Servizio di Angelo Fiore, architetto Dalla nascita delle prime botteghe del caffè ad oggi l’ambiente bar ha subito un radicale processo di trasformazione, Tipologicamente erano strutturati come grandi saloni, con salette minori più raccolte (sale da the), in cui tra stucchi e marmi policromi si ambientavano bene gli enormi lampadari in cristallo, i tavoli intarsiati e le sedute capitonnè. Le sale erano fisicamente separate da spessi muri (il sistema costruttivo dell’epoca implicava l’utilizzo di murature portanti) ornati da cornici e paraste, con decorazioni a tema. Il caffè Pedrocchi di Padova ha rivoluzionato il concetto di caffè, in quanto il progetto muove da un edificio di grandi dimensioni, nel quale troveranno posto diverse attività tra le quali un “ristosound”, che funziona come ristorante, dance club e per spettacoli live. Nel grande open space emergono i due banchi bar, diversi tra loro; il primo ha una forma sinuosa ed è realizzato in vetroresina colore azzurro lucido, l’altro è un parallelepipedo di marmo nero. La zona ristorante, suddivisa in due aree adiacenti al banco in marmo, è rialzata rispetto alla quota del locale, per rendere più intimo il momento della cena; il pavimento è in legno e l’arredamento è composto da tavoli bianchi e sedute in plastica anni ’60. Il soffitto varia a seconda delle zone: nell’area ristorante un abbassamento rende più accolto questo spazio, mentre sul bancone si raccorda con una parete formando un maxischermo, luogo di proiezioni luminose che variano e compongono un quadro scenografico sempre in movimento. Due pareti curve imbottite separano la zona ristorante dalla cucina, visibile attraverso un’apertura centrale. Il luogo presenta un carattere informale e dinamico, nel quale differenti funzioni sono sapientemente amalgamate in un ampio spazio fluido, di grande contemporaneità. Un altro 99IDEE interior bar e caffè esempio è l’Emporio Armani Cafè di Hong Kong (foto 3), progettato da Massimiliano e Doriana Fuksas, nato dalla consapevolezza che architettura e moda sono aspetti della nostra realtà e fanno parte dello stesso universo culturale. Il caffè/ristorante fa parte di un grande edificio che è luogo d’incontro e allo stesso tempo rappresenta uno stile di vita: abiti, accessori, gioielli, cosmetici, profumi, libri, fiori, arredamento per la casa e cucina italiana. I progettisti hanno generato un ambiente in cui luce e vetro si armonizzano per creare uno spazio fluido nel quale la gente si incontra, vive e fa acquisti. La struttura, priva di peso, si libra nello spazio attraverso pareti curve in vetro che costruiscono tre spazi: uno interno, uno esterno ed uno interstiziale. Il nastro rosso laccato disegna lo spazio fino alla hall; è una linea che definisce gli spazi (lounge, bar, ristorante, foyer) partendo da terra, trasformandosi prima in tavolo, poi in banco bar e avvolgendosi nella spirale del tunnel d’ingresso. Il limite fisico dello spazio è costituito da “pareti di luce” che variano di intensità luminosa e cromatica durante i diversi momenti della giornata.
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