Roberto Innocenti illustratore di architettura

Roberto Innocenti illustratore di architettura e di paesaggio, realista e immaginario.

di Edmondo Jonghi Lavarini

Esplora l’universo artistico di Roberto Innocenti, dove l’architettura diventa tela per racconti emotivi. Un viaggio attraverso dettagli affascinanti e paesaggi realistici che rivela come ogni edificio e strada narrino storie profonde, immergendo il lettore in mondi sorprendentemente vividi.

Roberto Innocenti (Bagno a Ripoli, 1940) è il solo illustratore italiano insignito dell’Hans Christian Andersen Award (2008), il Nobel della letteratura per ragazzi, secondo nella storia dopo Gianni Rodari (1970). Fra i massimi riconoscimenti internazionali, riceve la Golden Apple della Biennale Illustratori di Bratislava per Rose Blanche (1985) e per A Christmas Carol (1991). Del 1985 è anche il premio Gustav Heinemann per la Pace. Fra i massimi illustratori contemporanei, ha ricevuto il Certificate of Eccellence del New York Times.

L’illustratore Roberto Innocenti

Roberto Innocenti è un noto illustratore italiano, nato a Bagno a Ripoli, vicino a Firenze, il 27 novembre 1940. È particolarmente rinomato per le sue dettagliate e vivide illustrazioni di libri per bambini e ragazzi, che spesso trattano temi di grande portata storica e sociale con un approccio visivo unico e riccamente dettagliato.


Nelle parole mi ci perdo. Nelle figure, invece, mi ci trovo”, è la sintesi del pensiero e del lavoro di Roberto Innocenti, grande professionista fiorentino dell’immagine e protagonista di “Roberto Innocenti. Illustrare il tempo” la mostra promossa da Città Metropolitana di Firenzecurata da Paola Vassalli e Valentina Zucchi e organizzata da MUS.E, che dal 22 febbraio al 26 maggio 2024 vedrà Palazzo Medici Riccardi celebrare l’opera dell’illustratore fiorentino. https://www.palazzomediciriccardi.it/

Roberto Innocenti: illustrare il tempo

Palazzo Medici Riccardi, 22 febbraio – 26 maggio 2024.
“Nelle parole mi ci perdo. Nelle figure, invece, mi ci trovo”, è la sintesi del pensiero e del lavoro di Roberto Innocenti, grande professionista fiorentino dell’immagine.
La mostra è promossa da Città Metropolitana di Firenze, curata da Paola Vassalli e Valentina Zucchi e organizzata da MUS.E

Gli inizi di Roberto Innocenti

Innocenti iniziò la sua carriera come apprendista in una tipografia, per poi dedicarsi completamente all’illustrazione. Ha ottenuto riconoscimenti internazionali per il suo lavoro, inclusi libri come “La storia di Erika” (conosciuto anche come “Erika’s Story”), che narra la storia di una bambina ebreo durante l’Olocausto, e “Il soldatino di piombo”, una rivisitazione del classico racconto di Hans Christian Andersen.

Copertina del Libro “LA ROSA BIANCA” Le architetture interne ed interne di fondono nell’immaginario della narrazione

La Rosa Bianca

Uno dei suoi lavori più famosi è “La rosa bianca”, che illustra la storia di Sophie Scholl e del movimento di resistenza tedesco contro il nazismo. Innocenti è noto per il suo stile realistico, che riesce a catturare l’attenzione sia dei bambini sia degli adulti, portando quest’ultimi a riflettere su temi complessi attraverso gli occhi dei giovani protagonisti delle sue storie.

La sua capacità di rappresentare dettagli storici con precisione, unita a una forte narrativa visiva, fa di Roberto Innocenti uno degli illustratori più rispettati e influenti nel panorama dell’illustrazione per l’infanzia e non solo.

Scorci di paesaggio attirano il lettore nella narrazione letterale

La visione architettonica di Carlo Innocenti

Lo stile di Roberto Innocenti nel disegnare l’architettura e i paesaggi è notevolmente dettagliato e realistico, con una ricca attenzione ai dettagli che dà vita ai contesti storici e geografici delle sue storie. Questa precisione nel dettaglio contribuisce a creare ambientazioni immersive che trascinano il lettore all’interno del mondo illustrato.

Architetture classiche in ambienti immaginari fanno sognare il lettore che si avvicina alle storie illustrate da Roberto Innocenti

Rappresentazioni architettoniche

Innocenti utilizza una palette di colori spesso intensa ma accuratamente selezionata per evocare specifiche atmosfere, che variano dalla malinconia alla speranza, dal dramma alla tranquillità. La sua capacità di rendere la luce e l’ombra, così come l’uso di prospettive innovative, arricchisce ulteriormente le sue rappresentazioni architettoniche e paesaggistiche, dando profondità e dinamicità alle scene.

La visione radente a drone o volo d’uccello trasforma i lettori in spettatori invisibili dei frammenti della storia

La storia e l’architettura

L’architettura, sia quella urbana che quella rurale, è resa con una fedeltà che spesso riflette ricerche approfondite, permettendo ai lettori di immergersi completamente nell’epoca e nel luogo della narrazione. Innocenti non si limita a creare sfondi per le sue storie; invece, le ambientazioni diventano protagoniste silenziose che raccontano la storia tanto quanto i personaggi.

Enfasi e dinamicità sono equiparati alle visioni eterne delle architetture immaginarie

“Pinocchio” di Carlo Innocenti

Ad esempio, in opere come “Pinocchio” di Carlo Collodi, illustrato da Innocenti, ogni pagina rivela un attento studio dell’Italia dell’epoca, con le sue città, paesaggi e interni domestici dettagliati che riflettono la vita quotidiana, la cultura e l’architettura del periodo. Questo non solo arricchisce la comprensione del lettore della storia ma contribuisce anche a un maggiore coinvolgimento emotivo con il racconto.

Nel complesso, lo stile di Innocenti nell’illustrare l’architettura e i paesaggi si distingue per la sua capacità di combinare accuratezza storica e attenzione al dettaglio con una narrativa visiva emotiva e coinvolgente.


Linkografia, riferimenti fotografici e di approfondimento

  • http://www.arabeschi.it/preview/2832
  • https://www.palazzomediciriccardi.it/mostra/roberto-innocenti/

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