Milano


Con una serie di convegni, conferenze e celebrazioni, l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha ricordato, dal 26 al 30 aprile 2009, il 50° anniversario della morte del suo fondatore, il francescano p. Agostino Gemelli. Le giornate commemorative si sono aperte con la celebrazione eucaristica presieduta da S. Em. Card. Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano. I molteplici incontri attinenti le discipline in cui p. Gemelli maggiormente si impegnò – la psicologia, la sociologia e la medicina – sono stati accompagnati anche da due mostre: Padre Agostino Gemelli.

Luoghi, persone, strumenti e Padre Gemelli 1878- 1959. L’Università Cattolica: una grande missione da compiere. (26 aprile – 15 maggio 2009, a cura di Paolo Biscottini e Paolo Della Sega). Nel presentare l’evento il Rettore, Prof. Lorenzo Ornaghi, ha spiegato che esso “ripropone alla realtà attuale e alla nostra sensibilità contemporanea gli anni della ricerca di Edoardo, della conversione e della vita rinnovata di Agostino, della nascita e rapida crescita di quella che è stata e resterà la sua grande opera per la Chiesa e la società italiana: la nostra Università.”

(foto tratta dal sito <www2.unicatt.it>)

Richiamando l’altra mostra, Ornaghi ha ricordato “il pionieristico e originale impulso impresso da padre Agostino Gemelli, scienziato e medico, alla psicologia nella prima metà del secolo scorso” illustrato dall’esposizione permanente sul Laboratorio, uno degli strumenti che gli ha permesso di “entrare nel cuore della realtà… in una dimensione della storia in cui il fluire nel tempo manterrà integri e vitali i segni di un’esperienza, le tracce di una testimonianza, il valore più prezioso di una realtà.”

Si apre nel maggio 2009 la nuova edizione del Master in Progettazione di chiese ( per informazioni: www.masterpch.it). Tale corso nasce, primo in Italia, nel 2002 dal protocollo d’intesa tra l’Ufficio Beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana e la Facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Da allora si sono tenute quattro edizioni, le prime due sotto la direzione del prof. Giuseppe Mongelli, le successive dirette dal prof. Alessandro Spiridione Curuni; il coordinamento didattico-scientifico ha avuto, in una prima fase come responsabile il prof. Stefano Mavilio ed è ora curato dall’arch. Giampiero Lilli. Il corpo insegnante è formato da studiosi ecclesiastici di chiara fama, professori della Facoltà di Architettura Valle Giulia, docenti di Istituti e Università pontificie, professionisti esperti nel campo della progettazione di edifici per il culto.
L’iscrizione al Master è aperta a laureati in possesso di laurea quinquennale in architettura e ingegneria dei quali vengono vagliati curricula e motivazioni al momento dell’ammissione; la durata del corso è di una annualità suddivisa in tre periodi duranti i quali si succedono lezioni teoriche, esercitazioni, visite di studio propedeutiche alla stesura di una tesi finale tema della quale è il progetto di un centro parrocchiale, secondo i parametri indicati dal Servizio Nazionale per l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana.
Il percorso didattico si articola in una progressione di studi che ha alla base l’approccio verso le discipline teoriche fondamentali della liturgia, dell’ecclesiologia, della teologia e dell’iconografia. Brevi corsi intensi tenuti dal Rev. Padre Maggiani osm, dalla prof.ssa Cettina Militello, dal prof. Carmelo Dotolo e da Mons. Fabrizio Capanni, introducono agli elementi basilari di conoscenza della natura e della rappresentazione degli atti di culto cristiano visti nella prospettiva della riforma liturgica e della dimensione ecclesiologica del Concilio Vaticano II. Tali comunicazioni vengono messe in relazione con le prime analisi dell’intenzionalità spaziale-architettonica che ha accompagnato la Chiesa nella contemporaneità: nei loro corsi Mons. Virginio Sanson e l’arch. Giorgio Della Longa si occupano della problematica storica dell’architettura liturgica in relazione ai principi conciliari, mentre il prof. Alessandro Spiridione Curuni richiama nelle sue lezioni al senso del rinnovamento nella tradizione. Il portato teorico della prima fase del Master trova una prima concretizzazione progettuale nel Laboratorio di progettazione dello spazio liturgico, curato dell’arch. Tino Grisi, nel quale una articolata serie di lezioni “visuali” sulla concezione e il disegno degli elementi fondamentali riguardanti l’evento spaziale della celebrazione cristiana, è seguita da un’esercitazione progettuale che ha per tema un luogo di culto per una piccola comunità di preghiera.

La seconda fase del Master intende sollecitare una visione ampliata del progetto proponendo un secondo Laboratorio di progettazione dello spazio liturgico, tenuto dal prof. Stefano Mavilio, il cui tema è l’edificio ecclesiastico visto nella sua globalità di luogo per i riti sacramentali in cui si articolino gli spazi per l’iniziazione cristiana, la celebrazione eucaristica, i riti penitenziali e si inizino a valutare le necessità figurative e funzionali. A tale fine il programma didattico accompagna il Laboratorio con comunicazioni sulla poetica dell’arte cristiana contemporanea tenute dal prof. Mariano Apa, mentre Mons. Giancarlo Santi relaziona sull’evoluzione e lo stato della costruzione di nuove chiese in Italia. Completano questa sessione lezioni di approfondimento e comparazione tra elementi architettonici presenti nelle religioni monoteiste tenute dall’arch. Andrea Marcuccetti.

Il terzo e finale periodo di lezioni è basato sull’elaborazione della tesi finale, attraverso un Laboratorio di progettazione di chiese, di cui è responsabile l’arch. Giampiero Lilli, il quale ha il compito di guidare gli allievi verso una “sintesi complessa” che riveli, nel progetto di un centro parrocchiale, quanto appreso ed elaborato durante le fasi precedenti del Master. V
iene ampliata anche la prospettiva tecnologica in modo da non compromettere una visione di concreta realizzabilità di quanto viene proposto. I corsi della prof.ssa Anna Maria Giovenale, dell’arch. Roberto Panella, dell’ing. Dario Percoco e dell’arch.Salvatore Pece mirano ad accompagnare il disegno architettonico con una costante verifica delle problematiche tecniche, strutturali e impiantistiche. Ulteriori approfondimenti che riguardano anche l’approccio alla tematica del restauro e dell’adeguamento delle chiese storiche sono affidati alla prof.ssa Daniela Esposito e ancora all’arch. Giorgio Della Longa.

Caratteristica del corso è la vicinanza con le iniziative nazionali di convegno e dibattito che coincidono con i suoi periodi didattici. Il Master è presente con i suoi docenti e allievi a tutti i momenti di confronto di idee e realizzazioni inerenti l’archittura per la liturgia quali, ad esempio, gli annuali convegni di Bose e Venezia, e ha avviato collaborazioni didattiche con la Scuola Superiore di studi sulla città e il territorio dell’Università di Bologna e il Master in Arte per la liturgia dell’Accademia di Belle Arti di Lecce.

Da quest’anno, ciò che prima avveniva in forma episodica di visita didattica a chiese contemporanee dell’area romana, è stato sistematizzato nella forma innovativa delle “Giornate romane di architettura sacra”, una serie di eventi nei quali il sopralluogo si articola in interventi di studiosi e protagonisti, dibattito, presa diretta delle caratteristiche dell’edificio, in un ambito aperto a chiunque si interessi al progetto del sacro.

Il master ha avvertito in quest’ultimo anno la necessità di editare le proprie esperienze didattiche e di ricerca. Tale attività consiste nella realizzazione di una collana denominata “I quaderni del Master”, curata dall’arch .Giampiero Lilli e si è concretizzata, per ora, nella realizzazione del primo quaderno del master: “TRE CHIESE; forme aperte oranti” redatto dall’ arch. Tino Grisi.

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