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Servizio di Vanna Pareschi
Foto FamigliaTrentotto
Il clima favorevole del Lago di Garda ha suggerito di dotare di una piscina questa casa affacciata sul lago, ricavata in una antica limonaia. La conformazione a terrazze di questa zona ha determinato la forma allungata della vasca che, per mancanza di spazio è delimitata solo da uno stretto bordo. La realizzazione di una zona pavimentata a listoni di legno consente di soggiornare in prossimità dell’acqua senza alterare la struttura del luogo. Colori e materiali in sintonia con la terra per questa casa immersa nel verde dell’Irpinia, la cui struttura è realizzata in buona parte in tufo, materiale che l’architetto Virginio Sessa ha utilizzato nelle operazioni di ristrutturazione e nella realizzazione di verande aperte, sormontate da travi di castagno disposte a capriate tridimensionali, intese come veri e propri ampliamenti della casa stessa. Il pavimento nei patii, come nei vialetti del giardino, è realizzato in mattoncini di cotto disposti a spina di pesce. In questa oasi di pace non poteva mancare la piscina, realizzata in dislivello rispetto alla casa,con bordo a pelo d’acqua ed ampio solarium pavimentato in cotto chiaro. Completano questa zona di soggiorno all’aperto zone di ristoro, cucina, lavello e barbecue che collocati in vari punti del giardino consentono di vivere comodamente il giardino senza rovinare la continuità dell’ambiente.
Il filtro
La gioia di un tuffo e di una rigenerante nuotata nella piscina non è certo completa se l’acqua non risponde in pieno ai criteri di pulizia e di trasparenza cristallina: sono quindi preoccupazioni di natura estetica, ma soprattutto di carattere sanitario, quelle che spingono verso l’adozione di un efficace sistema filtrante dell’acqua della vasca, che sappia eliminare tutte le impurità che anche un uso privato della piscina può portare. Innanzitutto per lo sporco di natura più grossolana (foglie portate dal vento, insetti, etc) o si provvede a una pulizia manuale con retino oppure occorre, almeno per le piscine di maggior dimensione, un sistema a sfioramento che ricambia in continuazione lo strato superficiale dell’acqua e lo convoglia verso canaline poste ai bordi della vasca, da dove viene aspirato, filtrato meccanicamente per trattenere lo sporco e quindi reimmesso in circolo. Per le particelle più minute, che non si vedono a occhio nudo ma che sono quelle più pericolose per la salute perché possono nascondere virus e batteri, è invece necessario un vero e proprio sistema filtrante in cui l’acqua viene canalizzata e spinta da una pompa nel cuore del filtro, ove una cartuccia in poliestere riesce a trattenere tutte le impurità che abbiano una dimensione superiore ai 20 micron (ossia 20 millesimi di millimetro); se poi si vuole una filtrazione ancora più rigorosa, si adotterà il filtro a letto di sabbia finissima o meglio ancora quello a strato di diatomee (organismi unicellulari con struttura silicea che hanno subito un processo di fossilizzazione) che riesce a bloccare tutte le particelle superiori ai 10 micron, vale a dire praticamente tutto. Per una totale garanzia di igiene, poi, bisogna anche disinfettare l’acqua per eliminare qualsiasi microorganismo: alla tradizionale soluzione di miscelare all’acqua contenuti quantitativi di sali di cloro (che uccidono i batteri ma possono irritare gli occhi e seccare la pelle) si è oggi affiancato il trattamento battericida a raggi ultravioletti, ad azione totale e sicura ma senza gli inconvenienti sopra citati.
“Betterfilter” è un filtro per piscina che abbina due sistemi di filtrazione: una cartuccia per le particelle fino a 20 micron e un letto di diatomee per quelle fino a 10 micron; così è garantita la massima qualità dell’acqua. (Harmsco Italia)
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