arriva l’euro

Incominciamo fin da ora a pensare i prezzi in euro. Cosa costerà rinnovare il bagno? Magari piastrellandolo con ceramiche Iris color terracotta e decorandolo con il bordo Capo Horn, sempre di Iris Ceramiche, dal disegno molto vivace ma intonato? Il prezzo in euro è scritto a chiare lettere sulla foto. Cercate di fare il conto mentalmente e solo dopo verificate. Piastrella terracotta 20×20, e 19,70 Fascia decorativa 6,5×20, e 5,60.
Prezzo L. 38.000 la piastrella 20×20 e L.10.9OO quella del bordo.

 

Cosa costerà dare un nuovo look al nostro letto matrimoniale?
Se ci si rivolge alla collezione Rita Federici della ditta Caleffi, magari scegliendo una nuovissima “calduccia” 260×270 (cioè una trapunta con imbottitura in fibra di poliestere morbida e anallergica) con uno “scaldotto” coordinato 130×185 per i piedi dei più freddolosi, la spesa sarà contenuta e l’effetto assicurato. Prezzo della calduccia “Living” L. 255.000; prezzo dello scaldotto “Diva” L 119.000.

Una vasca con idromassaggio della ditta Calix studiata per durare. Questo è un modello ad angolo dotato sui fianchi di bocchette regolabili sia per l’orientamento che per l’intensità e, sul fondo, di valvole di aria calda per la colonna vertebrale. Prezzo L. 4.776.OOO fino a ottobre.

Cosa costerà rinnovare il vostro soggiorno con un camino per dare più calore, anche psicologico, all’ambiente?
A sinistra, un camino Palazzetti con doppia combustione, che riduce fortemente le emissioni inquinanti, modello “Istambul” con focolare Ecopalex di durata illimitata.
Prezzo L. 6.570.000.

Il grande cambiamento inizierà in sordina, quando il 15 dicembre prossimo potremo acquistare in banca un primo set di monete euro (per iniziare a conoscerle e prendere confidenza) che costerà 25.000 lire. Un pugno di monete che non potremo spendere fino al primo gennaio, ma che ci porranno il primo problema: dove metterle? In tasca o nel borsellino ci sono già le monete in lire e non c’è niente di peggio che mescolarle tra loro. Meglio destinare due tasche o due borsellini separati. l passaggio da una moneta all’altra sarà reso morbido da due mesi di convivenza sia nelle nostre tasche che nelle casse dei negozi, e ogni volta saremo noi a scegliere come pagare. I negozianti saranno invitati a dare il resto sempre in euro ma, non essendo tassativo, faranno come sarà più comodo per loro. Nessuno potrà rifiutarsi di ricevere la moneta con cui scegliamo di pagare, ma dovremo accettare il resto come ci verrà dato. La verifica se il resto è giusto sarà un’angoscia che ci seguirà fino al 28 febbraio. decimali saranno il vero rompicapo per chi dovrà fare i prezzi per i consumatori: nell’euro non ci potranno essere più di due decimali e le cifre tonde di adesso, essendo l’euro vicino alle duemila lire ma non coincidente, non corrisponderanno a cifre tonde nella nuova moneta. Lo stesso problema ci sarà per chi fa uso del prezzo psicologico (L. 990 anziché 1000) per cui fatalmente dovrà scegliere di cambiare i prezzi o di rinunciare alle cifre più accattivanti. Le bollette e le multe saranno senza decimali. l corso legale dell’euro (quello definitivo, non il periodo della doppia moneta) non partirà dallo stesso giono per tutti i paesi europei: per la Germania sarà il 1° gennaio, per l’Irlanda il 10 febbraio, per la Francia il 18 febbraio, e infine per l’Italia e per tutti gli altri paesi che hanno aderito (Austria, Belgio, Finlandia, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna) sarà il 1° marzo. Dopo queste date sarà molto più semplice passare delle vacanze in questi posti, o andarci per lavoro, senza cambiare moneta.

EURO. Nome dato dagli antichi ad uno dei quattro Venti principali, che spira dall’oriente, ossia tra levante e mezzodì. Il vento d’oriente dei poeti romani sembra però fosse composto d’Apeliote e dall’Euro dei Greci. Orazio lo dipinge come un vento impetuoso, e Valerio Flacco come scarmigliato… In seguito l’Euro viene rappresentato come un giovane alto, che con ambe le mani va seminando fiori ovunque passa; dietro di lui havvi un sole nascente… Oggidì corrisponderebbe al sud-est, lo scirocco degli Italiani. Da “Enciclopedia Universale”, 1887

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