Siediti bene lavorerai meglio

Ambiente / Ambient

Partendo dai principi fondamentale ergonomici dettati dal rapporto del sistema uomo/macchina/ambiente, quest’indagine approfondisce la tecnologia legata alla progettazione delle sedute, in particolare quelle utilizzate sul posto di lavoro.

Beginning from the fundamental ergonomic principles suggested by the relationship of the system human being/machine/environment, this survey analyses thoroughly technology linked to the planning of seats, in particular those used for job purposes.

All’inizio degli anni Sessanta l’Ufficio Internazionale del Lavoro definiva l’ergonomia come “il reciproco adattamento del lavoro all’uomo e dell’uomo al lavoro”. Nel 1970 uno dei fondatori dell’ergonomia italiana, Caio Plinio Odescalchi, ampliava il concetto affermando che l’ergonomia è “una tecnica di procedure che, avvalendosi di apporti interdisciplinari, studia i rapporti del sistema uomo/macchina/ ambiente, al fine di intercorrerarli in termini umani, adattando il lavoro alle esigenze psicofisiche del lavoratore”. In tempi più recenti il Decreto Legislativo n. 626
sul miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro ha posto l’accento sull’importanza dell’applicazione dei principi dell’ ergonomia anche nella progettazione di arredi per uffici e spazi di lavoro in
generale. Probabilmente questo passo in avanti nel settore giuridico italiano è stato favorito dal diffondersi di statistiche e studi che mettono in luce un fatto particolarmente preoccupante: mentre diminuiscono i danni alla salute dovuti ad eventi traumatici come gli infortuni, stanno aumentando in misura allarmante i cosiddetti “microtraumi ripetuti”, cioè danni all’apparato muscolo-scheletrico, disturbi dorso-lombari, sindromi artrosiche. Appare evidente che
disturbi di questo tipo siano legati prevalentemente a difetti di postura durante le ore lavorative e all’utilizzo di strumenti (mouse, tastiere, sedute) non adatti da un punto di vista ergonomico ai lavoratori.
Per quanto riguarda le sedie, bisogna considerare che lo stare seduti è un’operazione dinamica con la quale il nostro peso corporeo viene distribuito su un’area che deve essere il più ampia possibile, ma che non deve influire negativamente sulle esigenze di ingombro. I due terzi del nostro peso, infatti, vengono sorretti da una superficie in proporzione molto piccola, che deve essere progettata nei minimi particolari. Se il sedile è sagomato, se vengono aggiunti i braccioli, lo schienale e il poggiatesta, se è possibile inclinare e orientare tutti questi elementi in modo ergonomico, il peso corporeo può venire distribuito su una superficie più estesa.

Nelle foto: Spirit di Sitland, disegnata dai designer Baldanzi e Novelli, ha vinto il Signed Design Award 2002.
Virgo di Sitland è la sintesi di una provocazione poetica ricercata nel contrasto fra esaltazione della consistenza formale-dimensionale del sedile e la leggerezza dello schienale, accentuata fino all’evanescenza.

Spirit by Sitland, designed by the designers Baldanzi and Novelli, it has won the Signed Design Award 2002.
Virgo by Sitland is the synthesis of a poetic provocation that has to be looked for in the contrast between exalting of formal-dimensional consistency of the seat and lightness of the back, emphasized till evanescence.

Nelle foto: Il cuore di Flow della Frezza è lo schienale: con la sua forma arrotondata e i microcrateri opportunamente
distanziati favorisce la traspirazione anche senza imbottitura.

The Flow’s heart by Frezza is the back: with its rounded shape the opportunely spaced out micro-craters favours perspiration even without padding.

Igea di Lovato ha il supporto per tutti i movimenti della colonna vertebrale: flessione, estensione, flessione
laterale e anche rotazione.

Igea by Lovato has the support for all movements of the spinal column: bending, extension, lateral bending and rotation too.

Tra gli elementi che compongono una seduta rivestono particolare importanza lo schienale, la seduta e i braccioli. Lo schienale deve essere regolabile sia in altezza, per consentire un appoggio ottimale della zona lombare, che nell’inclinazione. Sono presenti sul mercato vari tipi di meccanismi di regolazione, ma il più diffuso è la cosiddetta “Lama Up-Down”, che non ha bisogno di manopole o di leve per il blocco/sblocco nelle varie posizioni, dal momento che la regolazione avviene semplicemente alzando lo schienale fino all’altezza desiderata e rilasciandolo successivamente fino a quando non si avverte il “clic” del blocco. Anche il sedile deve poter variare in altezza per adattarsi ai vari piani di lavoro con i quali viene utilizzato. Solitamente è presente una leva sotto il sedile: premendola e alleggerendo il carico (cioè sollevandosi leggermente) la poltrona sale; nello stato di seduti con carico, invece, la poltrone scende. Infine i braccioli, che devono essere regolabili per adattare ergonomicamente l’appoggio dell’avambraccio. E’ pertanto evidente come l’utilizzo degli accorgimenti sopra elencati serva per migliorare le condizioni di benessere psico-fisico dei lavoratori. E’ altrettanto chiaro che anche i materiali di rivestimento (pelle, tessuto, sintetici), i colori, la presenza o meno di rotelle, la facilità di pulizia e di manutenzione siano elementi da tenere in debito conto nella scelta di una seduta da lavoro, soprattutto se si tratta di elementi d’arredoche verranno utilizzati in un’abitazione.

At the beginning of the Sixties, the International Work Office defined the ergonomics like “the reciprocal adaptation of work to human being and of human being to work”. In 1970 one of the founders of Italian ergonomics, Caio Plinio Odescalchi, enlarged on the concept stating that ergonomics is “a technique of procedures which, by availing itself of interdisciplinary relations, studies relations of the system human being/machine/environment in order to correlate
them to each other in human terms, adapting work to the psycho physic needs of the worker”. In most recent times, the legislative decree n. 626 about the improvement of safety and health of workers on workplace has stressed the importance of the application of the ergonomic principles also in the furnishing planning for offices and workspaces in general. Probably this step forward in the Italian legal sector has been encouraged by the circulation of statistics and studies that show a particularly worrying fact: while health damages due to traumatic events like accidents are decreasing, the so-called “repeated micro traumas” increase alarmingly, i.e. damages to the muscle-skeleton apparatus, back-lumbar troubles, arthrosis syndromes.

Il grigio dello schienale di queste sedute della Frezza
si coordina alla perfezione con la luminosa
leggerezza delle vetratee con il motivo orizzontale
del pannello in legno.

The grey of the back of this seat by Frezza is perfectly
coordinated with the luminous lightness
of the glass windows and with the horizontal motif of the wooden panel.

Le sedute Thatsit e Duo di Stokke garantiscono
il massimo del comfort e dell’efficienza grazie
ad un approfondito studio ergonomico.

The seats Thatsit and Duo by Stokke guarantee
the maximum comfort and efficiency thanks
to deepened ergonomic study.

Un altro esempio di ambientazione in cui la seduta di colore nero con struttura in metallo si combina con i profili in alluminio pressofuso della libreria.

Another example of setting in which the black seat
with metal structure combines with pressure
die-casting aluminium profiles of the bookcase.

It is evident that troubles of this type are mainly linked to position failing during working hours and to the use of tools (mouse, keyboards, seats) that are not right for workers from an ergonomic point of view. As regards the seats, it must be borne in mind that sitting is a dynamic operation through which our body weight is distributed on an area that has to be as wide as possible, but does not have to influence negatively on the space needs. The two third of our weight, in fact, are supported by a surface that is proportionally very small and that has to be planned in minimum details. If the seat is shaped, if arms, back and headrest are added, if it is possible to bend and direct all these elements in an ergonomic way, the body weight can be distributed on a larger surface. Among the elements that constitute a seat, the back, the seat and the arms are particularly important. The back has to be adjustable both in height, consenting an optimal support of the lumbar region, and in inclination. On the market there are various types of adjustment mechanisms, but the most widespread is the so-called “Lama Up-Down”, which has no need of handgrips or levers blocking the manifold positions, since adjustment simply occurs by lifting the back till the desired height and releasing it subsequently until you feel the blockage clicks. Also the seat has to vary in height to adapt to the different work tops with which it is used. There is usually a lever under the seat: pushing it and reducing the charge (or standing up a little), the armchair rises; sitting with a major charge, instead, the armchair goes down. In the end, the arms have to be adjustable to adapt ergonomically to the support of the forearm. It is therefore evident how the use of the above-mentioned devices helps improving psycho physical well-being conditions of workers. It is as much clear that also the covering materials (leather, fabric, synthetics), the colours, the presence or not of wheels, the easiness of cleaning and maintenance are elements that have to be taken into account in the choice of a working seat, above all if it is about furnishing element that will be used in a house.

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