Una casa avvolta nella natura


Servizio di: Caterina Parrello, architetto
Progetto di: Piergiorgio Semerano, architetto

Premio Biennale Internazionale di Architettura BARBARA CAPPOCHIN – Edizione 2009
Il Premio speciale per la cura degli elementi di dettaglio è andato a un’opera residenziale campestre: “CASA DE MASI” , progettata dall’architetto padovano
Piergiorgio Semerano, opera che nasce come trasformazione di una casa di campagna di Lecce da edificio anonimo e senza qualità a luogo di incontro fra
arte e architettura. La casa ospita, infatti, un’importante collezione di opere d’arte la cui installazione, sia all’interno del fabbricato che nel giardino, è parte
integrante e fondativa nella concezione dello spazio domestico.

Biografia

Architetto PIERGIORGIO SEMERANO
Piergiorgio Semerano (Padova, 1941) vive e lavora tra Padova e Lecce.
Architetto e artista, in oltre trent’anni di lavoro si è costruito una professionalità versatile e multiforme che lo allontana dall’establishment contemporaneo, in
un lavoro di continua sperimentazione tecnica e plastica.
Utilizza con la stessa passione tecniche innovative e materiali tradizionali, per creare comunque forme inedite, aperte e suscettibili di continue trasformazioni,
dialogando continuamente con lo spazio e la luce. Secondo le parole dello stesso architetto: "Vi è una qualità nella luce capace di trasformare le dimensioni e il peso di ogni materiale; entrare in sintonia con questa qualità è stato il mio percorso nell’architettura".

Oltre allo studio di Padova, ha aperto nel Salento un laboratorio di architettura frequentato da giovani architetti di diversi paesi. Attualmente sono in corso molteplici interventi rivolti al paesaggio storico e a forme innovative di organizzazione dell’abitare, senza mai trascurare un rapporto "artigianale" nella sperimentazione dei diversi materiali.Recentemente le sue opere hanno ricevuto importanti riconoscimenti: il Ristorante Perché di Roncade (TV), completato nel 2006, è stato selezionato, nell’ambito
del Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2009 della Triennale di Milano, a rappresentare l’Architettura Italiana all’Expo Mondiale di Shanghai 2010; il progetto di casa De Masi (2008), premiato nell’ambito della Biennale Internazionale di Architettura Barbara Cappochin 2009, sarà esposto alla Giornata Mondiale dell’Architettura a Tokyo; il nuovo Stadio Capozza di Casarano (LE), per il quale è stata progettata una copertura fotovoltaica, è stato annoverato fra i 4 migliori progetti mondiali nel suo genere.
Foto di: S. Zanardi Foto di: S. Zanardi

La volontà di attribuire a un manufatto privo di qualità architettonica il valore di memoria, ha prodotto un progetto di
avvolgimento: la casa viene rivestita da un involucro bianco in legno di rovere, un tavolato a fughe aperte pensato per
permettere la riappropriazione del manufatto da parte della natura.
Questo involucro in alcuni punti si stacca dalla casa e si trasforma in recinto, racchiudendo una serie di giardini privati,
che sono l’estensione delle camere all’esterno.

Foto di: S. Zanardi Foto di: S. Zanardi Foto di: I. Filoni

L’opera nasce come trasformazione di una casa di campagna persa nell’Agro di Casarano (Lecce), da edificio anonimo e
senza qualità in un luogo di incontro fra arte e architettura. Sarebbe stato molto più semplice demolire l’esistente e ridisegnare l’intero lotto a partire da zero, invece si è scelto di non fare tabula rasa, ma piuttosto di accettare lo stato di
fatto con un dato di partenza.
Il vecchio corpo di fabbrica è stato avvolto in un nuovo involucro, una fodera lignea bianca che ridefinisce il volume, unificandolo, e ridisegna la partitura delle facciate.
Per l’ambiente di soggiorno, invece, è stato realizzato appositamente un nuovo padiglione in adiacenza all’edificio esistente. Tale padiglione è immerso nel giardino comune, in cui si trova, tra le altre, la scultura Il pozzo nel cielo, di Hidetoshi Nagasawa. La casa ospita infatti una importante collezione di opere di questo artista giapponese.
La loro installazione, sia all’interno del fabbricato sia nel giardino, è parte integrante e fondativa nella concezione dello spazio domestico. Il rivestimento continuo e omogeneo dell’edificio esistente, che ridefinisce il confine fra interno
della casa e giardino, ha la funzione di schermo visivo e filtro luminoso. Esso è realizzato con tavole di rovere sbiancato accostate con fughe aperte in modo da essere impermeabile all’aria e alla luce. Tutti gli elementi oscuranti delle finestre,
dellle finestre e delle porte, scorrevoli e a battenti, sono realizzati con la stessa tecnica e consentono di regolare la quantità di luce all’interno della casa. Nelpadiglione la smaterializzazione delle pareti è totale. Una parete di vetro curvo è cinta solo da un canneto di pali di cedro che filtrano la luce. Lo spazio interno del padiglione è completamente
libero e trasparente.
Non ci sono pilastri, non ci sono muri perimetrali, nè altro tipo di elementi di sostegno, ma solo il confine costituito dal vetro curvo, anch’esso senza struttura.
La copertura sospesa è sostenuta da un sistema di travi sovrastante, realizzato con elementi piatti in corten, che a sua volta poggia su sostegni praticamente invisibili. La distinzione tra rivestimento e struttura è praticamente eliminata, poichè quest’ultima è dissolta nel canneto artificiale.
Una volta superata la soglia del cancello esterno, tutto è avvolto dalle piante e dal canneto.
Non esiste visione di insieme. Niente, nè l’arte nè l’architettura sono esibite alla vista. Oltre la soglia del recinto interno, vi è una successione di giardini privati. A ogni ambiente della casa corrisponde uno di questi piccoli giardini (vedi foto sotto e alla pagina precedente).

SCHEDA TECNICA
OPERA: casa De Masi
Committente: Paride ed Elvira De Masi
Localizzazione: Casarano (LE)
Progetto: Piergiorgio Semerano
Collaboratori: Mauro Aschedamini, Iride Filoni, Marta Montinari
Cronologia: progetto 2007/costruzione 2008
Direzione lavori: Piergiorgio Semerano
Impresa edile: Givierre srl (Parabita, LE) Metasistemi srl (Galatina, LE)
Opere in legno: Giuseppe Stamerra (Tuglie, LE), Sergio Latino (Neviano, LE)
Opere in vetro: Vetreria Calasso (Copertino, LE)
Impianti: Tecnoimpianti Salentina (Lizzanello, LE) Renato Portaluri (Maglie, LE)
Vivai: Vivai Giuranna (Parabita, LE), Vivaibambù (Credera-Rubbiano, CR)

  Foto di: S. Zanardi

In alto: pianta delll’abitazione; in evidenza l’ampliamento relativo all’ambiente soggiorno, che si distacca dalla struttura dell’originale casa di campagna.
Foto di insieme della casa e del giardino circostante.

Fuori del recinto un grande giardino comune, pensato come un meccanismo che racchiude l’architettura per svelarla un po’ per volta, avvolge tutto l’edificio. Fa da contraltare un padiglione immateriale, in cui uno spazio di soggiorno è racchiuso da una superficie di vetro curvo e avvolto da un giardino acquatico e un canneto di pali di cedro.
All’interno del canneto, che svolge la funzione di filtro luminoso, viene smaterializzato il sistema di sostegno della copertura, che sembra così fluttuare nel vuoto.

 

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)