In Brianza in un bosco di betulle

La prima particolarità di questa costruzione è che si trova su una collina a fianco di un bosco con piante ad alto fusto, delle bellissime robinie, in una situazione ambientale che ricorda antichi complessi conventuali giapponesi; la seconda è che i proprietari hanno viaggiato molto e dimorato stabilmente in Olanda, Inghilterra e Stati Uniti, dove hanno appreso abitudini abitative diverse da quelle italiane. E il giardino ha delle suggestioni zen.

Il tavolo da pranzo estivo si trova a contatto diretto col giardino. Sia il tavolo che le poltroncine sono strutture praticamente indistruttibili in ghisa verniciata a fuoco . Il giardino con alti fusti inclinati di robinie ricorda molto le scenografie per “Il giardino dei ciliegi” di Anton Chekov.La cucina ha una parete attrezzata con forni elettrici della Siemens, e una comoda penisola per la lavorazione del cibo di Berloni. La cappa di forma cilindrica a base ovale è dell’azienda specializzata Elica di Fabriano (AN). La cucina comunica direttamente con la stanza vetrata, che diventa in estate e durante le mezze stagioni la vera sala da pranzo della famiglia.Viene chiamata “serra” ma serra non è, si tratta invece di una stanza di accumulo di calore secondo la moderna concezione di “casa passiva”, cioè autosufficiente per quanto riguarda il consumo energetico. La sua somiglianza con il classico giardino d’inverno inglese la rende un ambiente rustico contrapposto al resto della casa.
In giardino lo stile dell’arredamento cambia e diventa visionario, quasi onirico. Antiche lanterne cinesi di pietra spuntano dal prato e s’intravedono con molta suggestione nella nebbia vespertina, così come la grande statua di Buddha in meditazione, mentre sedie e tavoli tradizionali in ghisa fanno pensare allo stile coloniale dell’800. Tutto questo, sovrastato dalle robinie alte e fantasmatiche, crea un’atmosfera crepuscolare di sortilegi possibili.

L’elegante soggiorno con travi a vista, il soppalco e una parete attrezzata a libreria.
Il divano bianco è il modello “Big State” di Cyrus Company.
Il grande lampadario è il “Zettel’z 5” di Ingo Maurer.
Il pavimento è in rovere biondo di grande qualità.Osta i “tuttolegno”
Da sempre solo il cuore del legnoLa villa è nata come costruzione di classe A, cioè con rigorosi criteri d’isolamento termico e di risparmio energetico. Sul tetto piano ha infatti gli scambiatori d’aria con recupero di calore, mentre su quello inclinato sono stati messi i pannelli fotovoltaici.
Dal momento che il cliente era interessato a queste tecnologie avanzate, tutto il riscaldamento è stato fatto a pompa di calore con sonde geotermiche, sfruttando la diversa temperatura che c’ è nel sottosuolo.
E’ quindi una casa senza gas e senza combustibili, dove anche i fornelli sono a piastra e l’unica energia utilizzata è quella elettrica che, almeno parzialmente, viene prodotta in proprio. In questo tipo di casa di solito non si aprono le finestre, in quanto il ricambio d’aria avviene attraverso una continua e calibrata ventilazione di aria trattata, di cui una parte viene presa dall’esterno. Al centro della casa vi è un volume vetrato, una specie di serra, simile a certi giardini d’inverno inglesi; la sua funzione originaria era quella di catturare d’inverno il calore dei raggi solari, ma la sua trasparenza e abitabilità hanno convinto i proprietari a trasformarlo in un soggiorno per la stagione fredda, quando è piacevole crogiolarsi al sole come lucertole.

Tre sono gli affascinanti protagonisti di questo elegante soggiorno: la scala aerea disegnata dall’arch. Stefano Fumagalli e realizzata da Edilco di Sona (VR), il poetico lampadario di Ingo Maurer, l’antico mobile cinese a gradini laccato di nero.
Il moderno dipinto a fiori di pesco è di gusto estremo-orientale.Centralità del progetto: Costruire una casa in classe A inserendola in un magico bosco di robinie. La scommessa è stata vinta scomponendo la villa in più corpi, di cui uno trasparente per captare il calore del sole e diffonderlo.
Innovazione: Utilizzare il corpo vetrato come giardino d’inverno per pranzare e soggiornare nelle stagioni fredde. Arredare l’esterno con statue orientali molto evocative disperse nel bosco.
Uso dei materiali: Materiali fortemente coibenti per formare intorno alla casa un “cappotto” protettivo.
L’uso all’esterno di pietra rigenerata come zoccolo “rustico” continuo.
Nuove tecnologie: Uso degli scambiatori d’aria per il recupero di calore. Pannelli fotovoltaici sul tetto inclinato, quindi poco visibili. Utilizzo di pompe di calore con sonde geotermiche.Durante l’estate invece vi sono delle finestre in alto che prendono l’aria fresca da nord e la sfogano in basso mettendo in moto una ventilazione naturale. Tutta la costruzione è rivestita con un cappotto isolante da 11cm, le finestre sono vetrocamere a doppio vetro con all’interno il gas argon, la serra è stata fatta con profili isolanti Schuco. Come rivestimento esterno dello zoccolo e dei balconi è stata usata una geopietra con varie tonalità, che ha il pregio di essere leggera e completamente impermeabile, e viene posata a secco come gli antichi muretti. Nella cosiddetta “serra” alcune porzioni di parete sono ricoperte dalla stessa geopietra, che qui ha la funzione di creare un’atmosfera particolarmente rustica, mentre per l’arredamento ci si è ispirati a certi interni inglesi sofisticati dove gli oggetti sono “superpatinati” dal tempo (qui un semplice rovere sbiancato).Consegue la Laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano. Partecipa ad un seminario presso la Taliesin School (Frank Lloyd Wright Foundation), Phoenix US.
È particolarmente sensibile alla tematica sostenibilità-ambiente, che, nei suoi progetti, si traduce in un uso capillare e preciso di materiali e geometrie, in pieno accordo con la natura e il contesto.
Effettua una collaborazione con l’Arch. Peter Sewell (Phoenix, US) per uffici realizzati negli US. Esegue lavori di progettazione e ristrutturazione in Svizzera.In bagno la doccia è separata dalla vasca con idromassaggio.
I sanitari sono Duravit, mentre la doccia con miscelatore è di Grohe. La doccia ha due pareti in cristallo e due ricoperte da piastrelle in ceramica porcellanata che ricorda la pietra arenaria.
Anche nel bagno, come nel resto della casa, il pavimento è in rovere biondo.
Il lavabo tronco-conico è di Duravit mentre il rubinetto disegnato da Philippe Starck è di Hansgrohe.

Il letto è di Ligne Roset, il copriletto è un lenzuolo giapponese, il comodino marrone è di Bellato.
Le due applique sono varianti di una lampada molto amata dagli architetti razionalisti: la Naska Loris di Jakobsen del 1937.
La testa di Buddha in bronzo dorato è un pezzo di antiquariato estremoorientale.In Arte
La linea elicoidale si inserisce tra le più particolari ed esclusive produzioni di scale italiane, realizzata in diversi materiali. Grazie alla possibilità di essere personalizzata a piacimento, questa scala è diventata un esercizio di stile per importanti professionisti. Non solo quindi grande carattere ed eleganza, ma anche massima funzionalità. (Rizzi)

Sospesa
Una delle produzioni del marchio Siller. I gradini in legno massiccio che galleggiano su un lato del soggiorno terminano su di un forte piedistallo in metallo effetto specchio, che si mimetizza sul pavimento in parquet. L’effetto di sospensione è accentuato da un corrimano in vetro fissato a gradino che fascia nella risalita e, allo stesso tempo, scompare alla vista. (modello “Mistral”, azienda produttrice Siller)A me gli occhi
Questa scala scenografica di metallo e vetro si snoda disinvolta diven
tando protagonista
dello spazio. La particolarità è la doppia struttura in tubolare che presenta come unico elemento di congiunzione la lamiera presso-piegata che esalta la leggerezza e la sinuosità della struttura portante. (Lucacrea)

Soft light
Struttura in ferro laccato bianco tagliato a ginocchio, gradini in rovere sbiancato e ringhiera con sei tondini paralleli in inox completa di corrimano in inox. (Interbau, scala mod. 500)

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