Mai come in questi ultimi tempi si è parlato tanto, all’Aja e in altri contesti, del nostro clima e dei numerosi problemi ad esso connessi: effetto serra, dissesti idrogeologici, innalzamento dei mari… E sempre più si sente parlare di energie rinnovabili, energie alternative, biomasse…possibili soluzioni ai troppo alti livelli di inquinamento atmosferico. Ci siamo addentrati un po’ nel vasto settore dell’energia e dei suoi rapporti con l’ambiente, oggi sempre più stretti, cercando di approfondirne alcuni aspetti e di capire come camini e stufe, che utilizzano una fonte di energia rinnovabile, si inseriscano in questo contesto. Che tipo di effetti può avere sull’ambiente la scelta di utilizzare la legna da ardere come fonte alternativa di riscaldamento? È ecologico nella misura in cui si utilizzano dispositivi di un certo livello. O meglio, il camino tradizionale può essere un dispositivo con una combustione difficile, e cio si ripercuote sia sull’efficienza energetica sia sulla qualità delle emissioni, per cui si dovrebbe indirizzare sempre più l’utilizzo delle biomasse nelle abitazioni civili, disponendo però di dispositivi idonei: mi riferisco almeno a camini dell’ultima generazione, a stufe di un certo tipo, che garantiscono più qualità nelle emissioni, un minor quantitativo di sostanze anche dannose. Ancora maggiore è il vantaggio se si utilizzano sistemi di una certa taglia, come impianti di teleriscaldamento funzionanti a biomasse. Questo è un po’ quello che si sta facendo in Trentino Alto Adige, nella Provincia Autonoma di Bolzano e ora anche in Lombardia, Piemonte, Veneto… L’Ente per le Nuove tecnologie l’Energia e l’Ambiente (ENEA), è un ente di diritto pubblico operante nei campi della ricerca e dell’innovazione per lo sviluppo sostenibile. L’ente è finalizzato a promuovere insieme gli obiettivi di sviluppo, competitività e occupazione e quello della salvaguardia ambientale. Svolge altresì funzioni di agenzia per le pubbliche amministrazioni mediante la prestazione di servizi avanzati nei settori dell’energia, dell’ambiente e dell’innovazione tecnologica. Il presidente dell’ENEA è il Prof. Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica.Vincenzo Gerardi, ingegnere, è nato a Lavello (PZ) nel 1958 e si è laureato in Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi di Roma. Dal 1994 è responsabile dell’Unità di Progetto denominata Potenzialità Energetiche delle Biomasse della divisione Fonti Rinnovabili di Energia dell’ENEA, di cui è dipendente dal 1984. Dal 1985 ad oggi ha svolto numerose attività di ricerca e sviluppo, fra cui, dal 1990 al 1994, quella specifica sugli impianti di termoconversione e di trasformazione in materiali industriali di biomasse e rifiuti. Vincenzo Gerardi, ingegnere, è nato a Lavello (PZ) nel 1958 e si è laureato in Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi di Roma. Dal 1994 è responsabile dell’Unità di Progetto denominata Potenzialità Energetiche delle Biomasse della divisione Fonti Rinnovabili di Energia dell’ENEA, di cui è dipendente dal 1984. Dal 1985 ad oggi ha svolto numerose attività di ricerca e sviluppo, fra cui, dal 1990 al 1994, quella specifica sugli impianti di termoconversione e di trasformazione in materiali industriali di biomasse e rifiuti.
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