laaksonen e Nieminen fonda lo studio Arkkitehdit FLN Ltd e vince diversi premi (11 tra il 1999 e il 2005) tra i quali quello per il Centro Culturale di Salo. Dal 2005 lo studio diventa friman.laaksonen architects. Recentemente friman.laaksonen architects vince il concorso per la ristrutturazione delle terme di Leppävaara. Opera in city planning e progetta a tutto campo: edifici pubblici, ristrutturazioni, edifici privati, case unifamiliari, SPA, impianti termali. Il suo approccio al disegno è improntato alla semplicità secondo la lezione del moderno: l’estetica è ricercata nell’equilibrio tra volumi e nell’attento inserimento di variazioni ritmiche e cromatiche.Se la dinamica degli ambienti solitamente si muove sulle direttrici orizzontali, qui vi si aggiunge quella verticale, determinata dal fatto che tanta parte delle pareti converge in alto sulla trave di colmo della copertura. E alcune porzioni controsoffittate stabiliscono momenti di asimmetria che aggiungono un ulteriore accento di mistero al tutto.
APPROFONDIMENTO
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ES. http://pro.dibaio.com/stufe-legnaCentralità del progetto: il sottotetto esistente era freddo e ostico. Gli ingombri strutturali sono colti come occasioni per discriminarvi ambiti a diversa vocazione.
Innovazione: nuovi lucernari aumentano la luminosità, favorita dal biancore delle pareti.
Uso dei materiali: il cotto viene esaltato come elemento decorativo; i pavimenti sono in pannelli di legno.
Nuove tecnologie: il riscaldamento è collocato sotto la pavimentazione. I serramenti sono a risparmio energetico.
Dalla progettazione alla realizzazione d’interni
http://pro.dibaio.com/a.br-ristrutturazioniSpazio senza limitazioni
http://pro.dibaio.com/fakro2012Traforart
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