100mila giardini di Sicilia


Il paesaggio come un immenso mosaico vivente

100mila giardini Di Sicilia è una iniziativa che si occupa di sviluppare il verde. Per il rilancio dell’economia, del turismo della voglia di fare, nasce da azioni semplici, quotidiane e vicine a noi.
Piccole opere che se moltiplicate per grandi numeri danno vita ad una nuova terra.

La Sezione Magna Grecia dell’AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio) promuove una serie di
iniziative in Sicilia, per il rilancio della cultura del giardino, a favore del paesaggio, dell’economia, del turismo, della socialità e del benessere. I Paesaggisti dell’AIAPP, hanno organizzato con enti e aziende una serie di attività con l’obiettivo di informare, ricercare, censire, sostenere e sviluppare, la qualità delle aree verdi, pubbliche e private.

Paolo Villa
Presidente nazionale AIAPP Architetto del giardino e del paesaggio, fonda nel 1984 lo Studio AG&P a Milano, concentrando partecipazioni multidisciplinari sulla progettazione di verde pubblico e privato.
Formatosi nel campo del giardino privato, ha arricchito in trenta anni di esperienza la propria attività professionale con interventi su parchi pubblici e privati, orti urbani, insediamenti residenziali, verde per il lavoro, riqualificazione ambientale e inserimenti paesistici. Docente a contratto presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, Master, Corsi professionali e Seminari. Articoli e progetti sono pubblicati su numerose riviste e libri. Presidente AIAPP, ideatore, insieme a Tindara
Crisafulli e Roberta Andaloro, di 100Mila Giardini di Sicilia.

Tutto è giardino
Dobbiamo pensare al paesaggio come un immenso mosaico vivente, un sistema complesso, dove ogni area verde è un giardino: pubblica o privata, estesa o ridotta, antica o moderna, è una piccola tessera e una grande risorsa di questo sistema.
Ogni giardino, se è fatto bene, con le piante giuste, i materiali appropriati, seguendo principi e metodi dell’esperienza e dell’ideazione, non è solo un posto piacevole dove stare, ma diventa un contributo importante per la costruzione del paesaggio.
Luogo in cui si vive, luogo bello da vedere, luogo che diventa grande risorsa turistica ed economica.
Le tessere sono già migliaia, ma potrebbero essere più di 100mila solo in Sicilia.

Partire dalla Sicilia
La Sicilia ha grande carattere. Terra con una natura sorprendente, ricca di armonie e contrasti. Una straordinaria storia, fatta da uomini e donne mai banali. La cultura del giardino raccoglie in Sicilia le esperienze e il sapere di millenni di storia, di popoli e paesi diversi che ne hanno fatto il luogo della bellezza, dell’utilità e della poesia. Per questo
i suoi giardinieri sono sempre molto speciali.

  Sentiero naturalistico del Fiume
Carosello, Area Demaniale Forestale di
Noto Antica (SR)

Il Progetto
Questa iniziativa si pone come modello per riaffermare il valore del giardino nella vita di tutti i giorni e svilupparlo attraverso le capacità locali.
Puntare su centomila giardini significa chiamare tutti a collaborare per costruire giardini belli e utili, ovvero giardini che funzionano e contribuiscono a migliorare il paesaggio. Un giardino in più significa più verde, più ossigeno, più frescura, più bellezza. Anche un giardino che sembra modesto può essere un tassello importante. Chi partecipa al “fare giardino” e quindi al fare paesaggio deve avere dei punti di riferimento, degli esempi chiari.
A questo mirano le iniziative di 100Mila giardini: fare conoscere il mondo del giardino, da dove viene, chi li progetta, chi li mantiene che cosa possono dare questi piccoli spazi. Centomila giardini non sono pochi, ma si possono fare. Occorre
molto lavoro, molte persone che credano nelle proprie capacità. Occorre dare fiducia al lavoro che faranno i paesaggisti, le ditte specializzate, i produttori, le scuole. Serve diffondere gli obiettivi dell’iniziativa, sensibilizzare i cittadini.
Ascoltare i Maestri, mostrare i giardini meritevoli, fare vedere come valorizzano il paesaggio, come sono apprezzati dai turisti, dimostrare quali sono le potenzialità del luogo e far capire che esiste qualcosa di importante da curare e da
difendere. Potrebbe essere merito di questa iniziativa se alcune piccole migliorie segnassero la rinascita di un nuovo modo di pensare e di volere bene alla propria terra.

 

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