Cinema: i cartoni di Bruno Bozzetto


Il fumetto della felicità

Il suo Signor Rossi è l’icona dell’italiano medio. Bruno Bozzetto ha attraversato il secolo insieme ai suoi memorabili personaggi. È un vecchio signore dell’animazione italiana. Che ha saputo però intraprendere nuovi percorsi e aprirsi alla tecnica moderna.

Bruno Bozzetto (Milano, 1938) realizza a vent’anni il suo primo cortometraggio, "Tapum! la storia delle armi" che subito suscita l’interesse del pubblico e della critica.
Il più famoso tra i suoi personaggi è la figura del "Signor Rossi", un uomo comune di mezz’età nel quale molti spettatori si riconoscono facilmente.
Con lui realizza molti cortometraggi e tre lungometraggi per la televisione e per il cinema.
Nel 1965, dopo più di vent’anni di silenzio in questo settore, è stato il solo in Italia a realizzare e produrre un lungometraggio in animazione "West and soda", seguito nel 1968 da "Vip mio fratello superuomo" e nel 1976 da "Allegro non troppo", la risposta italiana al famoso "Fantasia" di Walt Disney.
Nel 1987 realizza anche un lungometraggio dal vero, "Sotto il ristorante cinese", con Nancy Brilly, Amanda Sandrelli e Bernard Blier.
Convinto assertore che l’animazione possa sintetizzare e rendere comprensibili anche al grosso pubblico concetti ritenuti fino a quel momento astrusi e difficili, Bozzetto ha operato anche nel campo della divulgazione scientifica, realizzando con Piero Angela circa 100 filmati inseriti nella rubrica televisiva "Quark" .

Realizza numerosi cortometraggi in animazione, venduti e proiettati in tutto il mondo e per i quali ha ricevuto moltissimi premi, tra i quali l’Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 1990 con "Mister Tao" e la Nomination all’Oscar nel 1991 con "Cavallette". Tra i suoi collaboratori spiccano Maurizio Nichetti, Guido Manuli, Giuseppe Laganà, e molti altri, ora divenuti affermati professionisti del settore.
Partecipa a numerosissime giurie internazionali in Festival di tutto il mondo ed esistono più di venti tesi di laurea impostate sul suo lavoro nel cinema d’animazione.
Dal dicembre 2000 vengono allestite alcune mostre dedicate ai suoi lavori. Grazie al suo interesse per la tecnica d’animazione 2D, realizzerà "Europa& Italia", il primo dei numerosissimi cortometraggi realizzati con Macromedia Flash.
Al corto "To bit or not to bit" segue "Tony e Maria" che anticiperà la serie di 4 film prodotti per il Web per conto del Future Film Festival.
Nel 2001, sfruttando la stessa tecnica, realizza "Yes/No" e "Storia del mondo per chi ha fretta".
Allo stesso tempo è anche ideatore della serie Tv "La Famiglia Spaghetti" (26 cortometraggi di 26 minuti l’uno), prodotta dalla RAI e realizzata presso The Animation Band con la regia di Giuseppe Laganà. Più tardi riceverà il premio
Pulcinella Award 2003 per la miglior serie Tv.

"La felicità non può mai essere considerata
come una situazione definitiva.”
(Rajas)

Nell’ anno 2002, per la Provincia d Bergamo, dirige "Sport o Spork ", realizzato dallo Studio Alienatio e dedicato al cattivo insegnamento dello sport da parte dei media e dei genitori.
Sempre in collaborazione con Animation Band ha lavorato ad un film pilota di alcuni minuti per un possibile lungometraggio d’animazione dal titolo "Mammuk" prodotto da RAI CINEMA.
Nell’anno seguente, 2003, vedono la luce tre Flashfilms: "Adam", "Olympics" e "Life". Poco dopo la Provincia di Bergamo commissiona a Bozzetto "Baby Scanner" e, due anni più tardi, "La Legge sono io", entrambi realizzati e animati dallo Studio Alienatio.
Nel frattempo Antonio Vincenzo Boscarino scrive "L’estetica di Bruno Bozzetto". Bendazzi e De Berti curano "La fabbrica dell’ Animazione, Bruno Bozzetto nell’industria culturale italiana".
La cineteca di Milano produce un DVD di compilation delle sigle TV degli anni 60 e 70 ("Sigle animate. Le sigle TV della Bozzetto Film realizzate da Guido Manuli").
Nel 2004 è la volta di nuovi Flashfilm, “Neuro”, dedicato ai problemi dei rumori molesti, e “Femminile & Maschile”, che tratta appunto i diversi comportamenti di uomini e donne. Segue poi “Mr. Otto in 17” , una serie di divertenti gags
interpretate da Mr. Otto, già sfortunato protagonista di “Olympics”.

Allegro non troppo
è un film a disegni animati prodotto e diretto
da Bruno Bozzetto nel 1976.

Il film, "la risposta italiana" a Fantasia, è composto da sei episodi, ispirati a famosi pezzi di musica classica: Preludio al pomeriggio di un Faunodi Clau
de Debussy, la Danza slava di Antonín Dvorák, il Bolero di Maurice Ravel, il Valzer triste di Jean Sibelius, il Concerto in do maggiore di Antonio Vivaldi, l’Uccello di fuoco di Igor Stravinskij.
All’inizio ed alla fine del film, e fra un episodio e l’altro, ci sono sequenze
girate con attori in carne e ossa, in cui il direttore dell’orchestra (Nestor
Garay) è alle prese con il produttore, l’animatore (Maurizio Nichetti) ed
un’orchestra recalcitrante.

“ La Libertà ”, prodotto dal Comune di Bergamo nel 2005, celebra in un minuto 60 anni di libertà.
Bruno Bozzetto si dedica nel frattempo ad una nuova esperienza, il 3D. Scrive e dirige “Looo”, un cortometraggio, nato da uno personaggio di Alvise Avati, che prende in giro il mondo italiano del 3D e la sua sudditanza all’evolutissima tecnologia americana.
Sempre al 3D appartiene la serie televisiva per bambini “I Cosi” conclusa nell’anno 2006, prodotta da Rai Fiction e Animation Band, e completamente realizzata in Italia da Maga Animation Studio.
Nell’aprile dello stesso anno Bruno Bozzetto riceve a Positano il Pulcinella Award alla carriera, e con lui viene premiato l’americano Roy Edward Disney, nipote di Walt Disney.

FILMOGRAFIA

Sotto il ristorante cinese (regista) Bruno Bozzetto 1987
Le vacanze del signor Rossi (regista) Bruno Bozzetto 1981
Allegro non troppo (regista) Bruno Bozzetto 1977
Vip, mio fratello superuomo (regista) Bruno Bozzetto 1968
West and soda (regista) Bruno Bozzetto 1965

Poco dopo lavora al breve filmino “Il bello della differenza” realizzato come supporto ad una Campagna di Informazione Culturale e Sociale sul tema ADHD; a questo seguirà, su richiesta dell’ Arpav del Veneto, un nuovo corto realizzato in Flash sul tema del turismo sostenibile (“Viaggiatori e Viaggiatori”).
Nel mese di giugno 2006 la celebre Fondazione Guglielmo Marconi conferisce a Bruno Bozzetto il Premio “Calamaio” per l’innovazione dei linguaggi.
Segue inoltre la regia del cortometraggio “La giungla di cartelli”, animato da Andrea Bozzetto per l’ACI di Bergamo, e di 4 spot divulgativi per Farmindustria, dedicati ai medicinali e completamente realizzati dallo Studio Alienatio di Fabio
Bozzetto e Diego Zucchi.

 

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