Speciale i tessuti: freschezza, raffinatezza ed espressività al mare

Aprire gli spazi alla fantasia, dipingendo la propria abitazione con tessuti d’arredo e coordinati delicati e puri.

Let your imagination run away with you by decorating your home with furnishing fabrics and delicate matching sets

Testo dott.arch. Roberta Tongini Folli

La vita all’aria aperta delle stagioni calde, il sole ed il mare portano la voglia di freschezza e di spensieratezza nella propria casa dove rinnovare l’aspetto e creare nuove ambientazioni per infondere luce ed energia, diventa una piacevole ricerca anche nei tessuti di arredo. I toni accesi e caldi della natura e le fibre leggere adatte al momento, permettono di vestire la casa con ambientazioni più tradizionali o modernocontemporanee. Il lino, il cotone, l’organdi e l’organza e la canapa sono tessuti da prediligere in quanto rigeneranti soprattutto con la calura, mentre i motivi e le tonalità del mondo della natura donano un carattere naturale e rinfrescante all’abitazione.

Sun, sea, and outdoor living during the warmer months create a yearning for a breath of fresh air to the home. Giving it a new lease of life by creating new settings that deliver light and energy also means going on a pleasurable hunt for furnishing fabrics.

Il cotone

Questa fibra ha origini antichissime, tuttavia solo al 2000 a.C. risalgono le testimonianze del suo impiego nella preparazione di teli per indumenti a Babilonia dove era denominata “oro bianco” per la sua preziosità. Nel bacino del Mediterraneo, il cotone è stato introdotto attorno al 1300 dagli Arabi e in seguito ha avuto diffusione negli altri paesi europei per opera dei crociati. In Europa, ad incrementarne notevolmente la produzione e la trasformazione, è stata la rivoluzione industriale
grazie alla spinta di invenzioni meccaniche e tecnologiche. Dall’arabo “qutun”, il cotone è una fibra ottenuta da una pianta tropicale ad arbusto dell’ordine delle Malvacee e del genere “Gossipio”. La fibra è contenuta in un guscio o capsula che a maturazione si apre e lascia apparire il bocciolo ed i semi dai lunghi peli morbidi da cui si ricava il materiale tessile. Il colore della fibra varia dal bianco al crema, dal bruno al rossiccio. Il processo di lavorazione prevede diverse fasi, successive alla raccolta: la ginnatura o sgranatura e l’imballaggio in cui vengono rimossi i semi, i frammenti di foglie ed altre impurità; la cardatura che consente l’eliminazione ulteriore delle impurità e la separazione delle fibre molto corte; la pettinatura in cui le fibre vengono allineate parallelamente e si esegue la separazione delle fibre a tiglio lungo; la torsione in modo da ottenere lo stoppino; la filatura. Il cotone è senz’altro una delle più importanti fibre vegetali ed è tuttora la più utilizzata nel settore tessile. Ai fini di una valutazione economico-commerciale, risultano fondamentali alcune caratteristiche del cotone: i caratteri "naturali" che comprendono la lunghezza, la finezza, la
resistenza, l’elasticità, il colore inteso come bianchezza della fibra, ossia come brillantezza (lucente, opaco) ed uniformità di colore (diffuso, chiazzato, macchiato), la maturità; i caratteri "industriali" che riguardano la presenza di impurità, la preparazione che si riferisce all’eventuale
presenza di grovigli fibrosi e di nodi, e l’omogeneità cioè l’uniformità nei caratteri fisici.
L’ampia diffusione del cotone insieme all’apprezzamento dei consumatori hanno reso questo tessuto molto versatile ed adatto per molteplici impieghi, non solo nell’arredamento. In quanto fibra naturale, confortevole per le sue proprietà idrofile, il cotone possiede una buona filabilità, tenacità, resistenza al restringimento ad umido, alle variazioni termiche e alle alte temperature ed un elevato grado di conduzione del calore, caratteristiche che lo rendono lavabile con facilità e fresco. Inoltre questa fibra assorbe rapidamente e libera la traspirazione, permettendo così che il tessuto "respiri". Per migliorare le proprietà di usura e di tenuta al lavaggio, il cotone è spesso unito ad altre fibre quali poliestere, tela, lana, oppure sottoposto a particolari trattamenti che rendono le fibre dritte e lisce.

A questi tessuti, tendaggi e biancheria presenti nell’arredamento anche come coordinati, sono richieste prestazioni di
alto livello in quanto a manutenzione e durata nel tempo; devono inoltre possedere una buona tenuta del colore ed
al lavaggio, un apprezzabile assorbimento dell’umidità (con evaporazione dell’umidità stessa ed eliminazione più
rapida del calore) con conseguente comfort in climi caldi, una contenuta elasticità per cui la stabilità della fibra
contiene le deformazioni, proprietà anallergiche in quanto materiali naturali che favoriscono il benessere.

The bright warm hues of nature, and light fabrics suited to the moment, allow us to dress up our house so that it looks traditional or modern/contemporary. Linen, cotton, organdie, organza, and hemp are preferable because they have a regenerating effect, especially with the heat of summer, while motifs and colours taken from nature give a natural and refreshing look to the home. These textiles, curtains, and linens, also found in the form of matching sets, need to be hard-wearing.

L’organdi e l’organza

L’organdi è un tessuto molto leggero, trasparente, ma sostenuto, di origine indiana. Introdotto in Europa nel tardo Medioevo, ha trovato nella città di Urgen_ in Uzbekistan il centro più attivo di smistamento. Il nome di derivazione francese, proviene dalla città di Organzi nel Turchestan, che nel passato è stata un importante centro tessile. Si parla di organdi o di organza in relazione alla fibra di cui è costituito: il cotone oppure la seta e le fibre sintetiche. L’organdi è costituito da filati sottili, molto torti che conferiscono al tessuto consistenza e rigidità; questi sono inoltre dovuti ad un particolare rivestimento di amido o ad un trattamento con prodotti chimici.

A seconda dell’utilizzo, può essere candeggiato, tinto, stampato, ricamato, o pieghettato. La raffinatezza di questo tessuto lo rende particolarmente indicato per ambienti eleganti; in virtù della trasparenza leggermente opaca che lo contraddistingue e caratterizza, è adatto per tovaglie dove può essere abbinato ad un altro tessuto dai colori intensi e vivaci che in tal modo vengono sfumati con effetti particolari, e per tendaggi che lasciano filtrare la luce, pur proteggendo la vista da occhi indiscreti.

Ulteriori miglioramenti prestazionali si possono ottenere sottoponendo questi tessuti a particolari procedimenti e specifici trattamenti oppure anche realizzando fibre miste che riuniscono in un unico filato le migliori proprietà di più
filati.

They also need to keep their colour well when washed, absorb humidity (with the evaporation of the humidity and a more rapid elimination of heat) to provide comfort in hot climates, have elasticity such that the stability of the fibres prevents deformations, and have anallergic properties given that they are natural materials that favour well-being. The performance of these fabrics can be enhanced by subjecting them to specific treatments or else making them of mixed fibres so that the best properties of various fibres can be combined into a single fabric.

Il lino

La più antica tra le fibre tessili, era largamente coltivata da Egizi, Babilonesi, Fenici ed altri popoli del Medio Oriente. La produzione, la trasformazione e gli usi del lino sono infatti documentati
nelle tombe, nelle piramidi, ed in altri monumenti soprattutto in Egitto dove era simbolo di divina purezza. Il lino ha raggiunto la massima diffusione in Europa nel Medioevo, mantenuta anche dopo l’introduzione del cotone da parte degli Arabi, attorno al XIV secolo.
Le varietà attualmente coltivate in Europa occidentale provengono da ceppi originari dell’Olanda e dei paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania). II nome botanico “Linum usitatissimum” delle Linacee indica la qualità maggiormente utilizzata. La fibra naturale di qualità superiore ha reso
il lino particolarmente indicato per i tessuti di arredamento, tovaglieria e biancheria da letto,
da bagno e da cucina. La varietà di lungo tiglio, poco ramificata e con piccoli fiori di un colore che può variare dall’azzurro al bianco, è coltivata per produrre la fibra ad uso tessile.
Dai fusti della pianta, dopo l’estirpazione e la macerazione, si ottengono le fibre che sono trasformate in filati e tessuti mediante la filatura. Questa può avvenire con due modalità distinte:
a umido da cui si ottengono filati lucidi, lisci, fini per tessuti di prima qualità, o a secco il cui filato
appare più peloso e grezzo. Il lino può essere tessuto in svariatissimi modi: damasco, jacquard
e velluto. Dopo la tessitura, viene sottoposto a candeggio per asportarne sporco ed impurità residue ed anche per sbiancarlo e quindi viene tinto nel colore desiderato o stampato.

Per l’elevata conducibilità termica, il tessuto di lino è considerato un prezioso amico del sonno nelle notti d’estate, perché dà refrigerio, ma anche in quelle d’inverno, perché mantiene il tepore delle coperte. Antistatico e anallergico possiede anche il grande pregio di non trattenere la polvere e per le sue qualità eminentemente pratiche, il lino è consigliabile per l’arredo di tutta la casa ed anche nell’architettura d’interni; le proprietà insonorizzanti ed isolanti lo rendono inoltre adatto come rivestimento delle pareti, applicandolo direttamente sugli intonaci
grezzi ed anche su vecchie carte da parati.

Requisiti così importanti si accompagnano bene alle diversificate possibilità di impiego nell’arredamento; in virtù delle qualità proprie dei tessuti e dei vantaggi offerti nell’utilizzo, lino, cotone, organdi e organza e canapa consentono
di creare ambientazioni differenti, variando i colori e la trama del filato, la pesantezza e consistenza del tessuto,
con risultati ed effetti che spaziano dal ricercato ed elegante al rustico ed etnico, arricchendo e donando leggerezza
agli ambienti.

Nelle foto: Collezione “Naturals” Kadeco distribuita in Italia da Fregni & Calzolari

In Edicola

La canapa

La canapa è tra le specie coltivate una delle poche conosciute fin dall’antichità sia in Oriente che in Occidente. Anche se non è possibile individuare il paese di origine, ne viene indicata l’origine asiatica, in quanto è una pianta spontanea diffusa dal basso Danubio fino alla Cina settentrionale. Il primo frammento di stoffa in canapa è stato datato all’8000 a.C. e rinvenuto in Asia centrale. In Cina era impiegata fin dalla preistoria per fabbricare corde e tessuti, e più di 2000 anni fa serviva
per fabbricare il primo foglio di carta. Nel Mediterraneo già i Fenici usavano vele di canapa per le loro imbarcazioni. Sono stati gli Sciiti a portare la canapa in Europa nel 1500 a.C. ed i Romani la hanno introdotta in Italia intorno al 300 a.C.; nella Pianura Padana è stata coltivata per la fibra tessile fin dall’epoca romana. Dal greco “kannabis”, da un punto di vista botanico si tratta di "Cannabis sativa", la varietà ottimizzata per la produzione tessile. La fibra deriva dalla pianta erbacea delle Cannabacee, una pianta molto produttiva che cresce nella fascia temperata del pianeta Il raccolto per la fibra tessile va fatto subito dopo la fioritura e, a seconda del metodo utilizzato per l’essiccamento e la macerazione, i filamenti di canapa prendono colorazioni differenti che vanno dal beige al verde, bruno, grigio e anche nero.

Simile al lino, la sua fibra robusta e durevole, rigida e turgida, non flessibile e non molto elastica, rende il tessuto grezzo, ruvido ed irregolare, adatto per esterni ma anche per ambientazioni rustiche e dal sapore etnico; questo tessuto può essere tuttavia reso morbido e duttile con processi meccanici, ed essere sottoposto anche a procedimenti di imbiancatura, raffinatura e colorazione che lo rendono adatto anche per la biancheria. Ha inoltre un ottimo potere isolante, è assorbente, antistatico, molto resistente allo sporco, respinge il 95% dei raggi ultravioletti. La resistenza alla rottura e la tenacità della canapa si possono ritenere superiori a qualsiasi fibra naturale in grado di dare filati e tessuti di sottigliezza media, ragione per cui questo tessuto viene spesso proposto in sostituzione del cotone e delle fibre sintetiche.

Such important properties make it possible to use these fabrics in a variety of furnishing contexts. Considering the intrinsic properties of textiles and the benefits offered by their use, linen, cotton, organdie, organza, and hemp can be used to create different settings, ranging from elegant and refined to rustic and ethnic, by varying the colours, textures, weight, and consistency of the fabric, thus embellishing and providing a breath of fresh air to rooms.

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