Superfici plastiche, tra design e tecnologia


L’architetto Massimo Iosa Ghini progetta un innovativo sistema di boiserie

Un’ingegnosa e versatile struttura in alluminio sostiene una boiserie a grandi moduli in legno – indipendenti e modellati plasticamente o forati – secondo disegni presenti nelle facciate dei palazzi storici.

Massimo Iosa Ghini considera la boiserie un connubio tra rivestimento delle pareti ed arredo. Questo concetto di partenza porta alla progettazione di un sistema in legno componibile ed attrezzato producibile con un processo industriale.
Le superfici acquisiscono volume attraverso sbalzi o rientranze, incisioni, effetti di luce e funzioni speciali. Il sistema di boiserie è modulare e si declina in cinque versioni. Il modello Modanato (Foto 1) è caratterizzato da elementi di grande formato di area quadrata con bordo sagomato a sbalzo.
Moderno è una boiserie a linee curve e superfici modellate plasticamente in aggetto. Elementi forati in legno di betulla
illuminati dall’interno contraddistinguono Luminoso, producendo un’atmosfera in sospensione eterea. Diamantato
ripropone mitigandolo un bugnato a volume piramidale che si manifesta attraverso una illuminazione radente. Losanghe, (Foto 2) riporta su legno un motivo a grandi rombi quadrati usato nelle coperture. La struttura portante della boiserie è in alluminio. Il sistema telescopico brevettato permette di creare intercapedini variabili in funzione dello spazio necessario per gli impianti e di ottenere una superficie piana. Ogni modulo risulta indipendente e sganciabile con semplicità. (Listone Giordano boiserie). G.C.

Massimo Iosa Ghini nasce nel 1959 a Bologna, studia Architettura a Firenze e si laurea al Politecnico di
Milano. Dal 1985 partecipa alle avanguardie del design con illustrazioni, oggetti e ambienti per il gruppo Bolidismo, di cui è fondatore e collabora con Ettore Sottsass del gruppo Memphis. Apre a Bologna lo studio Iosa Ghini, iniziando l’attività di architetto e designer. Oggi lavora ad importanti progetti di architettura e
design in Europa e negli Stati Uniti. Nel 2001 e nel 2004 ottiene il Good Design Award dal Chicago Atheneum.
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